COMPARARE v.

0.1 compara, comparada, comparadha, comparado, comparammo, comparandolo, comparao, comparar, comparare, comparassi, comparata, comparato, comparava, comparesse, compariamo, comparilu, compera, conpara, conparati, corparremo, cumparamu, cumparari.

0.2 Lat. comparare (DELI 2 s.v. comparare).

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 2.

0.4 In testi tosc.:<Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>.

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Confrontare; mettere a confronto due cose per evidenziarne similitudini e differenze, pregi e difetti, aspetti caratteristici. 1.1 Valutare (a seguito di un confronto o paragone). 2 Accostare due elementi in un paragone o una similitudine; suggerire rapporti di corrispondenza figurale o allegorica. 3 Rendere simile, assimilare. 4 Signif. non accertato.

0.8 Gian Paolo Codebò 26.07.2003.

1 Confrontare; mettere a confronto due cose per evidenziarne similitudini e differenze, pregi e difetti, aspetti caratteristici.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 6, cap. 15, vol. 3, pag. 47.12: Onde se tu vuoli fare comparazione tra la prodezza e la paura, la prodezza sarà detta ardimento; e se tu vuoi comparare tra prodezza ed ardimento, certo la prodezza sarà detta paura.

[2] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 16, pag. 82.21: Dicemmo stamane de la virtù de la penitenzia e del suo valore, come la comparammo a tutte le cose di questo mondo, e provammo come vale per tutte e più che per tutte...

[3] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 129.20, pag. 504: Ma tute queste, a ver dir, / a quella, che me par / sovre le aotre luxir, / no se pò comparar.

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 23.100, vol. 3, pag. 386: Qualunque melodia più dolce suona / qua giù e più a sé l'anima tira, / parrebbe nube che squarciata tona, / comparata al sonar di quella lira / onde si coronava il bel zaffiro...

[5] Boccaccio, Decameron, c. 1370, X, 5, pag. 660.31: Sciocca cosa mi parrebbe a dover credere che quella liberalità a questa comparar si potesse.

1.1 Valutare (a seguito di un confronto o paragone).

[1] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 6, par. 4, vol. 1, pag. 89.18: Nui cumparamu quali esti peiu: aviri essiri et aviri iusta pena cum grandi noya, oy nenti essiri...

2 Accostare due elementi in un paragone o una similitudine; suggerire rapporti di corrispondenza figurale o allegorica.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio rose cum viola, 190, pag. 84: / La Vergene Maria a mi fi comparadha, / La passïon de Criste per mi fi denotadha: / Zo no serav de mi sed eo no foss beadha.

[2] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 13, pag. 124.4: E lo cielo di Mercurio si può comparare alla Dialetica per due propietadi...

[3] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 1, 22-27, pag. 6, col. 2.1: Or qui per allegoría compara quello sito alla vita umana virtudiosa...

3 Rendere simile, assimilare.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 6, vol. 1, pag. 128.6: e diciassi que Mariu imperò usava quista maynera di nappu, a chò que issu comparassi et assimilyassi la sua vittoria a la vittoria de Liber, lu deu di lu vinu.

[2] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 1, pag. 32.42: L'uomo che istava in onore non lo cognobbe, e però fue comparato a le bestie...

4 Signif. non accertato.

[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 182.3: Questo fo fato imperador apresso Palestrina e obscuramente lu nassì, ma in alcune chose el fo da esser comparado.

[u.r. 10.11.2020]