CAPRA (1) s.f.

0.1 capr', capra, capre, capri, cavra, cavre, chapra, chapre, chavra, crapa, crape, crapi, crapra, crava, crave, kapra.

0.2 Lat. capra (DELI 2 s.v. capra).

0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 1.

0.4 In testi tosc.: Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Stat. sen., 1280-97; Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Doc. fior., 1291-1300; Doc. pist., 1300-1; Doc. sang., 1325; Simintendi, a. 1333 (prat.); Doc. amiat., 1368.

In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Doc. castell., 1261-72; Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Stat. perug., 1342; Gloss. lat.-eugub., XIV sm.

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.5 Per la forma del plur. capra (così pare da intendersi Ranieri de' Samaritani, XIII sm. (tosc.), Son. 2, pag. 379: e non son men ke capra!, cfr. Minetti ad l. che parafrasa: «e non sono mica pochi!») v. Rohlfs § 363.

Locuz. e fras. cavalcare la capra 2; cavalcare la capra delle maggiori sciocchezze del mondo 2; cavalcare la capra inverso il chino 2.

0.7 1 [Zool.] Ruminante dal corpo piccolo e gambe corte e robuste, testa con fronte larga e dotata di corna, mento provvisto di barba; diffusamente allevato per il latte, la carne, il pelo e la pelle con cui si fabbricavano anche recipienti. Nota e proverbiale la sua abilità di spostarsi su sentieri rocciosi e impervi. 1.1 Carne dello stesso animale. 1.2 [Zool.] Capra selvatica, selvaggia: capra non addomesticata. 2 Fras. Cavalcare la capra: parlare o comportarsi in modo sciocco o irragionevole. Estens. Fras. Cavalcare la capra inverso il chino. Fras. Cavalcare la capra delle maggiori sciocchezze del mondo. 3 [Astr.] Costellazione del Capricorno. 4 [Astr.] Fiamma di forma allungata che si accende in cielo, cometa o meteorite, chiamata capra perché pare saltellare.

0.8 Giuseppe Marrani 15.09.2003.

1 [Zool.] Ruminante dal corpo piccolo e gambe corte e robuste, testa con fronte larga e dotata di corna, mento provvisto di barba; diffusamente allevato per il latte, la carne, il pelo e la pelle con cui si fabbricavano anche recipienti. Nota e proverbiale la sua abilità di spostarsi su sentieri rocciosi e impervi.

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 726, pag. 553: Tanto presia la femena ni vergonça ni onta / como presia la capra la late poi q'è mouta...

[2] Doc. castell., 1261-72, 3, pag. 20.16: Anco àne con noi IIJ capre, ke n'è nostra la meità...

[3] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 141.5: e puote dicere catuno quante capre e quante pecore elli hae, ma non può dicere quanti amici elli abbia.

[4] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. I, cap. 4, pag. 9.2: E lo capricorno significò le capre e stambecchi e li animali de quella simelitudine.

[5] Doc. fior., 1286-90, [1286], pag. 149.18: It. demmo in uno quarto di carne di kapra per li vendemmatori di villa, s. ij e d. x.

[6] Stat. sen., 1280-97, par. 176, pag. 51.11: per ciascheuna pecora e capra paghi uno denaio...

[7] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 283, pag. 571: Carne de capra giovene è bona da mangiare, / e de state solumodo, de vierno no lo usare...

[8] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 21.1, pag. 108: Piggiore stimo che morso di capra / ov'Amor fier d'artigl[i]o e ddà di becco...

[9] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 54, pag. 71.20: Una capra pascea in uno alto monte, e allora vedendola lo lupo da piede del monte...

[10] Doc. fior., 1291-1300, pag. 626.7: rimasemi a dare di mie capre che tiene.

[11] Doc. pist., 1300-1, pag. 200.17: Diedi a Gherardino Lanfranchi, p(er) lui a Dolce Ranaldi tavernaio, p(er) chapre, dì s(oprascric)to, lb. viij s. v.

[12] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Tavola generale, pag. 63.38: Capitol del lat de la cavra.

[13] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 814, pag. 70: Dentro ni fuory de soa maxon, / O' ch'ello avesse possession, / En villa, in borgo ni in chastello / No lly romaxe vacha ni vedello, / Piegore, cavre ni çumente, / Che no morisse subitamente.

[14] Doc. sang., 1325, pag. 92.23: Item per ciaschuna <soldi> capra soldi uno.

[15] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 19, 121-133, pag. 489, col. 1.3: la qual'è sí discunza muntanda che le cavre ne seravenno imbrigade, le quae sono atte a muntare in cussí discunci loghi.

[16] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 5, vol. 1, pag. 212.16: Febo si mutoe in corvo: lo figliuolo di Semele, in capra...

[17] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 6, vol. 1, pag. 50.20: commu eciandeu di chò per ki issa la natura amau cutantu li capri salvagi di la isula di Creti.

[18] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 214, par. 1, vol. 2, pag. 289.23: S'alcuno uciderà overo ferirà porco overo scrofa, capra overo becco en la vingna...

[19] Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), pag. 145.27: Ecco le capre dimandano li dirupi e i sassi rotti...

[20] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 71, pag. 327.12: Lo fiele dela capra temperato con mele et poca mirra, ad ungere l'orecchia di tale confettione, ène somma medicina.

[21] Doc. amiat., 1368, pag. 104.1: It. co(r)deschi lanuti LXXXV, capre X...

[22] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 133, pag. 75.7: Pigla stercu vechu di capra, rosa meli oy rosamarina, achitu fortissimu et miscalu insembla et mictilu di supra la scrofola...

[23] Gl Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 105.11: Hec egis, dis id est la pelle dela capra.

- [Come animale sacrificale].

[24] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 32, pag. 20.12: abbiendo fatto il sacrificio e tagliate le capre...

[25] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 3, cap. 28, pag. 111.10: e [[li Longubardi]] priseru una testa de una capra e fìcherunde sacrificiu allu demoniu cum certe parole ki illi che dichìanu...

[26] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Lv 4, vol. 1, pag. 471.16: E porrà le sue mani sopra lo capo della capra, la quale è per lo peccato; e offeriralla nel luogo del sacrificio.

- [Come immagine di debolezza].

[27] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), tenz. 75.7, pag. 223: Contr'a leon, chent'à potenza capra?

- [Come parte del corpo della triforme Chimera].

[28] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 113, pag. 371.28: uomo dice, che nella Cimera, la testa del Leone fosse animale, né 'l corpo della Capra, né la coda del Dragone...

[29] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 379.1, pag. 233: Leone lo capo e capra lo meço, / serpe la coda fu de la cimera...

- [Nella raffigurazione di fauni o satiri].

[30] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Paolo, cap. 2, pag. 89.17: quivi mirando vide quasi la forma d'un uomo piccolo col naso ritorto e lungo, e con corna in fronte, ed aveva i piedi quasi come di capra.

[31] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 88, pag. 178.4: lo quale secondo lo errore de' pagani era chiamato dio delle selve; e dopo la morte sotto questo nome, ch'ebbe in vita, fu adorato; e dipingeasi dal bellico ingiù mezza capra e dal bellico insù mezzo uomo con due corna di montone in testa, secondo che scrive Ovidio nel quartodecimo libro del metamorfoseos.

- [In espressioni proverbiali].

[32] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. VII, cap. 81, vol. 1, pag. 386.1: «Vassi capra zoppa, se 'l lupo no·lla 'ntoppa».

1.1 Carne dello stesso animale.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 125.2: Fatto il sacrificio e tagliate le capre, con allegreza di vivande e con abondanza di vino...

1.2 [Zool.] Capra selvatica, selvaggia: capra non addomesticata.

[1] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 14, pag. 281.35: la masnada del rricco h(om)o aproximosi ala capra che pascea coll'altre capre salvatiche...

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 12, pag. 411.16: non sono ignote alle capre selvaggie, quelle erbe, quando sono ferite dalla veloce saetta...

[3] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 35, col. 2.26: fieli di beccho salvaticho o di bue [[...]] capra, capretto, caprasalvaticha...

[4] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 32, pag. 464.11: zebe, idest capresalvage, però che essi sono dampnati in questo loco che 'l parlare ne è duro.

- [A indicare prob. il capriolo].

[5] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 3, 8.9, pag. 103: Nè le salvagge capre ed espedite / Nel mar Tirreno nullo ha mai cacciato. || Cfr. Boezio, Consol. Phil., III VIII. 7: «nec vobis capreas si libeat sequi, / Tyrrhena captatis vada».

- [A indicare prob. lo stambecco].

[6] Bibbia (03), XIV-XV (tosc.), 1 Re 24, vol. 3, pag. 132.15: eziandio sopra i sassi altissimi, li quali sono vie solo alle capreselvatiche. || Cfr. 1 Rg. XXIV 3: «super abruptissimas petras, quae solis ibicibus perviae sunt».

1.2.1 [Come simbolo del Cristo].

[1] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 12.1, pag. 762: Questa è usança de la capra selvaggia, / in cima de li monti conversare, / e de natura dicese c[he] agia / cognoscere ki liei vole pigliare. / Pare ke a similiança se retrag[gi]a / a Cristo, ke vede i facti e li afare...

2 Fras. Cavalcare la capra: parlare o comportarsi in modo sciocco o irragionevole. Estens. Fras. Cavalcare la capra inverso il chino. Fras. Cavalcare la capra delle maggiori sciocchezze del mondo.

[1] Fazio degli Uberti, Rime pol., c. 1335-p. 1355 (tosc.), [1335-36] 2.50, pag. 25: onde mi par che cavalchi la capra / in pure aspettar ch'apra, / ché tardi cantò 'l gallo. || Cfr. Berisso, Frottola, ad l.

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II, 10, pag. 172.12: i pare che ser Bernabò disputando con Ambruogiuolo cavalcasse la capra inverso il chino.

[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 9, pag. 567.25: aonde essi, godendo, gli facean cavalcar la capra delle maggiori sciocchezze del mondo...

[4] F Novella di Bonaccorso di Lapo, 1373-75 (fior.): Buonaccorso se ne fece beffe, e disse, Furla mio dolce, tu cavalchi la capra costui ci ha assai uccellati, et ancora ci uccella. || Borghini, Libro di novelle, p. 126.

3 [Astr.] Costellazione del Capricorno.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 27.69, vol. 3, pag. 450: quando 'l corno / de la capra del ciel col sol si tocca...

[2] Gl Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 27, pag. 591.2: salirono in su, come discende in giù la neve nel tempo che 'l corno della Capra, cioè del Capricorno, si tocca col Sole, ch'è di mezzo Dicembre...

[3] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 50.14, pag. 595: prima che capra col corno lui gette.

4 [Astr.] Fiamma di forma allungata che si accende in cielo, cometa o meteorite, chiamata capra perché pare saltellare.

[1] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 1, cap. 9, pag. 172.7: domandiamo qual è la cagione che alcuna volta presso al cielo appariscono fianme accese, e stelle che corrono per l'aiere, e tizoni e capre.

[u.r. 18.04.2023; doc. parzialm. aggiorn.]