CATTIVITÀ s.f.

0.1 caitività , captività , captivitade, captivitate, captivitati, catevetae, catività , cativitá, cativitae, cativitate, cativitati, cattività , cattivitade, cattivitadi, cattivitate, chaitivetà , chattività , gaptività , gaptivitade, gatività , gativitade, gattività , gattivitade, ghatività , ghativitate.

0.2 Lat. captivitas, captivitatem (DELI 2 s.v. cattivo).

0.3 St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.): 1.

0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Lucidario lucch., XIII/XIV; Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Disticha Catonis venez., XIII; Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.5 Locuz. e fras. cattività d'animo 3.1; cattività di cuore 3.1; cattività di vita 3.1.

0.7 1 Condizione di chi è fatto prigioniero; schiavitù. 1.1 Fig. 2 Inclinazione ad agire in modo riprovevole, procurando danno o dolore agli altri. 2.1 Estens. Azione, comportamento riprovevole, dannoso o doloroso per gli altri. 3 Inclinazione ad agire con viltà. 3.1 Fras. Cattività d'animo, di cuore, di vita: vigliaccheria. 4 Stato di miseria e di sofferenza; condizione di pena. 5 Cosa di scarso valore. 6 Parte sudicia o malata.

0.8 Chiara Coluccia 27.06.2003.

1 Condizione di chi è fatto prigioniero; schiavitù.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 26.14: E Ppriamo raccordao la citade de Troia ke arsero e lo patre e li frati ke occisero e llassaro Ensona k'aveano in captivitate e comandaoli incontenente ke devessero descendere de lo palaço e debessero descendere ne lo loro viaio e dicere a li greci ke li volea menare guerra.

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 5, cap. 23, pag. 338.13: Il rimanente della gente di Laurona, che della battaglia era campata, in Lusitania in malvagia cattività gli ne menò...

[3] Sermoni subalpini, XIII (franco-piem.), 2, pag. 224.2: Or ven una povra femena a lui qui avea un son fil en caitività en Africa en terra de Sarrazins.

[4] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 206.3: el qual vense Persia e Armenia per batalgie e per fuogo, e menà homini in captività per lo so prefeto el primo anno del so imperio.

[5] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 14, pag. 281.15: [8] E feci come uno che avea uno suo parente che molto amava, ched era in gaptività , e perché alcuno no -l conoscesse lassó tucto lo suo abito di vestimento e presene un altro e andosine lae u'quelli era, e diliverolo di gaptività.

[6] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 12, pag. 215.17: e l'arsura di quella smisurata cittade, la preda incomparabile, lo servaggio e cattivitade delli miseri Troiani, maschi e ffemine, la fugga d'Enea con quelle navi [ch]e Paris portarono quando elli andòe a rapire Elena, e la fugga d'Antinoro, e di Bruco, regnante Dola giudice in Isdrael, in più parti di questa Comedia è toccato...

[7] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 1, vol. 1, pag. 16.13: Lu quali, de bellissimu vinchituri qu'era statu, fu factu cativu per aguayti di Hasdrubal et de Xantippu lacedemoniu, duca de Hasdrubal, et fu menatu a miserabili cativitati.

[8] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 6, pag. 392.30: Questo fu vero secondo la lettera, quando Nabucdonosor re di Babilonia sconfisse, e ridusse in cattività la Giudea.

[9] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 32, pag. 154.34: perçoché in questi nobel e bon fanti la puericia la prexonia la catevetae la solitudin d'esser abondonai, la servitue la gran segnoria e forte possançça chi gli constrençeva lo duro inperio e feri comandamenti, [[...]] e n[e]ssunna de cota[in]te cose poè noxe' né far alcun dagno a quî a chi no fè dagno l'annimo so' proprio né 'l lor proponimento.

[10] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 2, 20, pag. 42.5: La dita vedoa aveva uno so fiio, lo qual era in preson in captivitade...

[11] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 23, pag. 104.17: Et essendu in tanta angustia et turbationi, mandau soy litteri lu Papa et missaiu a lu duca Rubertu, chi divissi veniri a liberarilu di killa captivitati.

[12] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 12, pag. 93.21: La prima cosa che fecessi fu che esso trasse de presone missore Pietro Zaccone delli Tarlati, signore de Arezzo, e sì llo liberao de cattivitate, là dove era perpetualmente deputato.

- [Con rif. alla schiavitù del popolo ebraico].

[13] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 31, Settuagesima, vol. 1, pag. 289.24: L'altra ragione si è per lo rappresentamento, imperò che la settuagesima rappresenta i settanta anni che' figliuoli d'Israel stettero in cattivitade...

[14] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Sal 52, vol. 5, pag. 289.10: [7] Qual di Sion darà il Salvatore a Israel? Quando il Signore convertirà la cattività del suo popolo, rallegrerassi Iacob, e starà lieto Israel.

1.1 Fig.

[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II, 6, pag. 115.32: io voglio alle tue angosce, quando tu medesimo vogli, porre fine e trarti della miseria e della captività nella qual tu dimori, e a una ora il tuo onore e 'l mio nel suo debito luogo riducere.

2 Inclinazione ad agire in modo riprovevole, procurando danno o dolore agli altri.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio musce cum formica, 55, pag. 89: La töa vita croia, la toa cativitá / Te fa venir a inodio de tuta l'umantá.

[2] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 30, pag. 29.1: Teco non voglio avere più faccenda, perché tu se' tale - non vo' più dire, per non far manifesta la cattività tua».

[3] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. II, cap. 30, pag. 245.34: la qual cosa per ciò crediamo ch'abbia detta per mostrare la cattivitade di colui che si puose ad amare puttane, e per punire il suo fatto.

[4] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 29, pag. 498.18: E qui riprende la cattiv[it]à sua, e degli altri suoi consorti, e infamia tacitamente il pestilenzioso animo de' Fiorentini, che mai non dimenticano la ingiuria, nè perdonano sanza vendetta l'offesa...

[5] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 8, pag. 42.22: el quale sè medesimo hodiava e gieneralmente ogni persona, e era in lui tanta gattività , che mai non ne fu tanta in neuna persona...

[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XI, cap. 7, vol. 2, pag. 530.11: ma per lo grande uficio e cattività del re era questo messer Ugo montato in grande signoria, e avea l'anno più di XXXm marchi di sterlini di rendita, e tutto il governo del reame in mano, e per moglie una nipote del re nata di sua suora...

[7] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 155.14: Ma per la malizia e ghatività de' Fiorentini, e' quali sotto mantello senpre aiutarono e' sopradetti Perugini, perché senpre sono stati nimici della città di Siena.

[8] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 218.5: E fatto questo, lo 'mperadore mandò al Cardinale d'Ostia per Franceschino, Bartolommeo e Lotto Gambacorti, ch'erano rifuggiti nelle sue braccia, e egli gli mandò loro, che fu riputato a grande cattività e viltà al Cardinale, e fece a loro e a certi loro amici tagliare la testa in su la piazza...

[9] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 20, par. 1, vol. 2, pag. 65.1: Ka raxuni mustra, cui falsamenti lauda la buntati, falsamenti tachi la captivitati et la malvistati...

[10] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 25, pag. 195.27: Questi furono nella loro giovinezza pieni d'ogni tristizia e chattività .

2.1 Estens. Azione, comportamento riprovevole, dannoso o doloroso per gli altri.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 51, pag. 170.3: Onde disse Constantino imperadore che, cului che si sforza di star male, studiasi di far chattività a la bontà.

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 7, cap. 18, pag. 465.19: Questi essendo prete del tempio d'Eliogabalo, neuna memoria di se lasciò, se non grande infamia di pigrezza e di tutte crudeltadi e cattivitadi.

[3] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 12, pag. 430.21: Ma perchè sanno, e veggono, che lo nome, e lo titolo della verginità è in onore, sotto la pelle della pecora nascondono il lupo, cioè sotto spezie, e vista d'innocenza fanno molte cattività ...

[4] Lapidario estense, XIV pm. (trevis./friul.), Prologo, pag. 142.19: Et altre cativitate fasse e disse privatamentre.

[5] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 296.21: e per le sue cattività i consorti il misono in pregione, già è buona pezza, e così ancora v'è.

[6] Chiose falso Boccaccio, Inf., 1375 (fior.), c. 24, pag. 188.23: Costui fu vivo e morto al tempo di Dante e chattivo huomo d'ogni chattività ...

[7] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 263, pag. 100.4: Essendo podestà di Firenze messer Carlo d'Amelia, fratello di messer Matteo, che fu il primo esecutore degli Ordinamenti della Giustizia, si portò in suo officio assai dissolutamente e in baratterie e in cattività .

[8] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 33 rubr., pag. 224.3: Nel quale farisei adimanda Iexù qua(n)do ad essi vigneran(n)o il regno del celo, et poi come nel templo Iexù parla contra di loro, blaxemando le sue maniere, cativitate et vicii, recomandandogli la humilitate, reprovandogli la oppinione che essi avevano del sacrame(n)to over giuro, et anco inproperandoli le sue ydolatrie, ypocrisie, simigliando quelle et simile cose a gli sepulcri de' morti, pur inducendo a sua inproperatione la morte de Abèl et de Çaca(r)ia.

[9] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 23, pag. 55.24: Io non so se questa fu maggiore cattività , che quella che averebbono fatto gli svitati, quando avessono avuto li corpi pieni, che forse con grandissime beffe di lui averebbono patito quelle vivande, dicendo...

3 Inclinazione ad agire con viltà.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 2, cap. 26, pag. 72.12: Ché umiltà intende principalmente a cessare l'orgoglio per lo quale l'uomo non si ritrae delli onori, secondo ciò che die e attempera la viltà e la cattività , perché l'uomo si ritrae più delli onori ch'elli non die...

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 7, cap. 34, vol. 3, pag. 344.14: chè questa virtude caccia codardia o cattività .

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 71, pag. 170.39: Alcune saranno diserte per guerra, alcune per pigra pace, e per cattività della gente, e per soperchio di lussuria, che nelle gran ricchezze è dannosa, e mortale.

[4] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. I, pag. 74.22: ché quello che dipo i basci restó ad avere a compimento di sua volontà aver lassato, oimè, non fu vergogna, ma gattività ...

[5] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 187, pag. 217.37: essendo pervenuto in Gades e quivi nel tempio d'Ercule avendo veduta la statua d'Alessandro macedonico, seco si dolfe, dicendo Alessandro già in quella età, nella quale esso era, avere gran parte del mondo sottomessasi ed esso, da cattività e da pigrizia occupato, non avere alcuna cosa memorabile fatta.

[6] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 795, pag. 325.27: Quelli dolorosi per viltà e cattività se ne uscirono, ed abbandonarono il palagio, e andarsene a casa...

[7] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 162, pag. 399.8: però che, considerando la loro natura, io non so se, per loro vizii o scelleratezze, alcuni sono tenuti di donare a loro, o per cattività di quelli che donano, credendosi essere magnanimi tenuti, per non essere da loro infamati.

3.1 Fras. Cattività d'animo, di cuore, di vita: vigliaccheria.

[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 28, pag. 51.12: Tristizia è una pigrezza e cattività d'animo, per la quale l'uomo il ben che puote fare non incomincia, o quello che ha cominciato non compie-.

[2] Disticha Catonis venez., XIII, L. 3, dist. 5, pag. 67.3: Fuçiràs pegreça, la qual fi dita catività de la vita...

[3] Lapidario estense, XIV pm. (trevis./friul.), Prologo, pag. 141.2: E se quele vale alcuna cosa, e perciò egli sì viene onorati e recevuti et apreciati, et alcune fiate non puoe fare quello ch'egli credeno in diti et in fati, et etiamdeo veziando, le persone che à a far cum egli no l'osa dire per grande cativitatede cuore.

4 Stato di miseria e di sofferenza; condizione di pena.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De Sathana cum Virgine, 475, pag. 47: Da press li testimonij ke san la veritá, / Quii gh'en in habundantia, in molta quantitá, / Li quai ella ha za aiao da grand captività , / Da mort, da grang perigori per söa grand bontá.

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 1, cap. 20, pag. 25.1: se uomo li uccide, morte non è tormento, anzi è fine di pianto e riposo di captività , e morte consuma tutte pene terrene.

[3] Lucidario lucch., XIII/XIV, pag. 46.41: ma elli noe podré fare l'uno né l'altro, e peròe si rimase in ghativitate.

[4] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaestio 11, pag. 141.22: e li boni abondiano de re venture e fin oprimudi senza raxon e marcisseno per catività ?

[5] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 134.54, pag. 523: donde e' no t'ò pu a grao / zo che tu m'ài annunciato, / de li zazun chi venen, / chi in cativitae me tenem...

[6] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 92, pag. 275.1: Non credere, che la cosa, ch'ha podere di trar l'uomo della cattività , e di metterlo tra' beati, non gli possa aggiugnere quello, che resta a farlo beatissimo.

[7] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 18, 52-66, pag. 463, col. 2.1: e questo gl'avene perch' hano cognoscemento e non pecunia, sí che per avarizia se meteno a tale cativitate.

[8] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 5, pag. 265.4: Amara è questa vita e di dolore e di gaptività è piena...

[9] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 15, pag. 74.31: Sençça questi aitorij e altri someglienti no porravan scampar né stechir hi fantin, ma coverravan murir o provar le gran catevetae e vive' in senechia.

[10] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, 8, pag. 60.31: non miga simile a quegli li quali sono oggi, li quali, non senza gran vergogna de' corrotti e vituperevoli costumi di coloro li quali al presente vogliono essere gentili uomini e signor chiamati e reputati, son più tosto da dire asini nella bruttura di tutta la cattività de' vilissimi uomini allevati che nelle corti.

5 Cosa di scarso valore.

[1] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 174, vol. 2, pag. 59.10: Or vedete che bella moneta in questa città si spende, chè non ci è moneta coniata, ma ogni cosa che sia di rame o di piombo o di ferro, e ogni pezzo di rame e capi d'aguti, e di cotali cattività corre moneta...

[2] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 174, vol. 2, pag. 59.17: si comperassi uno pane o una cipolla o una derrata di lattuga, sì paghi questo cotal danaio a peso, cioè di questa materia di cattività , ch'eglino spendono.

6 Parte sudicia o malata.

[1] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 483, pag. 130: Li olivi vechi si volon potare / D'ogni seccume, e dentro ben netare / Ogni quatro ani di rami cativi, / Se tu voi freschi mantignir li olivj, / E anche pur frutto migliori farano, / Se de catività netti serrano.

[2] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 147, pag. 286.1: et dapoi ch(e) lu ve(n)tre d(e) lu c. è b(e)n menato et convenevelem(en)te frecato, sturatolgie lu fu(n)dam(en)to cavalch(e)se a piççolo passo p(er) locora mu(n)tuose, fi' adtanto ch(e) recaccie fore b(e)n l'acq(u)a d(e) lu criste(r)o et grande p(ar)te d(e) l'altre captivitate.

[3] Bibbia (02), XIV-XV (tosc.), Nm 33, vol. 2, pag. 182.18: [53] E nettatela d'ogni cattività , e abitate in essa...

[u.r. 16.10.2020]