CONDISCÉNDERE v.

0.1 condescendando, condescende, condescende', condescendea, condescendendo, condescender, condescendere, condescendete, condescendono, condescennere, condescese, condescesi, condeseise, condesende, condiscenda, condiscende, condiscendea, condiscendemmo, condiscendendo, condiscendere, condiscendesi, condiscendesse, condiscese, condisceso, condissciendendo, connescese, cundescende.

0.2 Lat. tardo condescendere (DELI 2 s.v. condiscendere).

0.3 Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.); Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.); Teologia Mistica, 1356/67 (sen.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

In testi mediani e merid.: Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.7 1 Adattare un discorso alla capacità di comprensione del destinatario, abbassarsi ad un registro più semplice. 2 Cedere al desiderio e alla volontà di qno; acconsentire, accontentare; fare una concessione, permettere. 2.1 Dare ascolto (alle parole di qno), credere. 3 Passare ad altro argomento; addentrarsi in una questione in modo più approfondito. 4 [Detto della natura:] trovarsi, essere presente. 5 Fig. Discendere, abbassarsi (anche pron.).

0.8 Sara Ravani 16.04.2003.

1 Adattare un discorso alla capacità di comprensione del destinatario, abbassarsi ad un registro più semplice.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 11, cap. 7, par. 7, pag. 227.11: Lo predicatore dee sé medesimo ritraggere e condiscendere all'infermità degli uditori, acciocché non gli divenga che, quando parla a' piccoli alte cose e che non fanno loro pro, curi più di mostrare sé che di giovare loro.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 4.43, vol. 3, pag. 56: Per questo la Scrittura condescende / a vostra facultate, e piedi e mano / attribuisce a Dio e altro intende...

[3] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 9, 82-96, pag. 217, col. 2.16: Cundescende lo poema al nostro intelletto, açò che piú distintamente s'intenda e comprenda la differentia della gloria de Paradiso...

2 Cedere al desiderio e alla volontà di qno; acconsentire, accontentare; fare una concessione, permettere.

[1] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 3.16, pag. 197.16: Perchè avea tolto per moglie la figliuola del re Carlo di Puglia; e perchè condiscendesse a dargliele, la comperò, oltre al comune uso, e fecele di dota Modona e Reggio...

[2] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di s. Maria Egiziaca, cap. 3, pag. 210.29: Allora Maria volendoli condiscendere prese tre granella di lenticchie; e ringraziando Iddio le mangiò...

[3] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II, cap. 2, pag. 657.28: Lá ove non si puote sostenere per la fragilitá umana e per la tentazione, condiscenda l'uno all'altro ordinatamente, e con timore e con reverenzia, come di sopra è detto...

[4] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 3, cap. 15, pag. 155.10: Alli preghi de' quali Eutichio condiscendendo ricevette l'uffizio, e molti anni li resse e governò santamente.

[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XI, cap. 227, vol. 2, pag. 798.11: E fu grande cagione perché papa Giovanni condiscese al re di Francia in dargli intendimento della signoria d'Italia e dello imperio di Roma...

[6] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 27, pag. 239.15: Moito li contrastao lo imperatore che non isse. Alla fine condescese alla voluntate soa.

[7] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 15, pag. 179.12: A le prêre de li quai Euticio condescendando, recevé l'oficio e monti agni lo reçé e governà santamente.

2.1 Dare ascolto (alle parole di qno), credere.

[1] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 6, pag. 94.27: Onde, sapientissimo signore, non desdenghe la vostra curtisia de condescendere a le parole miey...

3 Passare ad altro argomento; addentrarsi in una questione in modo più approfondito.

[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 28, 58-78, pag. 625, col. 2.1: Piglia, çoè 'intendi questo principio ch'eo te dirò; poe pora' condescender, speculando, a tutte differentie e veritadi circa lo dubio tuo'.

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 9, pag. 138.8: In questa parte l'Autore condiscende a descrivere l'entrata del Purgatorio...

4 [Detto della natura:] trovarsi, essere presente.

[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 119.10, pag. 90: Or è formata una çentil fyore / en cuy natura tuta condesende: / dal foco luçe, da l'ayre resplende, / da l'aqua è dolçe, da la terra stende / la sua vertute per i ochye nel core, / a chi la mira fa sentire amore.

5 Fig. Discendere, abbassarsi (anche pron.).

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 18, proemio, pag. 313.21: e s'elli avviene, che lla creatura ascenda tanto, ch'ell[a] veggia della essenzia del Creatore; ciòe non puote compiere per altro modo, se non che 'l Creatore condiscenda con sua grazia sopra la creatura predetta a tale termine...

[2] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 3, pag. 77, col. 1.31: Allora sempre cresce la misericordia quando non attende continuamente alle proprie affezioni o vero speciali giocondità, ma condiscendesi alla miseria di miseri.

[u.r. 13.11.2020]