CONTÌA s.f.

0.1 contia, contìa.

0.2 Da conto 1.

0.3 Poes. an. fior., XIII sm. (3): 2.

0.4 In testi tosc.: Poes. an. fior., XIII sm.

N Att. solo fior.

0.5 Sinonimo di contezza, ma appartenente al solo ambito poetico.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Rapporto di conoscenza, consuetudine, familiarità. 2 Presa di conoscenza di qsa prima non noto; ciò che viene portato a conoscenza; notizia.

0.8 Valentina Gritti 23.06.2003.

1 Rapporto di conoscenza, consuetudine, familiarità.

[1] Guido Orlandi, 1290/1304 (fior.), 15b.8, pag. 176: «Et veritas et via»: / del nostro Sire fu magione, e porto / della nostra salute, quella dia / che prese Sua contia, / [che] l'angelo le porse il suo conforto...

[2] Binduccio da Firenze, a. 1336 (fior.), 1, pag. 812: Solo per acquistar vostra contia / porgo salute a voi, sagio omo e franco: / tant'è che sono già di senno manco...

2 Presa di conoscenza di qsa prima non noto; ciò che viene portato a conoscenza; notizia.

[1] Poes. an. fior., XIII sm. (3), 1.14, pag. 436: però, se no sdegnaste lo meo dire, / vor[r]ia venire a voi, poi non sia sag[g]io, / a ciò che 'n tutto mi poria chiarire / di ciò ch'eo dotto ne lo mio corag[g]io; / e so che molto mi poria 'nantire / avere contìa del vostro segnorag[g]io. || GDLI s.v. contìa (per questo stesso passo) 'grazia', da conto 2 agg. 'gentile, bello'.

[u.r. 04.04.2011]