ACQUAFORTE s.f.

0.1 acqua forte, aqueforte; a: aqua forta.

0.2 Da acqua e forte.

0.3 Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.).

In testi sett.: a Stat. ver., 1371.

0.6 N La locuz. acqua forte indica in antico generic. soluzioni acide adoperate per det. preparazioni o operazioni artigianali: sebbene nell'uso mod. l'espressione si sia cristallizzata per indicare l'acido nitrico, con rif. all'uso metallurgico (e specif. al suo utilizzo per fini decorativi), si è deciso di isolare come lemma e comprendere in questa voce tutti gli usi attestati, nei diversi ambiti d'uso.

Doc. esaustiva.

0.7 1 [Chim.] Soluzione risultante come residuo della preparazione dell'allume (adoperata a sua volta per la fabbricazione di altro allume). 1.1 [Tess.] [Con rif. al suo utilizzo per la tintura del tessuto]. 2 [Chim.] Acido nitrico?

0.8 Pietro G. Beltrami; Elisa Guadagnini 29.05.2009.

1 [Chim.] Soluzione risultante come residuo della preparazione dell'allume (adoperata a sua volta per la fabbricazione di altro allume).

[1] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 368.20: E poi in capo di 14 dì truovano che questa acqua nella detta pila è rassodata ed è fatto allume, [[...]] e l'acqua che non truovano tutta appresa sì ne traggono e ripongonla e chiamonla acqua forte, ch'è migliore a lavorare poi con essa che non è l'acqua nuova del pozzo a fare bollire poi dell'altra pietra, sicchè sempre ànno di questa acqua forte per fare i nuovi bagni.

1.1 [Tess.] [Con rif. al suo utilizzo per la tintura del tessuto]. || Si tratta prob. della medesima sostanza di 1, una soluzione a base di allume potassico.

[1] a Stat. ver., 1371, pag. 338.21: Ancora statuemo e ordenemo che alguno scuraoro o altra p(er)sona alguna la quala scuro o fazza scura(r) pagni de lana, tele, lana o stamo de zascauna (con)dicion osia mainera en la cità e bu(r)gi de V(er)ona p(er) algun modo o ençegno no onso né p(re)sumo scura(r) né far scura(r) pagni, tele, lana o stamo cu(m) aqua forta né pa(r)to alguna de quella meseà en lo scurar dele p(re)dite (con)se o alguna de q(ue)lle, la quala aqua fi fata e (com)ponua de calçina e zendro, né cu(m) altra aqua vicià o maculaa, né p(er) algun modo o mainera usar debia la p(re)dita aqua fo(r)ta o altra aqua vicià o maculaa ad scuraro dele p(re)dite (con)se, ma solame(n)te scuro e usar debia a scura(r) le p(re)dite (con)se aqua chiara cu(m) savon sença altra (com)posiciono o mesceaghia.

[2] a Stat. ver., 1381, pag. 411.31: Item sì è stà p(ro)veçù [[...]] che algun scuraoro [[...]] p(re)sumo scuraro né faro scuraro pagni, tele, lana o stamo cu(m) aqua forta né p(ar)to alguna de quella mescià en lo scurar dele p(re)d(i)cte co(n)se o alguna de quelle, la quala aqua fi fatta e co(m)ponua de calcina a çendro...

2 [Chim.] Acido nitrico? || Se non vale più generic. per 'sostanza corrosiva'.

[1] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 29, pag. 437.28: Dico che quisti, li quali credono mutare li metalli de lor sozure, sonno sozi essi, lavorando al foco con aqueforte, e cum fusine, e cum mantici e cum cosse alterative.

[u.r. 01.02.2011]