COMMESSO (1) agg./s.m.

0.1 chomessi, chommesse, chommesso, comessa, comesse, comessi, comesso, commessa, commesse, commessi, commesso, commisa, commissi, commisso, commissu, conmessa, conmesse, conmessi, conmesso, cummissu.

0.2 V. commettere 2.

0.3 Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.); Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.); Stat. sen., 1305; Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.); Stat. lucch., XIV m.; Stat. prat., 1335-75.

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Stat. tod., 1305 (?); Stat. assis., 1329; Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.).

In testi sic.: Stat. catan., c. 1344.

0.5 Anche s.f. (commessa).

0.7 1 [Detto di atti illeciti o peccaminosi:] compiuto, attuato. 2 Sost. Azione compiuta, operato (anche femm.).

0.8 Linda Pagnotta 16.04.2003.

1 [Detto di atti illeciti o peccaminosi:] compiuto, attuato.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 9, pag. 146.5: Ma l'anno che seguitò poscia, Minucia essendo monaca, per la lussuria commessa, fue dannata...

[2] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 66, pag. 73.4: L'ottavo si è quando il dicitore mostra come il maleficio commesso è disusato e crudele...

[3] Stat. sen., 1305, cap. 55, pag. 79.18: el Capitolo de li detti frati insieme col detto Rettore debbia el detto frate peccatore giudicare e sentenziare, e ordinare disciplina e pena e punimento, la quale debbia èssare data e imposta e fatta al detto frate peccatore, de li peccati commessi e delitti...

[4] Stat. tod., 1305 (?), pag. 283.37: prima se saccia da luy se ène pentuto d'ogne offensione conmessa et poi dega pagare tucte le pene encorse...

[5] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), App., pag. 170.20: Or Iddio ci doni grazia di vietare sì li peccati, e facciaci seguitare e finire in penitenzia per li peccati commessi...

[6] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 30, 1-21, pag. 636, col. 1.8: Qui vol dire: 'che sta sempre d'uno modo lucido, chiaro e aparisente, e no pòe essere ascosto da nuvole, salvo che per un modo, çoè da colpa comessa, la quale lo crove ch'el no pò apparire'.

[7] Stat. assis., 1329, pag. 162.29: renuntiare alle peccate, delle passate fare penetentia, piangere le peccata commesse e no commetterle più...

[8] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 15, pag. 641.27: Ma è alcuna umilitá che nasce per forza, cioè quando la persona non può fare altro; alcuna nasce per peccato commesso...

[10] Stat. catan., c. 1344, cap. 9, pag. 39.27: Non poça ecciamdeu fari oy diri parola iniuriusa e riprinsiuni famusa, exceptu ki di lu delictu commissu...

[11] Stat. lucch., XIV m., pag. 213.34: De' quali falli e colpe comesse ciasscuna che lli à conmesse riceva la penitentia inposta humile mente, et conpiala tostamente.

[12] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 23, par. 3, vol. 2, pag. 103.30: Item, possu opinari ki Adam a nona forsi maniau lu pumu et piccau, et in tali hura fu clusa la porta di paradisu sicundu lu demeritu commissu...

[13] Stat. prat., 1335-75, cap. 11, pag. 641.33: llo priore li coregga secondo lo fallo commesso.

[14] Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.), L. 33, pag. 285.1: se potte dicere che la morte de lo re Agamenone sufficientemente fosse vendecata, et principalemente per la morte de Clitemestr<a>, la quale oltra de lo commesso avulterio fece morire tanto e tale principe.

[15] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 2, par. 102, comp. 40.10, pag. 113: Deh, come è gran faticha / nela façça impudicha / non palesar la commessa diffetta!

2 Sost. Azione compiuta, operato (anche femm.).

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (ii), par. 59, pag. 66.12: Tocca ancora co' suoi messaggieri, sì come fece Davìt, il quale per l'omicidio d'Uria e per l'adulterio commesso in Bersabè, essendosi dal suo piacer partito, mandatogli Natàn profeta, il fece riconoscere, il quale, piangendo, e in quel Salmo allora da lui composto, cioè «Miserere mei, Deus», la sua misericordia adomandando, impetrò del commesso perdonanza...

[2] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 2.231, pag. 15: nel partorir essa, / la nome che al putin puo' men conpoxa / Jexù serrà, et cossì ognun confessa / che lue farà il popolo suo salvo / de lor peccati et de ogni rea comessa.

[u.r. 18.03.2009]