COMMÉTTERE (1) v.

0.1 chometar, chomettare, chometteva, chomise, comese, comessa, comessi, cometar, cometare, cometé, cometer, cometere, comette, cometter, cometterà , comettono, comise, comissono, commectesse, commessa, commesse, commessi, commesso, commetesse, commettano, commettansi, commette, commettendo, commettendolo, commettendosi, commetteranno, commettere, commetteremo, commettersi, commettesse, commetteva, commettiamo, commettino, commettono, commettonsi, commisaro, commise, commisero, commisono, commisse, commissono, conmectere, conmessi, conmettano, conmette, conmettere, conmiso, conmizo, cumedar.

0.2 Lat. committere (DELI 2 s.v. comméttere).

0.3 St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.): 2.2.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.); Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.).

In testi sett.: Poes. an. ver., XIII sm.; Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311; Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Doc. friul., 1360-74, [1373].

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Stat. perug., 1342; Destr. de Troya, XIV (napol.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

0.5 Locuz. e fras. commettere pace 2.4.2.

0.7 1 Mettere insieme, congiungere due oggetti in modo da farli combaciare, unire, incastrare o saldare insieme. 1.1 Conficcare. 1.2 Intrecciare. 1.3 Schiacciare, pressare. 1.4 [Rif. a parti del corpo:] attaccare, connettere. 1.5 Entrare in contatto fisico, toccare. 1.6 [Detto di persone o cose:] collocare (in rapporto ad altre persone o cose); riporre (anche fig.). 1.7 Pron. Confrontarsi (con qno). 2 Mettere in atto, intraprendere. 2.1 Suscitare, provocare (una reazione, una conseguenza). [Con accezione pos.:] promuovere. 2.2 Provocare o dare inizio (a uno scontro armato, una guerra); attaccare. 2.3 Fig. Intromettere, insinuare (un atteggiamento o un fine malvagio nel compimento di un'azione) (anche pron.). 2.4 Fig. [Detto di sciagure o discordie (fra individui o popoli):] propagare, diffondere (anche pron.).

0.8 Linda Pagnotta 16.04.2003.

1 Mettere insieme, congiungere due oggetti in modo da farli combaciare, unire, incastrare o saldare insieme.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 36, pag. 178.24: non incontanente che sono tagliati i legni si seghino, e segati si lavorino, e commettansi nelle navi, perchè essendo intero l'albero, o vero per assi diviso, vuole stare un tempo, acciocchè bene si possa seccare.

[2] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 33, pag. 35.5: Noi vogliamo la terza volta provare di rimurare e mettere tale calcina che tenga come mastice; e commetteremo tutti i canti a ferro impiombato.

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 32, pag. 170.27: Nelle notturne tenebre non si chiudeano con legno, ma l'ossa degl'indiani elefanti, commesse maestrevolemente e con sottili intagli lavorate, v'erano per porte...

[4] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 39, pag. 48.21: e poi sopra questo solaio farai la volta intorno bene murata; e farai alla bocca della fornace commettere di sopra una caldaia di rame tutta sì chiusa...

[5] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 8, pag. 56.32: la coperta sono canne divise per mezzo sì che sono a modo di docce e commettonsi come noi facciamo i tegoli...

[6] Doc. sen., 1371-73, pag. 37.11: It. vogliono essere i bracciali di noce colla piana di dietro ove si commettino: la piana ove si commetteranno i sedi, di noce...

[7] Doc. friul., 1360-74, [1373], pag. 191.25: Spendey gli quai dey a Zuanut impintidor per la so fadio per lavar e per cumedar li figuris e lis ymaginis del crucifixo den. 40.

1.1 Conficcare.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. VII, cap. 75, vol. 1, pag. 369.26: E nota che 'l carroccio che menava il Comune e popolo di Firenze era uno carro in su quattro ruote tutto dipinto vermiglio, e aveavi su commesse due grandi antenne vermiglie...

[2] Boccaccio, Argomenti, 1353/72 (?), Inf.,149, pag. 239: E quindi Alesso Interminelli / in uno sterco vide assai palese / pianger le sue lusinghe; e quindi quelli / che sottosopra in terra son commessi / per simonia...

[3] Legg. S. Caterina Verg. e Mart., XIV (tosc.), pag. 182, col. 1.30: lo 'mperadore comandò che beata Caterina fosse tra queste ruote, acciò che tutto il corpo suo fusse isquarciato da' taglienti ferri, che nelle ruote erano commessi.

[4] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 64, Invenzione Croce, vol. 2, pag. 591.13: Ne la croce furono queste quattro differenze di legni, cioè il legno ritto e 'l legno per traverso e la tavola disopra posta e 'l ceppo in ch'ella fu commessa...

1.2 Intrecciare.

[1] Stat. pis., 1322-51, cap. 19, pag. 500.9: Et tutta sarta nuova la qual venderanno, leghino di saule nuove di canopa, et non di stoppa; et non conmettano alcuna sarta vecchia con nuova.

1.3 Schiacciare, pressare.

[1] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), Na 3, vol. 8, pag. 269.6: entra nel luto, e calcalo; e commettendolo sotto i piedi, fanne mattoni.

1.4 [Rif. a parti del corpo:] attaccare, connettere.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 3, pag. 90.26: Ella ène nella prima parte faccia d'uomo e vergine per lo bello petto infino al mezzo; e nell'ultima parte è bestia di mare con grande corpo, avendo commesse e congiunte code di delfini in ventre di lupi.

1.5 Entrare in contatto fisico, toccare.

[1] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 12, vol. 3, pag. 76.21: Ceneo colla mandata asta forò, a colui che dicea vantando così fatte parole, lo lato disteso per lo corso in quella parte ove l'uomo è commesso al cavallo.

1.6 [Detto di persone o cose:] collocare (in rapporto ad altre persone o cose); riporre (anche fig.).

[1] Arrigo Baldonasco (ed. Panvini), XIII sm. (tosc.), 1.71, pag. 395: Ma perdono i dogl[i]osi, / quei c'àn da lor partito / ogna fin[o] partito / e son presi a fallenza; / e son certi per fallo, / ch'è ciascun fora stallo / se 'l com[m]etteno in loco / che 'l lor sol[l]azo e 'l gioco / più non por[r]ia / durar.

[2] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 18, pag. 725.20: la quale me benivola ricevente nelle sante grotte del cavallo gorgoneo, tra le sapientissime Muse commise...

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XI, cap. 169, vol. 2, pag. 732.9: per trovare il corpo del beato Zenobio, e convenne fare cavare sotterra per X braccia anzi che si trovasse; e trovatolo in una cassa commessa in una arca di marmo...

1.6.1 Fig. Insediare, trovare luogo (nell'anima, tra le facoltà interiori).

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 177.17: Ma tu, Filosofia, commessa in me cacciavi del mio animo ogne desiderio delle mortali cose».

[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 19, pag. 152.8: Se tu ponessi in sulli occhi tuoi oro, nulla sarebbe di bellessa, però che nell'occhio tuo è la bellessa commessa, cioè la puritade.

[3] Giannozzo Sacchetti (ed. Corsi), a. 1379 (fior.), I.39, pag. 374: La bionda testa e 'l viso tanto bello / con gli atti addorni d'ogni piacer novo, / guarda quel ch'è venuta e se par dessa: / non vi si vede su 'l biondo capello / che di varie grillande era rinovo, / over la luce drento a sé commessa / e cosí ben compressa.

1.7 Pron. Confrontarsi (con qno).

[1] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 5, cap. 33, pag. 70.13: propose quanto potesse di tirarsi indietro, in questo con ogni sollecitudine attento di non commettersi col nimico in eguale luogo...

1.7.1 Fig. Paragonare (la condizione di due persone).

[1] Rustico Filippi, XIII sm. (fior.), son. 38.8, pag. 97: ch'io sono degli smarruti capo e porto, / sì come d'ogni gioia paradiso: / adunque chi ha pena e discomforto / comeco i· nullo logo sia conmiso.

2 Mettere in atto, intraprendere.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 5, pag. 144.8: e la tromba prenunzia da uno monticello in mezzo ai giuochi commessi.

[2] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 32.43, pag. 72: questa Fortuna / nostra bianchessa imbruna, / et rompe e fiaccha in noi ogni processo / fuor di vertù commesso...

- Commettere in opera.

[3] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 2, pag. 16.26: Quanto alla seconda concupiscenzia, cioè dell'avarizia, dico, che si commettono in opera quasi infiniti peccati.

2.1 Suscitare, provocare (una reazione, una conseguenza). [Con accezione pos.:] promuovere.

[1] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 5.42, pag. 40: Poi certa, donna, vi fe' canoscensa / del meo e vostro core, / ch'era d'amor - di voi, siccom'è, prizo, / fu 'l vostr'altèr de sì nobile essensa, / che mi donò sentore, / quazi color - di ben, di voi conmizo...

[2] Poes. an. ver., XIII sm., 85, pag. 17: O mare de Cristo, perclara e legra, / per vostro amor à fato tuta la çentur pax' e treovua / de quela vaera ch'era sì grevra, / la quala chomise Adamo 'd Eva / per mala vuarda.

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 2, cap. 4, vol. 1, pag. 200.12: I quali rettori del nostro Comune non erano degni di governare il fascio di tanta città, ma di grandi pene delle loro persone, commettendo contro al loro Comune pericolo d'inreparabile fallo.

[4] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 121.9: E per questo modo e per questa ragione efichace, fu condotto lo Studio in Siena per chomettare tale e sì fatta utilità detta di sopra.

[5] Stat. sen., 1356 (2), pag. 17.12: per gl'ingnoranti credesi che asai volte sieno date una medicina per un'altra di che ne sieno conmessi grandi pericoli...

2.1.1 [Rif. a fenomeni naturali:] scatenare (anche pron.).

[1] Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311, 8.153, pag. 733: Ma gram fortuna se comise / de terribel mar e vento; / e quelo comovimento / partì lo stol in monte guise.

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 14, pag. 266.20: le quali spelunche ricevendo in sè li marosi creano vento, il quale commesso genera fuoco del solfo, e quinci è quello incendio che appare.

2.2 Provocare o dare inizio (a uno scontro armato, una guerra); attaccare.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 154.26: Allora Publius Cornelio Scipio trovao Anibal apriesso a lo Tecino fiume, commise la vactalgia con Anibal et Anibal vicque e molti romani occise in quella die.

[2] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 46, pag. 148.20: così l'uomo che sta in guerra, quanto egli è maggiore tanto gli son recheste maggiore spese, et se per ventura commetesse la guerra ad uno maggiore, sarà sottoposto ad cadimento.

[3] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 13, pag. 156.2: e commessa tra loro battaglia, avvegnachè quelli di Scizia, e per virtù, e per novero soprastessero, per frode di Filippo fuoro vinti.

[4] Armannino, Fiorita (05), 1325 (tosc.), pag. 552.29: Per rilevargli sono d'ogni parte tratti e cavalieri, e con grande vigore commettono tra loro mortale battaglia dandosi mortali colpi...

[5] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 99, pag. 57.35: Onde dice Valerio: conciosiacosa che [[Lucio Calfurnio Piso]] in Cicilia commetesse bataglia contra li fuggitivi di Roma...

[6] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 1, cap. 5, pag. 119.15: Per la qual cosa tra gli Arabi e gli Tunisei crudele battaglia si commette...

[7] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 28, pag. 138.10: fu cacciato di Bolognia e del distretto, e andò a stare a Fano, e ine stando commisse la guerra fra quelli di Fano e' Malatesti.

[8] Libro fiesolano, 1290/1342 (fior.), pag. 50.10: E quando Anthon[i]o el seppe gli tenne dietro e giunselo nel campo Picieno, ove ogi è Pestoia e ive commisaro aspra e dura battaglia.

[9] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 15, vol. 1, pag. 33.6: I· rre Balasa, acolta grande oste, andò contro a llui, e comissono insieme mortale battaglia...

[10] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 8, cap. 33, pag. 343.14: Da' quali dove per discorsioni fu commessa la zuffa, comandò che Lelio da parte occulta co' cavalieri facesse empito.

[11] Tristano Veneto, XIV, cap. 523, pag. 487.8: E però lo maistro dirà de questi do pluxior cose et pluxior bataie le qual elli comese insenbre, che vui non trovaré intro tuti li altri libri...

[12] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 25, pag. 213.22: Mortale vattaglya se commetteva intre l'una parte e ll'altra.

[13] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 175.16: Et in quisti tempi quilli de Athena et li populi spartani ebero guerra insemi per anni L, tra li quali forono commesse multe crudeli et grande bactaglie.

2.3 Fig. Intromettere, insinuare (un atteggiamento o un fine malvagio nel compimento di un'azione) (anche pron.).

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 9, vol. 1, pag. 53.31: che lo spedale predetto, d'essi beni et possessioni occupate et tolte, non possa essere fatigato di dispese o vero fadighe per argomenti d'alcuni, o alcuni indugi e' quali ne le questioni si commettono.

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 29, proemio, pag. 495.18: sì come mostra il Filosofo nel V de l'Etica, la moneta fue trovata per comune utile e bene delli uomini, e perciò si comette in quella fraude, e mette disordine, e ingiustizia di quello, al qual fine ella fu diretta e ordinata.

[3] Stat. fior., 1334, L. I, cap. 55, pag. 240.11: E chi facesse contra le predette cose, od alcuna di quelle, sia punito in cento livre e più ad arbitrio de' Consoli, raguardata e considerata la qualità del fatto, e la malizia che nel fatto si commectesse.

[4] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 6, pag. 153.10: Tuttavia, se la persona fece quello ch'ella potè, e non ci commise negligenzia, e credettesi avere ligittimo confessoro, la buona fede in questo caso l'aiuta...

2.4 Fig. [Detto di sciagure o discordie (fra individui o popoli):] propagare, diffondere (anche pron.).

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 2, cap. 21, pag. 188.14: E perciò conviene ch'elle molto sieno gastigate ed ammaestrate in pensare quello ch'elle dicono, acciò che le non sieno tenute folli né pazze, né ch'elleno non dicano cosa che possa commettere odio né nimistà infra le genti...

[2] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. V, pt. 6, pag. 160.2: Per la terça rasgione ène gravissimo questo peccato però ke descaccia la misericordia (et) conmette inpietade.

[3] Stat. sen., 1305, cap. 38, pag. 54.5: E che nisciuno dica a l'altro paráule de iniuria o vero de vituperio, o ver abbiano rampogne insieme, o ver facciano o ver commettano insieme grido o ver méschia...

[4] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 3, pag. 52.8: Unde molti mali fa di loro lo demonio alli homini. Ché, diceno li santi, che le femine sono esca dei dimoni ad commettere li mali in del mondo, et le tentationi in delli homini.

[5] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 29, 22-30, pag. 688, col. 2.3: Deletavase de cometere male tra le persone, e savealo fare sí acuonzamente, che pochi se ne posseano guardare.

[6] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 27, pag. 472.4: In questa fine del capitolo dice l'Autore, com'egli passarono su per lo scoglio infino allo arco, ch'è sopra la VIIIJ bolgia, dove commettendo zenzania tra gente e gente, e uno e altro peccòe si punisce.

[7] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 31, pag. 396.34: «Io potrei, s'io il dicessi, commettere tra costoro cosa che io mai non viverei lieta...

[8] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 68, par. 1, vol. 2, pag. 120.19: ordenamo e statuimo ke nullo ardisca overo presuma el dì de le dicte overo altre processione e lumenarie ordenate e ke s'ordeneronno per lo comuno de Peroscia overo el dì sequente portare arme vetate overo fare overo conmectere grido, meschia overo romore, ofesa, overo malefitio.

[9] Rubriche Commedia, 1321-55 (fior.), Inf. c. 28, pag. 471.2: Canto XXVIII, nel quale tratta le qualitadi de la nona bolgia, dove l'auttore vide punire coloro che commisero scandali, e' seminatori di scisma e discordia e d'ogne altro male operare.

[10] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 28, pag. 229.11: Or fa qui l'altore che nomini fra' Dolcino, il quale fu secondo Maumetto grande seminator di resie e se fusse vivuto quanto Maumetto viepiù resie di lui chometteva fra' cristiani, ma poco durò la sua malvagità.

2.4.1 Assol. Seminare discordia.

[1] Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.), 18.10, pag. 28: alcun porta el suo capo spendoloni, / et così dal demon stato è reciso / perchè commisse tra 'l padre e 'l figliuolo / tanto che l'un dall'altro fu occiso.

2.4.2 Fras. Commettere pace.

[1] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 41, pag. 45.39: egli se n'andrà co' Buoni Marinai nel porto di Gerusalem per comandamento dello apostolico e cometterà pace per tutte l'isole...

[2] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 154.7: Ma eglino fecieno più che non fu ne' patti; e questi patti fecieno el chomuno di Firenze, chome uomini di mezo per chometarpacie tra noi e loro.

[3] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 5, pag. 20.19: E beata colei, che sempre andarà commettendopace fra tutte l'altre suoro, e ogni amore che potrà.

[u.r. 10.11.2020]