CONSERVA (1) s.f.

0.1 conserba, conserva, conserve.

0.2 Etimo incerto: da conservare o calco del fr. ant. conserve (DEI s.v. conserva 1)?

0.3 Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.); Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.); Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.).

In testi sett.: Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.).

0.5 Locuz. e fras. avere conserva 3.2; fare conserva 5; mettere in conserva 3.1; unita conserva 1.1.1.

0.7 1 Gruppo, fazione, partito. 1.1 Unione intima. 2 Colei che è con altre soggetta a una autorità, materiale o spirituale. 3 Collezione, raccolta. 3.1 Fras. Mettere in conserva: mettere da parte in maniera opportuna allo scopo di conservare nel tempo (detto in partic. di alimenti). 3.2 Fras. Avere conserva: possedere buone provviste. 4 Fras. Fare conserva: ricordare, conservare nella memoria.

0.8 Ilaria Zamuner 16.05.2003.

1 Gruppo, fazione, partito.

[1] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 52, pag. 59.36: E Oderis rimase molto pensoso, imperciò ch'e' non sapea bene che si fare; e sapea che lo vescovo l'avea a dispetto, lui e 'l figliuolo, e che Merlino facea conserva con maestro Antonio: sicch'e' temea d'essere inganato.

[2] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 248.2: Ora non faccendo sopra ciò niente, venne caso che furono tratti nuovi Priori, tra' quali fu Uguiccione de' Ricci, il quale sempre colla setta sua biasimava la Parte, recando a sè i Ghibellini e' non veri Guelfi, e trovandosi accompagnato da persone che voleano il simile, e che la cosa per l'operazioni del detto Uberto e degli altri era infamata, e veggendo che tra' Collegi avea assai di quegli a' quali potea toccare, e aveavi di que' ch'erano Guelfi e di sua conserva, poi che entrati furono all'uficio in Calen di novembre 1366, il terzo dì la mattina per tempo, molto pensatamente e praticata la cosa co' suoi confidenti, essendo l'uficio tutto in concordia a ciò, feciono ragunare i Collegi.

[3] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 190, pag. 477.16: Dappoi, diventato albergatore, contentò l'animo suo della judea, forse più che 'l marito, il quale lui con l'altra compagnia judaica mise in una puzzolente conserva di cristiani; ché molto averebbono aùto meno a male d'essere affogati in isterco di judei.

1.1 Unione intima.

[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), canz. 3.44, pag. 12: Poy su la mente dritto lì per meço, / amor se gloria nel beato regno, / che lei honora e tene; / sì che gli pensier ch'ànno vaga spene, / considerando sì alta conserba, / fra lor medesmi se caviglia e strigne.

1.1.1 Fras. Unita conserva: un tutt'uno. || (Brugnolo, N. de' Rossi, p. 273).

[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 436.4, pag. 261: Morte teribel, vilana e soperba, / fine di posa, principio di dogla, / sfrenata, lassiva, d'onni rea vogla / cum planto e sospir unita conserba...

2 Colei che è con altre soggetta a una autorità, materiale o spirituale.

[1] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 7, pag. 403.2: Adunque, o Eustochio, figliuola, donna, e conserva, e sirocchia mia, che per tutti questi nomi ti posso chiamare per diversi rispetti, cioè figliuola per etade; donna, perchè se' sposa del Signor mio; donna, perchè se' sposa del Signor mio; conserva per la cristiana religione; sirocchia per carità, odi Isaia profeta, che t'ammonisce, e dice...

3 Collezione, raccolta.

[1] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Ger 36, vol. 7, pag. 189.8: [20] Ed entrarono allo re nel cammino; e accomandarono il volume, nella conserva della moneta, a Elisama scriba; e dissono, udendo lo re, tutte queste parole.

3.1 Fras. Mettere in conserva: mettere da parte in maniera opportuna allo scopo di conservare nel tempo (detto in partic. di alimenti).

[1] Bonafé, Tesoro, 1360 (emil.), 310, pag. 118: Togli poi e mitti in conserva / Sotto la terra e sì tte serva / In fino al tempo del piantare, / Com'è usança sua di fare, / O voi dire de l'insedire, / Che quasi a un tempo se pò dire. / Quando tu in conserva li miti / Conçali che siano bene raditti.

3.2 Fras. Avere conserva: possedere buone provviste.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 3, cap. 76, vol. 1, pag. 416.5: però che il popolo mobolato, per paura della carestia passata poco dinanzi, si fornì a ccalca, e feciono montare il grano nella ricolta, e ristringere i granai a cchi n'avea conserva.

4 Fras. Fare conserva: ricordare, conservare nella memoria.

[1] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 360.114, pag. 448: Sì l'avea sotto l'ali mie condutto, / ch'a donne et cavalier' piacea il suo dire; / et sì alto salire / i' 'l feci, che tra' caldi ingegni ferve / il suo nome et de' suoi detti conserve / si fanno con diletto in alcun loco; / ch'or saria forse un roco / mormorador di corti, un huom del vulgo.

[u.r. 28.05.2009]