CONSERTO agg.

0.1 consarta, conserte.

0.2 Lat. consertus (part. pass. di conserere).

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Unito, congiunto.

0.8 Ilaria Zamuner 27.04.2003.

1 Unito, congiunto.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 19.3, vol. 3, pag. 309: Parea dinanzi a me con l'ali aperte / la bella image che nel dolce frui / liete facevan l'anime conserte; / parea ciascuna rubinetto in cui / raggio di sole ardesse sì acceso, / che ne' miei occhi rifrangesse lui.

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 19, pag. 430.4: V. 1. Parea dinanzi a me ec. Dice l'Autore, che dinanzi a lui con l'ale aperte [parea] la bella figura dell' aquila, cioè della giustizia imperiale; la quale giustizia nell'uso di sè l'anime de' principi conserte, congiunte e commescolate, facea liete.

[3] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 12.102, pag. 81: Lie aveva una seror, come il se incarta, / la qual era nominata Maria, / che a' piedi del Segnor stava consarta: / le parole de lue tutt'ela audia.

[u.r. 18.11.2020]