CITTADINESCO agg.

0.1 cictadineschi, citadinesca, citadineschi, cittadinesca, cittadinesche, cittadineschi, cittadinesco.

0.2 Da cittadino.

0.3 Cronica fior., XIII ex.: 1.1 [2].

0.4 In testi tosc.: Cronica fior., XIII ex.; Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.).

0.5 Locuz. e fras. arte cittadinesca 3; campo cittadinesco 1; oste cittadinesca 1; privilegio cittadinesco 2.

0.7 1 Relativo ad una città, pertinente a tutti o parte degli abitanti di una città. 1.1 Di coloro che appartengono alla stessa città, dei concittadini. 2 [Dir.] Relativo al diritto di cittadinanza; di cittadinanza. 3 Relativo all'organizzazione politica di una comunità. 4 Tipico della classe sociale media, borghese. 5 Proprio dell'individuo uso alla vita associata. [Con connotazione pos.:] civile, bene accostumato.

0.8 Elisa Guadagnini 11.04.2003.

1 Relativo ad una città, pertinente a tutti o parte degli abitanti di una città.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 3, cap. 45, vol. 1, pag. 380.4: Certi cittadini, parziali di setta cittadinesca, che allora reggieno il Comune, vietarono la loro venuta nella città...

[2] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 827, pag. 352.34: Questo non fu in giudicio, ma fu ne' parlari cittadineschi e con messer Tommaso, dicendo, ch'egli avea vinto, e che quella brigata gli chiesero cena della vincita.

- [Per traduzione di Valerio Massimo]. Fras. Campo cittadinesco, oste cittadinesca.

[3] Gl Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 38, gl. s, pag. 24.29: «Campi cittadineschi», cioè teatri.

[4] Gl Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 127.21: Da discendere è incontanente dopo li ordinamenti militari a l'oste cittadinesche, cioè a li teatri, perciò che spesse volte ordinarono animose battaglie...

1.1 Di coloro che appartengono alla stessa città, dei concittadini.

[1] Doc. fior., 1311-50, 43 [1344], pag. 651.12: messer Bandino Campana, al quale non ci pare aver facto niuna ingiuria, anzi il reputiamo per nostro caro cittadino, e, per lo portamento ch'egli à facto in questa nostra bisogna, intendiamo d'essere favorevoli a ogni sua ragione [[...]] per l'amor cittadinesco che noi gli portiamo...

- [Con rif. a situazioni di contrasto:] che oppone i membri della stessa comunità, intestino.

[2] Cronica fior., XIII ex., pag. 104.34: Et di questa discordia nacque bactaglia cittadinesca e gran mortalità di rubamenti e d'incendi nella città di Firençe.

[3] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 8, cap. 8, vol. 2, pag. 231.21: La battaglia fu crudele e pessima, e rassembrò a battaglia cittadinesca: tanto erano li Latini simiglianti a' Romani, salvo che di coraggi.

1.1.1 [Come sost., per trad. dal lat.].

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 6, cap. 1, pag. 409.18: Et acciò ch' io aggiunga li strani a li cittadineschi, una femina greca, nome Ippo, essendo presa nel navilio de' nemici, si gittoe in mare, acciò che per morte difendesse e guardasse la castitade. || Cfr. Val. Max., VI, 1 ext. 1: «Atque ut domesticis externa subnectam, Graeca femina nomine Hippo...».

2 [Dir.] Relativo al diritto di cittadinanza; di cittadinanza.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 11, cap. 6, vol. 2, pag. 597.17: non solo lo consigliavano, ma eziandio con parole e aroganti segni lo sforzavano, sotto la baldanza dello stato cittadinesco che esurpato avieno, che cavalcassono in quello di Lucca, dove fortuna quasi sempre al nostro Comune era stata aversa...

- Locuz. nom. Privilegio cittadinesco. || Per la resa della medesima espressione cfr. cittadinatico 1, cittadinato 1.

[2] Bibbia (09), XIV-XV (tosc.), At 22, vol. 9, pag. 736.5: E Paulo rispose: ed io sono nato in questa civilità (cioè vuole dire ch'era nato, non in Roma, ma di padre che aveva privilegio cittadinesco di Roma).

3 Relativo all'organizzazione politica di una comunità.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 11 cap. 11, par. 6, pag. 241.27: Aristotile nel primo della Rettorica. A' cittadineschi fatti sono molto utili le storie scritte.

[2] Gl Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 109, pag. 362.6: 'l savio per diliberare una bisogna chiamerà alcun altro per consiglio, la qual cosa gli è di necessità a fare quand'e' viene a queste cose cittadinesche, le quali i' posso chiamare mortali.

[3] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 91, terz. 65, vol. 4, pag. 183: Nè Ghibellino alcun, nè forestiere, / (secondochè per legge par, che sia) / cittadinesco uficio puote avere.

- Locuz. nom. Arte cittadinesca: arte politica, insieme di teorie e precetti del buon governo.

[4] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 100, pag. 326.18: Scrivestimi come tu ha' letto con grande desiderio i libri di Fabiano Papiri, che si chiamano libri dell'arte cittadinesca, e di', che non t'hanno punto contento...

4 Tipico della classe sociale media, borghese.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 128, vol. 2, pag. 682.21: e promettendo di perdonare e di lasciare i figliuoli di Castruccio in alcuno stato cittadinesco, e non signori.

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. II (ii), par. 43, pag. 137.26: con ciò sia cosa che altra forma e altro maestero voglia un tempio che un palagio reale, e altra forma il palagio che una casa cittadinesca.

5 Proprio dell'individuo uso alla vita associata. [Con connotazione pos.:] civile, bene accostumato.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 52, vol. 1, pag. 74.26: Anco, che lo comune da Monteregione, et li uomini d'esso, sieno tenuti et debiano ogne anno ne la vigilia de la beata Maria Vergine del mese d'agosto, mandare a Siena XII de' massari de la detta terra, di quelli e' quali più cittadineschi et mellio paiano, et li quali abiano cittadineschi costumi, con XII ceri, de' quali ciascuno sia d'una libra a peso.

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 64.36: Fu d'onesta vita, e di grande astinenzia, e di conversazione cittadinesca.

[3] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 479, pag. 789.8: io non amaestro genti de la cittadinesca natura strani.

[4] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 1, pag. 10.18: In quel tempo gli uomini erano grossi e fuori d'ogni cittadinanza e nudi di costumi cittadineschi e non aveano case se non di legname e di frasche e stavano sparti per le montagne...

[5] Boccaccio, Epist., 1361, pag. 1132.8: da quelli medesimi Ateniesi li quali egli, in qua e in là per Grecia dispersi, aveva nella loro città revocati e con utilissime leggi in cittadinesca vita ordinati, fu da Atene cacciato...

- [Per traduzione da Valerio Massimo].

[6] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 34, pag. 21.22: il detto Fabio, censore con Postumio Decio, per grazia divise tutta la turba cortigiana solamente in quatro tribi e appelogli cittadineschi (gl. k)... || Glossa k: «Cioè uomini degni d'avere dignitadi nella cittade, però che de' xxxv tribi ch'erano in Roma Fabio n'elesse tanti suficienti e degni di segnorie e d'ofici, che furono iiij.o tribi» (cfr. Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 34, gl. k, pag. 21.31).

[u.r. 08.03.2010]