COMMIATARE v.

0.1 chomiatate, comiadò, comiatato, conbiatògli.

0.2 Da commiato.

0.3 Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.): 1.

0.4 In testi tosc.: Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.).

0.6 O accomiatare.

D commiato.

N Doc. esaustiva.

0.7 1 Accordare a qno il permesso di allontanarsi, congedare; [con intenzione ostile:] licenziare.

0.8 Linda Pagnotta 31.03.2003.

1 Accordare a qno il permesso di allontanarsi, congedare; [con intenzione ostile:] licenziare.

[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 18.43, pag. 130: ma molto me par che sia rio / colui che mi dà comïato. / Comiatato, sì mustro l'anvito, / che so' scalzo e mal vestito, / e 'l corpo mustro afrigolito, / perché del suo me sia donato.

[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 27, 16-30, pag. 641, col. 2.6: quando Virg. comiadò Ulixes, sí fôr le ditte parole...

[3] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 2, pag. 296.14: In questa quinta e ultima parte fa l'altore che tutte queste anime sieno chomiatate da questo luogho da Chatone.

[4] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 3.107, pag. 19: Alora Herode con meliflua voxe, / clamoe gli Magi et con grande carreçça / seppe da loro il tempo che gli expoxe / del parer de la stella, et la certeçça / da quegli tolle; et possia conbiatògli / davanti de la sua superba alteçça...