CONSONARE v.

0.1 consona, consonando, consonante, consonanti, consonare, consonassono, consonata, consonati, consonato, consonava, consonavano, consuona, consuoni.

0.2 Lat. consonare (DELI 2 s.v. consonare).

0.3 Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.): 1.5.

0.4 In testi tosc.: Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

0.7 1 Suonare all'unisono, in accordo; accordarsi in armonia (detto di canti, voci). 1.1 Accordare suoni, intonare, comporre. 1.2 [Detto di lingue:] avere conformità, affinità di suono. 1.3 [Ret.] [Detto di parole, versi:] presentare corrispondenza di suono nella desinenza, far rima; rimare. 1.4 Estens. Risuonare, far risuonare, echeggiare. 1.5 Fig. Essere conforme, corrispondente, concorde (rispetto a qsa); addirsi, accordarsi, confarsi. Anche pron.

0.8 Milena Piermaria 08.05.2003.

1 Suonare all'unisono, in accordo; accordarsi in armonia (detto di canti, voci).

[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 3, 22-33, pag. 87, col. 2.4: ché il tempo si è in musica un ordene el qual fa consonare le vuxi inseme con aer de dolceza.

[2] Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.), c. 28, pag. 677.17: Dicie l'altore che sentiva chantare Osanna, e questo canto si partia dal mezzo di queste rote d'angioli, cioè che ssi partiva da Dio, risonava e consonava per tutti i nove ordini d'angoli quel chanto.

1.1 Accordare suoni, intonare, comporre.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 132 (?).7, pag. 205: ma pur di doglia canteraggio omai: / come l'augel dolci canti consono, / ch'è preso in gabbia e sosten molti guai.

1.2 [Detto di lingue:] avere conformità, affinità di suono.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), Proemio, cap. 5.42, pag. 15: E porrai mescidare alchuni volgari / Consonanti con esso, / Di que' paesi dov'ài più usato, / Pilgliando i belli, e' non belli lasciando.

1.3 [Ret.] [Detto di parole, versi:] presentare corrispondenza di suono nella desinenza, far rima; rimare.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VII (i), par. 16, pag. 383.37: la rabbia di Plutone, scendemmo nella quarta lacca, cioè parte d'inferno, così dinominandola per consonare alla precedente e alla seguente rima...

[2] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, parr. 14-21, pag. 70.4: e lo terciodecimo verso èe consonante con lo nono e con lo undecimo verso sì come èe ditto.

1.3.1 Rendere corrispondenza di suoni e di desinenze nell'accostamento delle parole, comporre le rime; rimare.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 28, pag. 474.11: Dice dunque, che tanta era la diversità delle piaghe, e li modi delli impiagati, che non in versi, dove il dicitore è costretto a dire in certo numero di silabe, e a venire a certa rima per consonare nella sua opera...

1.4 Estens. Risuonare, far risuonare, echeggiare.

[1] Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.), c. 20, pag. 625.17: Che sì chome il zufolo che ssi suona conviene ch'abbia prima la nota da cholui che 'l suona e gli atti delle dita, i quali si ponghono e lievano in sul buco del zufolo, perché il suono consuoni agli orecchi degli uditori ciò cche vuol dire il sonatore...

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 85, S. Paolo, vol. 2, pag. 760.23: così questi consumava tutte l'opere de' dimoni. Consonando Paulo con la lingua e sopravvegnendo più fortemente d'ogni fuoco... || Cfr. Legenda aurea, LXXXV, 295: «Paulo enim insonante lingua»

1.4.1 Fig. Avere, derivare il proprio suono, il proprio nome.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 9.3, pag. 361: Tripolitana segue, la qual fue / nominata così da tre cittade, / come Bisanzo consuona da due.

1.5 Fig. Essere conforme, corrispondente, concorde (rispetto a qsa); addirsi, accordarsi, confarsi. Anche pron.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 35: lo tuo podere, uvero podestà, uvero possibilità uvero potentia, no(n) consuona, non è (con)sentaneo, ala tua volontà uvero al co(n)siglio.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 22.80, vol. 2, pag. 378: Già era 'l mondo tutto quanto pregno / de la vera credenza, seminata / per li messaggi de l'etterno regno; / e la parola tua sopra toccata / si consonava a' nuovi predicanti...

[3] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 22, 64-93, pag. 454, col. 1.15: Qui vol dire Stazio come diventò discepulo e siguidore de' Apostuli, e questo ch'è detto de sovra della Bucolica consonava con loro dottrina.

[4] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 4, par. 11, pag. 153.14: Dunque non pare punto essere quella stata la sposizione di san Girolamo e così consuona e acordano alla scrittura come d'Origine.

[5] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 22, pag. 428.19: Già torna la Vergine, già torna Saturno, già viene e disciende da cielo nuova ischiatta' etc., queste parole mi feciono acchostare a' nuovi predicatori, cioè agli appostoli di Cristo, imperò ch'a mme pareano che lle parole si consonassono col tuo detto.

[6] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 3, 34-42, pag. 88.40: Qui pone l'autore una sua fizione poetica, che pare consonante alla ragione pratica...

1.5.1 [Detto di persone:] essere, trovarsi in accordo; avere i medesimi sentimenti.

[1] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 22.123, pag. 154: Ma pur de questi gli credete assai / et cossì l'un con l'altro se consona: / «Quando Cristo virà con gli soi rai, / non farà segni già più manifesti / qual costui fa, che non se vide mai?».

[2] Antonio da Ferrara, XIV s. e t.q. (tosc.-padano), 66.15, pag. 331: No mi fate, per Dio, riprensïone, / ché, se vedesi ove 'l mio ben si scarca, / piangeresti per me mia pasïone: / ché, quando dua d'un opra si consuona, / insieme legermente si perdona.

1.5.2 Risultare conforme al vero, sembrare plausibile, ragionevole.

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 29, pag. 642.17: E questo tocca l'Autore circa la considerazione delli Angioli; chè sono alcuni che non vogliono tenere in essi, se non quello che li consuona a senso...

1.5.3 Rendere adeguato, proporzionato; adeguare, proporzionare.

[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 10, pag. 166.9: Per consonare la pena [al] fallo, nel mortale mondo andarono con la testa alta, qui la portano tanta bassa...

[u.r. 19.11.2020]