0.1 compage.
0.2 Lat. compages (DEI s.v. compage).
0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.
0.4 Att. unica nel corpus.
N Le att. in Jacopo della Lana e in Francesco da Buti sono cit. dantesche.
0.7 1 [Rif. ad un fenomeno o un corpo celeste:] densità, aggregazione (dell'aere).
0.8 Gian Paolo Codebò; Elisa Guadagnini 23.03.2009.
1 [Rif. ad un fenomeno o un corpo celeste:] densità, aggregazione (dell'aere). || Per le diverse possibili interpretazioni cfr. ED s.v. compage.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 13.6, vol. 3, pag. 205: quindici stelle che 'n diverse plage / lo cielo avvivan di tanto sereno / che soperchia de l'aere ogne compage...
- [Nei commenti danteschi]. || Il termine sembra porre problemi interpretativi già ai commentatori antichi.
[2] Gl Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 13, 1-21, pag. 294, col. 1.6: Quindici stelle, çoè quelle della prima magnitudene che èno sparte per tutto 'l celo. Compage, çoè tenueça e solliditate; sí come l'aiere ha color tenuo açurro, cussí quelle hanno uno radiar tenuo, suttile...
[3] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 13, 1-21, pag. 388.17: Che soverchia; cioè che la detta chiarità avanza, dell'arte ogni compage; cioè ogni coniunzione dell'artificio che Iddio à fatto: imperò che nell'ottava spera non è stella, che queste quindici non avanzino in splendore. || Nota che il Buti legge arte e non aere.
[u.r. 29.06.2016]