CONSERVA (2) s.f.

0.1 conserva, conserve.

0.2 Da conservare.

0.3 Lio Mazor, 1312-14 (venez.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Giovanni Villani (ed. Moutier) a. 1348 (fior.).

In testi sett.: Lio Mazor, 1312-14 (venez.).

0.5 Locuz. e fras. in conserva 1.1.

0.6 N DEI s.v. conserva 3 rinvia al catalano anar en conserva 'andare, navigare insieme'.

Doc. esaustiva.

0.7 1 [Mar.] [Detto di navi:] unione in convoglio o viaggio in gruppo per ragioni di sicurezza. 1.1 [Mar.] Locuz. avv. In conserva: sulla stessa rotta (detto delle navi che procedono in convoglio).

0.8 Ilaria Zamuner 16.05.2003.

1 [Mar.] [Detto di navi:] unione in convoglio o viaggio in gruppo per ragioni di sicurezza.

[1] Giovanni Villani (ed. Moutier) a. 1348 (fior.), L. 1, cap. 21, vol. 1, pag. 27.26: E dopo il grande corrotto fatto per Enea del caro padre, di là si partirono per arrivare in Italia: e per grande fortuna di mare si dipartiro la detta conserva delle navi, e l'una tenne una via, e l'altra un'altra. E l'una delle dette navi con tutta la gente profondò in mare, l'altre arrivaro alli liti d'Affrica.

[2] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), [1379] 79.359: Or stu latri - e languissi, / io -l dico e sì te·l dissi, / tu non remunerissi, / anzi tradissi - zascun che te serve, / con feste de conserve - a le confini.

1.1 [Mar.] Locuz. avv. In conserva: sulla stessa rotta (detto delle navi che procedono in convoglio). || Da mettere in relazione con conservo 1.

[1] Lio Mazor, 1312-14 (venez.), pag. 20.18: Omnebonum mariner del dito Nicolò çurà testemoni; lo qual dis: e' digo che nu eram al ponto da Figa[rola], aspetavam le autre barche ch'era cum nu en conserva; e stando nu così, lo dito Piçol Pare cole autre barche fo çont et pasà ultra.

[u.r. 28.05.2009]