CONTINUANZA s.f.

0.1 continovanza, continuança, continuansa, continuanza, continuanze.

0.2 Fr. ant. continuance (DEI s.v. continuanza).

0.3 Dante, Convivio, 1304-7: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Convivio, 1304-7; Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.).

0.7 1 Mantenimento in atto di un comportamento o di un modo di essere; insistenza nel compiere la stessa azione; costanza. 2 Assenza di interruzione o ripresa dopo un inizio; continuazione. 2.1 Persistenza nel tempo, durata.

0.8 Valentina Gritti 09.07.2003.

1 Mantenimento in atto di un comportamento o di un modo di essere; insistenza nel compiere la stessa azione; costanza.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 3, pag. 166.11: Dico poi «disiosamente», a dare ad intendere la sua continuanza e lo suo fervore.

[2] Gl Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 3, pag. 26.23: In prima ratione continuitatis, per continuansa.

[3] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 12, 1-15, pag. 331, col. 2.11: ... Era lo loco. Aduce per esempio sí como intrando in le montagne, in la soa valle descende un fiume lo qual per la continuanza del corso ha raxa tutta la montagna da pe' e po' im processo de tempo tutta quella parte del monte che dovrave esser sostenuta da quel pedale sí è derupada e cascada...

[4] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, osservazioni, pag. 341.7: Catellina ciò rifiuta. Ma la continovanza che ha l'amore di Bellisea colui piega, e dicie così...

[5] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 31, pag. 396.29: Ma già per tutto questo Tarolfo di ciò non si rimanea, seguendo d'Ovidio gli amaestramenti, il quale dice l'uomo non lasciare per durezza della donna di non perseverare, però che per continuanza la molle acqua fora la dura pietra.

2 Assenza di interruzione o ripresa dopo un inizio; continuazione.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 24, pag. 410.14: e di questo induce l'Autore una similitudine in principio di questo capitolo, a continovanza di questo capitolo al precedente, e dice...

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 9, cap. 98, vol. 2, pag. 427.7: il detto re come savio e pratico prencipe, pensando e conoscendo li difetti e lli pericoli che sogliono e possono occorrere nelle continuanze delle guerre, vedendosi il sovrano in arme e nell'onore de· reame di Francia, e in caso di potere prendere suo vantaggio nella pace, si dispuose al tutto no· volere più sua fortuna tentare...

2.1 Persistenza nel tempo, durata.

[1] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 88.6: E quando la Luna è in segno de tera o 'l te(n)po meiora de bontade ad essere claro o plu fredo de çiò ch'ello è uxado. Anchora sì è da saver che la continuança del tenpo die essere per raxion in tanto quanto stà la Luna in lo segno, çiò sì è die IJ 1/2.

[u.r. 19.11.2020]