CONTINUA s.f.

0.1 contina, contine, continova, continua.

0.2 Da continuo.

0.3 Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.): 1.

0.4 In testi tosc.: Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.); Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 [Med.] Febbre costante lungo tutto il decorso della malattia. 2 Ciò che non cessa, continuità.

0.8 Valentina Gritti 09.07.2003.

1 [Med.] Febbre costante lungo tutto il decorso della malattia.

[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 21.4, pag. 135: A me la freve quartana, / la contina e la terzana, / la doppia cotidïana / co la granne etropesia.

[2] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 76.7, pag. 194: I' potre' anzi ritornare in ieri / e venir ne la grazia di Becchina, / o 'l diamante tritar come farina, / o veder far misera vit'a' frieri, / o far la pancia di messer Min Pieri, / o star content'ad un piè di gallina: / ched e' morisse ma' de la contina / que' ch'è domonio e chiamas'Angiolieri.

[3] Meo dei Tolomei, Rime, XIII/XIV (sen.), 4.5, pag. 52: Mie madre sì m'insegna medicina, / la qual non m'è, crudel[e]mente, sana, / che mmi dice ch'i' usi a la campana / da otto pèsche o diece la mattina, / che mmi faran campar de la contina / e di febbre quartan' e di terzana...

[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 3, cap. 43, vol. 1, pag. 376.11: In questi dì, essendo malato papa Clemento sesto nella città d'Avignone in Proenza d'una continua, ond'era giaciuto sei dì, la notte vegnente la festa di santo Niccola, a dì V di dicembre, passò di questa vita...

[5] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 5, cap. 25, vol. 1, pag. 640.12: Dissesi ch'avea mangiato in Pisa d'una anguilla, e che imantanente amalò, ma lla continua più ch'altro lo trasse a ffine; della cui morte fu grande danno, però ch'era barone di grande aspetto.

[6] Andrea Malavolti, Rime, a. 1373 (tosc.), 162b.9, pag. 165: Non basterien per pena le contine / a chi v'alesse...

[7] A. Pucci, Rime (ed. Corsi), a. 1388 (fior.), 5.15, pag. 812: Uccida la contina / que' che 'n Firenze prima le condusse, / ché si può dir che la città distrusse.

2 Ciò che non cessa, continuità.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 12, pag. 217.18: Altri dice, che ll'Adige è uno fiume, lo quale per la continova del corso hae roso la montagna di Trento da piede...

[u.r. 28.06.2010]