0.1 capa, cape, cappa, cappe, cappi, chapa, chappa, chappe.
0.2 Lat. tardo cappa (DELI 2 s.v. cappa).
0.3 Doc. savon., 1178-82: 1.
0.4 In testi tosc.: Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Doc. fior., 1286-90, [1288]; Doc. sen., 1294 (2); Doc. pist., 1300-1; Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.); Doc. fior., 1295-1332; Stat. cort., a. 1345; Stat. volt., 1348; Stat. lucch., XIV pm.; Stat. prat., 1319-50; Gloss. lat.-aret., XIV m.
In testi sett.: Doc. savon., 1178-82; Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Caducità , XIII (ver.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.); Stat. trent., c. 1340; Poes. an. bergam., p. 1340; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Stat. venez., 1366.
In testi mediani e merid.: Stat. viterb., c. 1345; Anonimo Rom., Cronica, XIV.
In testi sic.: Stat. palerm., 1343; Simone da Lentini, 1358 (sirac.).
0.5 Locuz. e fras. cappa di cielo 6; entrare entro una cappa 2; fare cappa o mantello 4; fare la cappa cotta 1.4; lasciare la cappa 3.
0.6 N L'espressione cosa fatta cappa ha di Cronica fior., XIII ex., pag. 119.1, è da correggersi verosimilmente in cosa fatta capo ha (come difatti in Segre-Marti, La prosa, p. 917 e nota).
0.7 1 Lungo e ampio mantello di varia foggia con cui avvolgere l'intera persona. Spesso fornita di cappuccio, e con lembi che ricadevano sulle spalle, poteva essere tessuta con panno comune oppure anche con stoffa di pregio ed essere quindi riccamente ornata. 1.1 Manto sfarzoso per ecclesiastici o dignitari laici di alto o altissimo rango. 1.2 Tonaca con cappuccio, o anche lunga tunica con cintura in vita usata da ordini monastici e confraternite religiose. 1.3 Fig. 1.4 Fras. Fare la cappa cotta. 1.5 Estens. Condizione sacerdotale, consacrazione in un ordine monastico. 2 Fras. Entrare entro una cappa: prendere gli ordini religiosi, farsi frate. 3 Fras. Lasciare la cappa: lasciare l'abito, ripudiare i voti religiosi presi.. 4 Fras. Fare cappa o mantello: concludere comunque una questione, finirla. 5 Fig. [Detto del cielo:] volta. 6 Locuz. agg. Cappa di cielo: di colore azzurro cielo. 7 Lo stesso che berretta, copricapo.
0.8 Giuseppe Marrani 27.08.2003.
1 Lungo e ampio mantello di varia foggia con cui avvolgere l'intera persona. Spesso fornita di cappuccio, e con lembi che ricadevano sulle spalle, poteva essere tessuta con panno comune oppure anche con stoffa di pregio ed essere quindi riccamente ornata.
[1] Doc. savon., 1178-82, pag. 173.16: (et) capa una...
[2] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 356, pag. 538: molt li covien saver d'ençegno e de frapa, / k'el non lase del so coita, mantel o capa.
[3] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 2.94, pag. 895: de cappe faccio ben mantella...
[4] Doc. pist., 1300-1, pag. 232.22: Pegholocto abate di S(an)c(t)o Bartolomeo, portolli Gherardino suo fratello, che nde co(n)peroe pa(n)no p(er) j chappa...
[5] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 40.1: Cape de ponçella peçe XXIIIJ per balla.
[6] Poes. an. bergam., p. 1340, 11, pag. 22: «O padrino meo zentile, prestame una cappa un poco, / Ch'è' vorria sar zelato ...».
[7] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 304.12: hec cappa, pe, la cappa.
[8] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 12, pag. 54.6: Et intra lu Conti et la Contissa sì chi era una cappa, la quali a vichenda si la usavanu...
[9] Doc. tosc., a. 1362-65, pag. 252.14: I fermaglio da chappa, d'oro, fatto a modo d'uno J Pesa onc. VI 1/1. Vale fior. cinquanta. fior.
[10] Stat. venez., 1366, cap. 64, pag. 32.26: Ancora, che nixun forestero ni venedego non ossa, de quençeavanti, vendere alguna cosa in pescaria de Riolto, sub ditta pena, excepto ale femene le quali vende cappe...
[11] Senisio, Caternu, 1371-81 (sic.), vol. 1, pag. 68.3: Item capa de cendato rubeo j.
[12] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 148.9: Vestuto era [[Cola di Rienzo]] con una guarnaccia e cappa alamanna...
[13] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 27, pag. 244.21: vestìose riccamente de più robbe [[...]] gonnella, guarnaccia e cappa de scarlatto forrata de varo, infresata de aoro fino...
- [Nel solo Dante:] non era via da vestito di cappa: strada erta e malagevole, non percorribile dunque con abito lungo che può impacciare. || Per una breve discussione sul valore dell'espressione non univocamente intesa dagli esegeti si veda ED s.v.
[14] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 24.31, vol. 1, pag. 402: Non era via da vestito di cappa, / ché noi a pena, ei lieve e io sospinto, / potavam sù montar di chiappa in chiappa...
1.1 Manto sfarzoso con strascico e cappuccio per ecclesiastici o dignitari laici di alto o altissimo rango.
[1] Caducità , XIII (ver.), 173, pag. 660: Mo enanço n'à vestir le riche cape / de grandi vari e de grande scarlate...
[2] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 23, 58-72, pag. 558, col. 2.18: de far scrivere in canone che l'Abate de la dicta Abadía potesse portare cappa de scarlatto e 'l cappuzzo...
[3] Amore di Gesù, XIV in. (ver.), 149, pag. 50: nè cuito ancor k'el demetes la capa / per esro abà nè gardenal nè papa...
[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 92, pag. 214.11: e la cappa da barons si convertì in un mantellino, che parea un saltamindosso.
[5] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 162, pag. 399.25: e veggendoli una bellissima cappa cardinalesca addosso...
- [Prov.] Per un punto Martin perse la cappa: mancare per un soffio il traguardo o l'impresa (un antico aneddoto riferisce del monaco Martino che perse la nomina a priore per un minimo errore di punteggiatura fatto in un'iscrizione, cfr. Passarini 864).
[6] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 64.176, pag. 59: e per un punto / perdé Martin la cappa.
1.2 Tonaca con cappuccio, o anche lunga tunica con cintura in vita usata da ordini monastici e confraternite religiose.
[1] Doc. fior., 1286-90, [1288], pag. 213.1: It. a frate Miniato per una coreggia per la cappa sua, questo dì, d. iiij.
[2] Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.), c. 7.43, pag. 66: Ne la sexta pon le cappe inaurate / sotto le quali van li spirti gravi / che fur ripien di falsa pravitate.
[3] Doc. fior., 1295-1332, pag. 107.21: Ebbe da frate Gherardo Pesce uno florino d'oro il quale gli prestoe per la chapa.
[4] Stat. trent., c. 1340, cap. 4, pag. 16.4: sì vegna portà a la clesia e a la fossa day nostri fradey con la capa vestii de la disciplina, e 'l morto sì aba la faça coverta de la soa capa.
[5] Stat. palerm., 1343, cap. 2, pag. 8.24: Et facta la dicta salutacioni, vaya e prinda la sua cappa e la dissiplina...
[6] Stat. cort., a. 1345, cap. 2, pag. 129.8: Facta una genua, a la quale ciasscuno se spogli onestamente et mettase la cappa...
[7] Stat. viterb., c. 1345, pag. 160.36: alu quale sonu tutti quanti si deiano spolglare e mettarsi le cappe e cengna[n]si le corde e tolgliano la frusta.
[8] Stat. volt., 1348, cap. 23, pag. 42.13: Ciascheduno de' frategli de la compagnia abbi la sua cappa bianca e non d'altro colore...
[9] Stat. lucch., XIV pm., pag. 74.39: et al sancto hospitale di sancto Jacobo d'Altopascio portino lo segno del tau nelle cappe...
[10] Stat. prat., 1319-50, cap. 2, pag. 11.28: tu reghi, et offerischi al nostro Segnore Idio et al corpo della Compagnia nostra una cappa di panno lino bianco...
[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, docum. 5.161, vol. 2, pag. 120: Non è honesto tutto ciò che lice, / né lice sotto spetie d'onestate / con tinta cappa covrir falsitate.
- Anche nell'espressione falsa-capa: farabutto. || (Contini ad l., e cfr. anche GAVI 3/1 s.v. cappa).
[2] Giacomino da Verona, Babilonia, XIII sm. (ver.), 180, pag. 645: crïando çascaun: «Amaça, amaça, amaça! / Çà no ge pò scampar quel fel lar falsa-capa».
1.4 Fras. Fare la cappa cotta. || Si tratta prob. di un fraintendimento della locuz. presente nel modello francese: «et feisez la chape a chöe qu'en se medie» (Del Monte, Vies des Peres, p. 351.41 e cfr. la nota di Segre ad l. che spiega 'facevi la santerella').
[1] Conti morali (ed. Segre), XIII ex. (sen.), 8, pag. 501.32: per neuna cosa non puote rimanere che voi non siate vitoperata, falsa ipocrita che 'l bene monstri di fuore e [ti] tieni dentro lo peccato sì come il [p]or[c]o nel fango. E facevi la cappa cotta come tue fussi la migliore femina del mondo!
1.5 Estens. Condizione sacerdotale, consacrazione in un ordine monastico.
[1] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 43.48, pag. 186: ell'era della gente / del Campagnin che lo Spagnuol seguio / nella cappa, nel dire e con la mente, / a sè faccendo sì benigno Iddio...
2 Fras. Entrare entro una cappa: prendere gli ordini religiosi, farsi frate.
[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 127.83, pag. 501: ché, perché è l'omo renduo / e servir De' à prometuo, / e intr'unna capa è intrao, / e sì è in aoto acercenao...
3 Fras. Lasciare la cappa: lasciare l'abito, ripudiare i voti religiosi presi.
[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 13, vol. 2, pag. 250.23: chè se chi lascia la cappa è detto apostata, molto è più apostata chi lascia la castità...
4 Fras. Fare cappa o mantello: concludere comunque una questione, finirla. || Cfr. l'espressione cavarne cappa o mantello registrata in TB s.v. cappa 8, e quindi in GDLI s.v. cappa 6.
[1] Lett. sen.>fior., 1314, pag. 23.9: che sì tosto com'elli ci verà, io farò o cappa o mantello co·llui.
5 Fig. [Detto del cielo:] volta.
[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 16, pag. 77.10: Perçò ha'l fachio lo sol e la luna e chusì bel vario de diverse stelle et ha-ne infrohó la capa del cel.
6 Locuz. agg. Cappa di cielo: di colore azzurro cielo.
[1] Doc. sen., 1294 (2), pag. 411.18: X stanforti d'Araço, che ne sono li cinq(u)e chappa di cielo (e) li tre verboli a vermeglio (e) l'un(o) moreo a diliverde (e) l'un(o) porpore a vermiglio...
[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 92, pag. 212.26: Vuogli cagnazzo? - No. - Vuogli una cappa di cielo? - Sì, sì, sì.
7 Lo stesso che berretta, copricapo. || (Cfr. anche D'Ancona ad l.).
[1] Gl Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 84.6: e feciegliela vestire con una buona cappa, cioè berretta, foderata di vaio e con fermagli d'oro...
[u.r. 18.04.2023; doc. parzialm. aggiorn.]