CONSENTIMENTO s.m.

0.1 chonsentimento, chonsenttimento, comsentimento, consemtimento, consentament, consentement, consentemento, consentemiento, consentimenti, consentimento, consentimentu, consentimiento, consintamento, consintimento, consintimentu, cosentimento, cunsintimentu.

0.2 Da consentire.

0.3 Pamphilus volg., c. 1250 (venez.): 3.

0.4 In testi tosc. e corsi: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Doc. fior., 1274-84; Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Stat. prat., 1295; Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Libro mem. Donato, 1279-1302 (lucch.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Stat. pist., 1313; Doc. volt., 1322; Doc. cors., 1370.

In testi sett.: Pamphilus volg., c. 1250 (venez.); Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.); Elucidario, XIV in. (mil.); Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Doc. moden., 1326; Dicerie volgari, XIV pm. (bologn.).

In testi mediani e merid.: Stat. tod., 1305 (?); Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.); Stat. assis., 1329; Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Doc. orviet., 1334; Stat. perug., 1342; Stat. castell., XIV pm.; Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. palerm., 1343.

0.5 Locuz. e fras. in fatto e in consentimento 7.

0.7 1 Volontà favorevole al compiersi di un'azione, approvazione, consenso. 1.1 [Da parte di un'autorità:] atto del concedere o permettere il compiersi di un'azione, che legittima al contempo l'azione stessa. 1.2 Accordo di sentimenti, opinioni, voleri. 1.3 Volere, decisione (anche fig.). 1.4 Suggerimento, consiglio, indicazione. 2 Inclinazione, attrazione, tendenza dello spirito (verso il bene o il male). 3 Sentimento, affetto, benevolenza. 4 Attenzione, concentrazione della mente su un oggetto, su un pensiero. 5 Coscienza, consapevolezza di sé, della propria esistenza, delle proprie azioni. 6 Corrispondenza, armonia fra le varie parti del corpo. 7 Fras. In fatto e in consentimento: pienamente presente (con il corpo e con la mente).

0.8 Ilaria Zamuner 28.04.2003.

1 Volontà favorevole al compiersi di un'azione, approvazione, consenso. || Talvolta in dittol. sinon. con assenso, volontà .

[1] Doc. fior., 1274-84, pag. 481.6: Ave· conperato da prete Bonafé chome retore dela chiessa di Sa· Michele a Valechie, cho· cho[n]sentimento de' suoi parochiani, quatro peççe di terra posta nel detto populo.

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 1: [43] Et dipo custui, uno deli medici di fizica, co(n) (con)sentime(n)to (et) co·volontà deli altri d(e)la sua arte, co(n)sigliò et quazi similiante paraule disse, (et) apo ll'arte di medicina, et ala sua figliuola p(er) sé (et) p(er) li altri dela sua arte dare p(ro)mise lo loro aiuto e lo lor (con)siglio.

[3] Doc. fior., 1255-90, pag. 250.14: Avemo chanbiato chol prette da Vitorini, chon cho[n]se[n]ttimento degli uomini del chomune di Vitorini, due pezi di tera posti a Vitorini, che cho[n]peramo l'uno da Ve[n]ttura Todo (e) l'atro da s(er) Biecho notaio.

[4] Doc. fior., 1281-97, pag. 521.6: questa tera rivendeo l'Orabole f. di Tadeo con co[n]si[n]tamento di Tadeo a meser Techiaio Amadori, e fecene suo pruchorattore a fare questa venditta Neri f. Mano Iacopi.

[5] Libro mem. Donato, 1279-1302 (lucch.), pag. 109.12: Abbo cho[m]perato da d(omi)no Nicholao gudici filiolo che fue di d(omi)no Treghrimo gudici istaia xxxij per meso grano e milio cho· cho[n]se[n]time[n]to di Ghiduco e di Cha[l]dovilano suo fratelo per quelo avere in perpetuo per lb. cc lo mogio.

[6] Doc. prat., 1296-1305, pag. 413.18: Frate Totto e Bigo(n)gia Simonetti ebboro p(er) lo(r) salario, co(n) cho[n]sentime(n)to e volontà d(e') ministri e d(e') chonsillieri, ll. XX.

[7] Stat. pist., 1313, cap. 28, pag. 192.1: Anche a' dodici preiti li quali debono venire a dire le vigilie dal die della festa infine alla octava, li quali si debiano invitare p(er) li cappellani della ditta cappella p(er) consentimento delli operari, intra tutti e dodici, s(oldi) xxiiij.

[8] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 546.23: Et dove contra lui poniamo che le chiese per sua gente erano state arse e disfacte, a ciò respondea el dicto doctore che in tali hosti molti mali se fanno sença consentimento o saputa del signore che tal gente guida.

[9] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 4, vol. 2, pag. 39.7: 17. Ma Marcu Fabiu consulu avendu vinchuti li Veyenti et pruferenduli lu populu con consentimentu di lu Senatu que issu menassi triumphu, issu Fabiu non li suffersi lu cori di triunfari però ca in quilla batalya era statu aucisu so frati Fabu combatendu furtissimamenti.

[10] Doc. volt., 1322, 8, pag. 19.19: perch'egli trovoe quella buona ragione et leale et bene facta et che Nocto avea messo del suo in loro et non tolto del loro, sì ne fece lo decto Gianni sì come curatore di ser Guasscho decto, e ancho il decto ser Guasscho, cum consentimento del decto suo curatore Ianni, fece di ciò che potesse dimandare al decto Nocto generale fine, et fecene carta ser Vito di ser Ghino.

[11] Doc. orviet., 1334, docum. 24 agosto, pag. 176.4: Ancho che 'l comuno d'Orvieto, quando intendesse a volere pace, triegua o pacti co' detti figliuoli del conte Romano e con terre o genti che loro seguono, che li piaccia di richiedarci quello conseglo che electo sirà e dato al detto capitano e che non si faccia che i detti Conti e baroni non ci vegnano insieme col comuno, e che i detti conti e baroni né alcuno di loro non possano fare pace, triegua e pacti senza consentimento e voglia del detto comuno.

[12] Stat. palerm., 1343, cap. 16, pag. 26.8: aianu plenaria e libera putistati, cu l'assensu e consintimentu di lu nostru cappillanu, di putiri iungiri e mancari, rifurmari et infurmari, aceptari e reprobari cosi li quali fussiru necessarii oy superflui in li dicti capituli, in utilitati di tuctu lu corpu di la cumpangnia.

[13] Doc. cors., 1370, 18, pag. 22.11: et àno fato queste cosse in presentia, voluntae et consemtimento, zoè la dita Blamdina, de Lamdulfinucio, soe marito, et de Benvenutucio cansulaiho, soi parenti, et anco le predicte citele, li quali àno iurato che eli se pensano che le predicte cosse siano lo bene de le predicte femene et noe in soe dano.

[14] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 29, pag. 248.1: Intre questo lo cuorpo de lo figlyo bastardo de lo re Priamo chi se clamava Glancone fo sepelluto honoratamente; e de lo cuorpo de la regina Pantasilea foy ordenato per lo re Philimeno, con consentemiento de lo re Priamo e de li Troyani, che devesse stare senza sepoltura in uno tabuto.

1.1 [Da parte di un'autorità:] atto del concedere o permettere il compiersi di un'azione, che legittima al contempo l'azione stessa.

[1] Stat. fior., 1280-98, par. 64, pag. 70.30: ragunata tutta la Compangnia nel rifettorio de' frati, in presençia e per consentimento di frate Michele priore de' frati, ordinaro in concordia, che gli ordinamenti privilegiati steano sospesi di qui a quel tempo che piacierae a' capitani e al tesoriere e al priore de' frati.

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 295, vol. 1, pag. 519.34: Somelliantemente le vendite, allogagioni, pegnoramenti, rifiutagioni, transactioni et pattegiamenti et li altri contratti fatti et fatte da' minori di XXV anni, magiori di XIIII de le cose sue per autorità et consentimento del padre loro, se padre avaranno legittimo, la cui autorità o vero consentimento basti ancora senza autorità dei parenti, se non se lo padre fusse furioso o vero mentecatto, o vero altremente di mala fama o vero di vita sospetta, rati et fermi avarò et avere et tenere farò.

[3] Stat. fior., c. 1324, cap. 54, pag. 80.25: ordinando che neuno de la città o del distretto di Firenze possa comperare overo per alcuno altro titolo d'alienagione acquistare terre e possessioni e beni de' segnori Conti [[...]] sanza licenza ed espresso consentimento del Comune di Firenze.

[4] Doc. moden., 1326, pag. 12.25: Misere frae Petro da Ravarino de la cinquantina de sancto Michele et eio Nicholò scripto de sota fiolo de dito frae Petro de voluntae consentimento e commandamento de quello frae Petro meo patre et chadauno de nue in tuto semmo contenti et confessi avere abiuto e recevuto [[...]] libr. sexanta de m. in una parte et in una altra parte libr. tressento trenta de m.

[5] Stat. assis., 1329, cap. 12, pag. 176.33: Anchi dicemo e fermamente ordenamo che entorno agle statute predicte, puoy che seronno correcte e per tucti gl'uomene de la fraterneta fermamente approvate, né priore, né sopriore, né consilglieri, né descrite ce possano agiognere né manovare covelle, né mutare, sença expresso consilglo e consentemento e volontà e concordia de tucta la fraterneta, overo de la magiure parte.

[6] Stat. sen., c. 1331, cap. 18, pag. 30.15: E simigliantemente s'intenda di ciascun altro offiziale de la detta Casa: cioè, che non possa fare pagamento di grano o di vino overo d'altra cosa veruna ad alcuno devente ricévare, innanzi el termine che 'l pagamento si devesse fare, senza consentimento et espressa paravola del detto Rettore.

[7] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 97, par. 1, vol. 2, pag. 149.13: Nullo ardisca overo presuma la figliuola d'alcuno overo nepote carnale sposare overo en moglie togliere sença licentia del suo patre e consentemento, se patre averà, overo de l'avolo paterno, se avolo averà, overo licentia de la matre, se matre averà e non patre, overo de l'avolo materno overo del fratello overo deglie frateglie carnaglie.

[8] Stat. castell., XIV pm., pag. 209.32: Le femine le quali ànno mariti non siano permesse d'emtrare em questo ordine semça licemtia et consentimento dei loro mariti.

1.2 Accordo di sentimenti, opinioni, voleri.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 23, pag. 272.16: quando vanno ad religione di comunal concordia, o vero l'uno per consentimento dell'altro va ad religione e l'altro rimane nel seculo, o se elli è invecchiato e prometta castità.

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 17: (et) la fe(n)mina non à singnoria del suo corpo, ansi lo marito; [12] no(n) faccia fraude l'uno al'altro se no(n) p(er) co(n)sentime(n)to.

[3] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 86, vol. 1, pag. 423.14: a la quale cosa fare sia electo uno giudice di consentimento de le parti, et se le parti non s'accordaranno elegeronne uno di mio arbitrio.

1.2.1 Accordo, approvazione comune.

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 8, pag. 84.3: E dipo' costui, uomeni incantatori, sotto il nome del re, ch'avieno morto, arditi di pigliare la segnoria, incontanente che fue saputo, fuoro morti. Ma Dario, uno di coloro che l'audacia degli incantatori per ferro vendicò, per consentimento di tutti fue fatto segnore.

[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 4, pag. 86.2: Neuna volta la moltitudine con iguale consentimento fa romore, ma sono incitati da pochi che vogliono peccare con molti, credendo non essere puniti.

[3] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 165.29: Per consentimento di tutti, fu l'accordo che 'l valentre Ettor andasse a rrichiedere gli amici; il quale richiese amici, parenti e ssuoi subbietti, e sommosse re...

[4] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 10, pag. 625.21: Con cotali parole orava Juno, e tutti i celestiali abitatori fremivano con isvariato consentimento, siccome i primi raccoglimenti de' venti folti fremiscono nelle selve, e i ciechi mormorii gli ravvolgono manifestando ai marinai i futuri venti.

[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 4, vol. 2, pag. 77.14: Eciandeu eguali gravitati fu quilla di quillu Maulyu, a lu quali, con zò sia cosa que lu consulatu li fussi prufertu per general consentimentu di tutti et issu lu recusassi sutta scusa di malatia di ogni, et instandu da lu intuttu li Rumani que issu fussi consulu.

1.3 Volere, decisione, desiderio (anche fig.).

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 7, pag. 11.16: Compagnia di moltitudine si è contra coloro, che si vogliono ammendare, e correggere de' vizj, perocch'egli è impossibile, ch'alcuno de' vizj degli altri non s'appicchi a noi in alcun modo, o per proprio consentimento, o senza nostra saputa.

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 28, pag. 491.30: per consentimento di Dio dissipato è il consiglio d'Antitofel, il quale era utile, acciò che 'l Signore inducesse sopra Ansalon male: e Cusi rinunziòe a Sadae li detti consigli.

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), Proemio, vol. 1, pag. 10.14: Adonca eu ti pregu, Cesar, e clamuti a quistu meu incumenzamentu: lu qual sì certissima saluti di la patria et apressu lu quali lu consintimentu di li dei et di li homini volsi que fussi lu rigimentu di lu mari et di la terra.

1.4 Suggerimento, consiglio, indicazione.

[1] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 7, pag. 103.1: E Paris piglyao per la mano la regina Helena, e tutti li suoy serveturi senza contrasto de nullo che le avesse resestuto, avengadio che l'avesse plu incorayata a gire lo suo volenteruso consentemiento che lo sconsentimiento, e poy che l'appe piglyata menaola con tutti li suoy alle nave; e llà le lassao con secura guardia de gente armata.

2 Inclinazione, attrazione, tendenza dello spirito (verso il bene o il male).

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. V, pt. 1, cap. 3, pag. 139.15: Terço, el peccato àe nascimento dal consentimento el quale procede da la rasgione, onde el diabolo tempta, la sensualità delecta, la rascione consente e così el peccato è conpiuto: queste sono le tre lancie per le quali more l'a(n)i(m)a.

[2] Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.), 21, pag. 276.37: Suggestiun, zo est amonestement, deleitament, consentament. En aqueste trei vise est l'arma deceùa e morta.

[3] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 57, pag. 290.19: Nel pensiero cresce e fassi pur col consentimento, ma odi qui quello che dicono i santi, e Santo Augustino: che l'anima può morire dentro eziandio sanza consentimento all'opera del peccato.

[4] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 83.22: Così dovemo noi gridare i fiotti de' malvagi pensieri, che sorrodono, e soprabondano sovente il cuore, che 'l cuore non perisca per consentimento.

[5] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaestio 33j, pag. 156.12: E sì deven che l'animalitade se lasa venire l'ancella, zoè la carne, e poy inclina a si lo spirito per consentimento de peccado, adoncha la carne che conforta, l'animalitade che dexidera e lo spirito che consente fin saradi fora del paradixo, sì como fo lo serpente, che significha la carne, e Eva, che significha l'animalitade, Adam, che significha lo spirito.

[6] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 7, pag. 621.16: E le ignoranzie, invidia, ira, superbia, avarizia, vanagloria, tristizia, vana cogitazione e iniqua, mal diletto, mal consentimento, perversa volontá, disordinato desiderio, sozzo amore, perverso timore, e simili cose in noi sono nate.

[7] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 38, pag. 165.31: lu flumi fitenti significa la fetencìa de li peccati carnali e de li autri peccati; killi casi li quali accustava lu fituri, significa ke so alcuni persuni li quali fannu alcuni beni, ma non si guardanu nen si acteninu di lu fituri di lu piccatu carnali, e si non pir opira, ad minu peccanu pir cunsintimentu e dilictamentu de penseri e de disiu.

3 Sentimento, affetto, benevolenza.

[1] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [Panfilo], pag. 45.14: «Madona Galathea», dise Panfilo, «tu no desti mo' a mi piçola causa, anci me desti tu et asme dad grande done, et apostuto elo basta a mi solamentre lo to parlamento. Et eu no poso rendre a ti digni meriti né gracie de questo consentimento ke tu me fai.

- [Con rif. al concetto di amicitia nel De amicitia di Cicerone].

[2] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 22, pag. 346.1: E, secondo Tullio, l'amistà ène un'altra cosa che sommo consentimento de le cose umane e de le divine, con benivoglienza e con amore.

[3] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 160.10: L'amistade nonn è altro se non caritade e benivoglienza e consentimento di tutte le cose divine e umane.

4 Attenzione, concentrazione della mente su un oggetto, su un pensiero.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 6, pag. 96.5: questa anima non è altro che un altro pensiero, acompagnato di consentimento, che, repugnando a questo, commenda ed abellisce la memoria di quella gloriosa Beatrice. Ma però che ancora l'ultima sentenza della mente, cioè lo [con]sentimento, si tenea per questo pensiero che la memoria aiutava, chiamo io lui 'anima' e l'altro 'spirito'.

[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 11, pag. 109.24: O diciamo ancora che colli orecchi peccoe in dare audientia al serpente et dandovi consentimento. Unde ella peccoe in infidelità et in superbia.

[3] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 23, pag. 741.7: Ma Giunone né Imeneo non porsero alcuno consentimento a' secondi fatti, bene che chiamati vi fossero; anzi, essecrando l'adultera giovane con lo 'ngannevole uomo, e verso loro con giuste ire accendendosi, prima privatolo di gran parte de' doni ricevuti da lei e dispostolo a maggior ruina, a morte la datrice, la data e la ricevuta progenie dannarono con infallibile sentenzia.

5 Coscienza, consapevolezza di sé, della propria esistenza, delle proprie azioni.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 113, pag. 373.6: La cosa, che non ha consentimento, non è animale razionale.

6 Corrispondenza, armonia fra le varie parti del corpo.

[1] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 68, pag. 98.6: E che questo sia asè plu rezimento natural demostra assè manefestamente quel che nu vedemo en natura, ke tutte le vertudhe natural, le qual è en diverse parte et en diversi membri del corpo, è da un comenzamento, no da plusor, zoè dal cor. E li anemali simelmente no à plusor chavi ma un solo, lo qual dà enfluentia e movimento e consentimento en tuto lo corpo.

7 Fras. In fatto e in consentimento: pienamente presente (con il corpo e con la mente).

[1] Stat. pis., 1304, cap. 64, pag. 700.30: Et che non serò in consillio, ut fatto, ut in consentimento, in tutti li dì de la vita mia, che li honori delli consuli, consulato nome, per la dicta arte, nè etiamdio li honori della dicta corte, in alcuno modo si smenoviscano.

[2] Stat. pis., 1318-21, cap. 1, pag. 1089.7: non saremo in consiglio nè in facto nè in consentimento u vero assettamento che la cità di Pisa u vero li mercatanti di Pisa, li quali quine habitranno all'onore della cità di Pisa, perdano la signoria del dicto castello.

[u.r. 28.05.2009]