CONDOLERE v.

0.1 condoglia, condogliamo, condogliendo, condogliendosi, condoio, condoleami, condoleano, condolei', condolendo, condolendosi, condolerà , condolerai, condolere, condolermi, condolersi, condoleva, condolevano, condolga, condollando, condollandoli, condolse, condolsesene, condolutisi, condulissi, conduole, conduoleva.

0.2 Lat. condolere (DELI 2 s.v. condolersi).

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 2.

0.4 In testi tosc.: Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); <Doc. ven., 1364 (5)>; Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.7 1 Pron. Partecipare al dolore altrui; manifestare compassione e solidarietà. 2 Pron. Esprimere dolore. 2.1 Pron. Estens. Provare rammarico e dispiacere; lamentarsi. 3 Pron. Affliggersi provando un senso di angoscia e paura.

0.8 Anna Radaelli 06.05.2003.

1 Pron. Partecipare al dolore altrui; manifestare compassione e solidarietà.

[1] Onesto da Bologna, XIII sm. (tosc.), 1.33, pag. 27: Ragion non fa chi m'accusa e riprende, / ché contra il mio volere Amor mi mena; / ma chi non si conduole a la mia pena / secondo umanità, Pietate offende.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 21.6, vol. 2, pag. 351: La sete natural che mai non sazia / se non con l'acqua onde la femminetta / samaritana domandò la grazia, / mi travagliava, e pungeami la fretta / per la 'mpacciata via dietro al mio duca, / e condoleami a la giusta vendetta.

[3] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 21, 1-15, pag. 424, col. 1.21: ancóra se convignía condolere de quella pena che sustignían qui' peccaduri che lí se purgavano.

[4] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 10, pag. 81.24: e certo segno è di mente non ben monda da i peccati a gli altrui difetti non condescendere, e non condolersi con affetto di misericordia...

[5] <Doc. ven., 1364 (5)>, pag. 24.23: Et mandàlo salutando da parte de tuta la terra et da parte nostra, condollandoli assa', tanto del contrario che adevene a Çura, suo frare, quanto del contrario dela morte de Povrescho, suo servidore et nostro fidel amigo et çetadino, chomo la nostra çetade de questi II contrari è assa' dolorosa, cum quelle parole dulci de firmar amestade...

[6] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Prologo, cap. 20, vol. 1, pag. 61.6: cussì non siria bonu amicu, nè fidili bonu, nè bonu servu, nè bonu devotu killu lu quali cum Christo sperassi a la sua resurrecciuni, et cum Cristu non si condulissi a la sua santa et santissima passiuni.

[7] Contemptu mundi (I), XIV sm. (tosc.), cap. 25, pag. 102.5: Qual petto sí di ferro, qual cuore sí di sasso, che non esprima e pianti, non sparga le lagrime, quando e' vede la infermitá o la morte dello amico, che e' non abbi compassione a chi ha pena, e che non si condolga a quello che si duole?

[8] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 80.13: però piangemo insieme ambi dolenti: / tu te condolerai del dolor mio / et io di te, che selva già deventi.

2 Pron. Esprimere dolore.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura rubra, 225, pag. 141: Tuta se condoleva dre doi dexmesurae, / D'angustïos angustie, stradur e strafondae: / Le membre soe tut erano per grand dolor gravae, / Le doi k'ella portava no haven fí cuintae.

- Condolersi della morte.

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 21, pag. 382.22: quando Cristo risucitato apparìe alli due Appostoli, che andavano in uno castello, detto [Em]maus, lunge da Jerusalem LX stadii (VII miglia e mezzo), li quali s'andavano condolendodella morte del Signore...

[3] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 10, pag. 54.10: Lo quale incontanente che udì la morte di Marcello cominciossi a condolere della sua morte...

[4] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 1, cap. 10, pag. 104.13: Lo quar, incontenente ch'el odì la morte de Marcello, comencàse a condolei' de la soa morte...

2.1 Pron. Estens. Provare rammarico e dispiacere; lamentarsi.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 6: Se tu li drai riceverà et se tu no(n) averai che dare abbandoneranoti; se tu arai ma(n)gerà teco (et) voiterati, (et) no(n) si co(n)dolerà sopra tei.

[2] Inchiesta San Gradale, XIV pm. (tosc.), cap. 12, pag. 119.10: Et per la lunga dimorança non si conduole elli mica, ma questo è lo suo grande dolore, ch'elli pensa che grande parte di loro morranno in questa Inchiesta, et questa è quella cosa che lo re fa istare in grande dolore et in grande trestiçia lo suo cuore.

[3] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 5, cap. 28, pag. 62.14: Li quali uccisi, e convocata la moltitudine a parlamento, e condolutisi della povertà per la quale essi intra sè occultamente erano usati di fremire...

- Trans. Segnalare con rammarico e rincrescimento.

[4] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 6, cap. 14, vol. 2, pag. 103.30: egli venne là correndo con grande compagnia, e preselo per forza, gridando e biasimando la superbia de' Padri, e la crudeltà degli usurieri, e condogliendo il pericolo della plebe, e la prodezza di quell'uomo.

2.1.1 Sost. Rammarico.

[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 115, S. Bernardo, vol. 3, pag. 1016.14: Una volta che l'uomo di Dio cavalcava una giumenta per andare in alcuno luogo, parlando con esso un villano, caddeli in forma di condolersi a lui de la mobilezza del cuore ne l'orazione.

3 Pron. Affliggersi provando un senso di angoscia e paura.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 404, pag. 114: Dig de la terza pena, dra quarta dir ve voio, / Dri vermni veninenti ke 'g stan con grand orgoio: / Quand intra mi solengo cotal pensé acoio, / De grand spaguramento me turb e me condoio.

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura nigra, 126, pag. 105: Dra mort la qual fa l'omo aregordar ve voio, / Dra qual, quand eo ge penso, con grand tremó 'm condoio, / K'ell'è de tanta forza e è de tant orgoio, / No guarda a discerne qual sia forment on loio.

- Sost. Afflizione.

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XII (i), par. 39, pag. 568.15: E vogliono alcuni in questo condolersi l'autor mostrare d'essere stato di questa colpa peccatore; e però, vedendo il giudicio di Dio, sentirne per paura compunzione e dolore.

[u.r. 13.11.2020]