0.1 chonce, chonci, choncie, choncio, chonco, conce, conci, conçi, çonçi, concia, concie, concio, conço, conczu, conze, conzie, conzo, cunça, cunci.
0.2 V. conciare.
0.3 Lett. sen., 1260: 1.
0.4 In testi tosc.: Lett. sen., 1260; Doc. prat., 1275; Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.); Doc. fior., 1281-97; Doc. pist., XIV in.; Stat. volt., 1336; Doc. aret., 1337.
In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Doc. venez., 1305; Doc. bologn., 1287-1330; Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).
In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Doc. orviet., 1339-68; Doc. castell., 1361-87.
In testi sic.: Simone da Lentini, 1358 (sirac.).
0.5 Locuz. e fras. a buon concio 9.1; cadere a concio 10; fare concio 10; in concio 11.1; mettersi in concio 11.1.1; tornare a concio 10; venire in concio 10.
0.7 1 Ridotto in cattivo stato, gravemente danneggiato; maltrattato. 2 Adornato con ricercata eleganza, imbellettato. 3 Che si addice, opportuno. 4 [Pell.] [Di pelle d'animale grezzi:] che è stato sottoposto a trattamento preliminare (con sostanze concianti). 5 [Detto di animali:] reso domestico dall'uomo, ammaestrato. 6 Preparato in modo adatto, allestito convenientemente ad un det. scopo; pronto, lavorato. 6.1 [Detto di pietra:] lavorato in modo da assumere forma regolare per la messa in opera. 7 [Detto di terra:] reso più fertile con l'impiego di concime. 8 [Detto di grano:] setacciato, lavorato con il crivello. 9 Sost. Accordo scritto che stipula la condizione di non belligeranza, trattato di pace; patto, convenzione. 9.1 Locuz. avv. A buon concio: con buona pace, d'amore e d'accordo. 10 Locuz. verb. Fare, tornare a, venire in concio: risultare utile, essere conveniente, servire. 11 Sost. Disposizione regolare, assetto; messa in opera, sistemazione. 11.1 Locuz. agg. In concio: pronto, preparato. 12 Sost. Signif. incerto: lavoro di sistemazione o di riparazione?
0.8 Sara Ravani 28.08.2003.
1 Ridotto in cattivo stato, gravemente danneggiato; maltrattato.
[1] Lett. sen., 1260, pag. 271.24: Sapi, Iachomo, che poscia che chesta lettera fu isc[r]ipta da chi in su, sì avemo novella chomo Monte Pulciano (e) era choncio (e) aveva fata la fedeltà a messere lo re Manfredi (e) <fa> di Siena...
[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura rubra, 137, pag. 137: La söa dolce matre tant era grama e triste / No l'av poër descrive scrivanti ni legiste. / Lo so fïol sí conzo da po k'ella lo vie, / Ell'av le doi tamagne, sí dur e sí compie / K'ell'era sí com morta...
[3] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 42, pag. 118.19: è stato amatore e serviciale de questo communo [e] de çascuna bona persona, per quello k'el non commisse quello perk'el devesse esser sì malmenato e conço...
[4] Legg. S. Torpè, XIII/XIV (pis.), cap. 21, pag. 69.14: E questa donna ebbe novelle del suo filgliuolo come elli era sì concio di scabbia e di rongnia, ch'elli era quasi in sul morire...
[5] Fr. di Giov., Ricord., 1342-48 (fior.), pag. 146.31: e fue tutto talgliato per peçi e fatone grande istratio come di chane per le male chose isconce ch'avea fatte, e per lle trabalderie fue chosì choncio.
[6] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 2, cap. 13, pag. 127.26: E vegandelo lo veneraber Beneto così conço, fé·llo portà' su la strapunta su la qua solea star in oratium...
2 Adornato con ricercata eleganza, imbellettato.
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura aurea, 585, pag. 171: Tut en ornae e conze a zeme resplendevre, / A zeme precïose, strabel e stradexevre: / Le veste de quest mondo plu bel e plu plasevre / Apress de quel parraveno sozura desorevre.
[2] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 120.11, pag. 90: Et ancor no mi serebe men cara / veçendola adorna di sua testa, / vestita e cunça a lo mio delecto...
[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. III, cap. 5: che li pigri p(er) li sop(er)chi riposi non àno te(m)po concio a lavorare, che qua(n)do è freddo sta(n)no pigrame(n)te (et) qua(n)do è caldo si riposano...
4 [Pell.] [Di pelle d'animale grezzi:] che è stato sottoposto a trattamento preliminare (con sostanze concianti).
[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 9, pag. 156.10: Ed ancora fae prode cuoia crude, cioè non concie, di raccogliere a coprire le catafratte, ed a coprire gli altri guernimenti.
[2] Stat. pis., 1302, cap. 27, pag. 967.2: Ancho, che alcuno de la suprascripta arte non debbia comprare alcuno coiame, concio o vero piloso, lo quale comprato fusse d'alcuno de la suprascripta arte...
[3] Stat. volt., 1336, cap. 16, pag. 20.14: et foderi et pelli et cappucci et coiame concio et non concio...
[4] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 131, par. 1, vol. 2, pag. 497.33: Sì enpertantoché le preditte cose non s'entendano en le peglle e cuoia conce degl calçolare.
- [Detto di panno grezzo o lana].
[5] Stat. sen., 1298, dist. 3, cap. 8, pag. 233.4: Item statuimo et ordinamo, che ogne bottiga de li conciatori abbia uno banco per cardare li panni conci, perchè non si possano sozzare li panni.
[6] Stat. pis., 1304, cap. 69, pag. 715.32: Et che nullo conciatore possa nè debbia fare sensalia d'alcuno panno concio vel non concio, lo quale elli avesse conciato, vel che li fusse mandato alla sua bottega...
[7] Doc. fior., 1348-50, pag. 100.19: E dè dare, dì detto, fior. venti d'oro e s. ventuno d. nove a ffior. demo per lui a Simone di Lotto Ciofi per libbre cento di lana di Cipro per la materassa, e per libbre XL di lana concia e spagho, e per libbre CCXI di penne per la coltrice.
5 [Detto di animali:] reso domestico dall'uomo, ammaestrato.
[1] Trattato de' falconi, XIV in. (tosc.), cap. 7, pag. 20.19: Ma un altro modo i nostri antichi e antecessori dissero, dicendo che è, (poichè lo sparvieri è concio) senz' altro traime dandogli della gallina...
6 Preparato in modo adatto, allestito convenientemente ad un det. scopo; pronto, lavorato.
[1] Stat. pis., 1318-21, cap. 37, pag. 1104.27: andare al Porto di Bagnaia a vedere e cercare qualunqua nave o legno fusse naulegiato per alcuno mercante, se li corredi fosseno sufficienti, u la nave bene concia per navigare.
[2] Fr. Grioni, Santo Stady, a. 1321 (venez.), 2389, pag. 112: Segondo quello che n'açerta / La divina scriptura aperta, / En questa conpagna fo mandady / Armady e conçi et apariady / Per quelly villani y do fantiny...
[3] Doc. pist., 1322-26, pag. 73.36: e trovamo concio questo lavorío: cioè, braccia lxxx di fila bianche e nere e chornicie di marmo a ragione di sol. vij per braccio...
[4] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 21, 1-18, pag. 511, col. 2.11: poe gle calcano de stoppa e de pegola sí che, quando vene lo tempo novo, sono cunci e apparecchiati de navegare.
[5] Doc. bologn., 1287-1330, [1287] 1, pag. 61.4: Notifico a voi, meser lo capitanio, che la strata di Chalora e quela de San Zoano in Perzexeta s'aprovaro per conzie et com'elle no son conzie.
6.1 [Detto di pietra:] lavorato in modo da assumere forma regolare per la messa in opera.
[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 3, cap. 264, vol. 2, pag. 118.5: et abiano veduto ad occhio che del lavorio per essa uopera fatto et posto ne la chiesa del vescovado et altri luoghi, già è longo tempo, perduta è la pecunia in grande quantità, per le pietre conce et ine rotte et spezate...
[2] Doc. sen., 1340, pag. 232.28: E ancho ch'e detti maestri muranno la facciata del detto palazzo dinanzi a strada, tutto di pietre choncie, tanto quanto èe longho, e alto...
[3] Doc. fior., 1353-58, [1357], pag. 106.15: Istanziarono, iscritto per lo detto ser Michele, che per ogne pietra concia che si murerà alle colonne...
7 [Detto di terra:] reso più fertile con l'impiego di concime.
[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 2, cap. 6, pag. 58.12: E vuolsi seminare in terra concia, e dopo la seconda, ovvero terza ora, cioè dopo la mezza terza, ovvero dopo terza...
8 [Detto di grano:] setacciato, lavorato con il crivello.
[1] Doc. castell., 1361-87, pag. 236.4: e) d'esso podere recare a(n)nualme(n)te al Poggio, o(n)ni a(n)no, de buo(no) (e) puro grano (e) co(n)cio ad crevello, ala mesura del comu(n)o de P(er)oscia, dodici mine de grano.
9 Sost. Accordo scritto che stipula la condizione di non belligeranza, trattato di pace; patto, convenzione.
[1] Doc. prat., 1275, pag. 506.27: Burnetto Allachieri p(er) chagioni di denari ch'elli adoma(n)dava al chomune di Prato, (e) aveane rapresagla sopra questo chomune, poscia sì ne fece cho(n)cio cho(n) questo chomune...
[2] Doc. fior., 1281-97, pag. 520.32: i quali d. ricevette il detto Lapo per Bonsi Ricchomani per uno chonco che Tadeo fece cho· lui de l'aco[n]ceria ond'eli era per l'Orabole sua figliola...
[3] Legg. G. di Procida, 1282-99 (tosc.), pag. 58.31: Vae nel regno a fare della armata, e passa di là, e racquista per concio e per pace se puoi, e mena con tico uno nostro legato con nostre lettere...
[4] Doc. aret., 1337, 770, pag. 652.37: il Comune de Fiorença non debbia nè possa inpacciarsi d'alcuno concio fra loro, oltra el volere de messere Piero e di suoi consorti...
[5] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 401, pag. 770.5: Trattato del concio e della pace intra ' crucciati amanti, passatome sanza chiosa, perché il testo è chiaro...
[6] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 20, pag. 95.4: Lu Conti di Provencza fu contentu di li pacti et di la dota, et foru misi in conczu di lu spusari.
[7] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 8, cap. 87, vol. 2, pag. 245.17: avendo ciascuno desiderio di concio, che per mezzani assai di lieve vi si trovò acordo...
[8] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 263.5: In questo mezzo il doge di Pisa Giovanni dell'Agnello per suoi ambasciadori fermò il concio co· llui di dargli Pisa e Lucca e Saminiato del Tedesco...
[9] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 20, terz. 79, vol. 1, pag. 233: Quarantamila lire Parigini / fecero il concio, e poi gli lasciò stare, / ma tristo a qual s'attaccavan a' crini.
9.1 Locuz. avv. A buon concio: con buona pace, d'amore e d'accordo.
[1] Boccaccio, Decameron, c. 1370, V, 4, pag. 360.2: se egli si vorrà a buon concio da me partire, e' gli converrà che primieramente la sposi, sì che egli si troverà aver messo l'usignuolo nella gabbia sua e non nell'altrui.
10 Locuz. verb. Fare, tornare a, venire in concio: risultare utile, essere conveniente, servire.
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 170, pag. 9: Anchora il me tempo fi semenao lo lin, / Ke torna a grand conzo a grang e picenin; / E' plant le vie novelle, dond exe lo bon vin...
[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 300, pag. 13: Il me temp entre aque fi maserá lo lin, / Ke serv e fa grand conzo a grang e picenin.
[3] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 97.23: ma, perciò che acconciamente l'ordine posto di quelle non si può seguire, come verranno più in concio or l'una ora l'altra le verrò adattando...
- Locuz. verb. Cadere a concio: capitare a proposito, opportunamente.
[4] Doc. pist., XIV in., pag. 311.30: Se tuo ci potessi ma(n)dare dugie(n)to o trecie(n)to fior. d'oro, sie ci chaderebbero a cho(n)cio p(er) queste feste, che no ci (n)d' à se no a vita rite(n)gnie(n)do...
11 Sost. Disposizione regolare, assetto; messa in opera, sistemazione.
[1] Doc. venez., 1305, pag. 39.23: Item voio que le dite chase se afita tute descì a ani XXXVJ et delo fito pagarè sti dr., sì cho' dise quae, a sti boni omeni et tenirè tute le chase in conço...
[2] Stat. pis., 1318-21, cap. 15, pag. 1097.23: E che li maestri de' panni non debbiano avere più di soldi octo d'aguilini di cateuna robba da homo; e intendasi robba, tre conci: e della gonella sola, soldi III, e tanto della guarnaccia...
[3] Doc. sen., 1340, pag. 236.15: e faranno el concio di mattoni di nove archora chon guire di mattoni: intendasi di concio di mattoni e di murare solamente.
[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. VIII, cap. 65, vol. 1, pag. 515.3: e lo re n'andò a Brandizio, ov'era in concio il suo navilio, il quale avea apparecchiato più tempo dinanzi per passare in Gostantinopoli, e furono CXXX tra galee, e uscieri, e legni grossi...
[5] Doc. fior., 1353-58, [1353], pag. 72.19: braccia quadre di concio di pietre forti per la schala di sotto...
[6] Doc. orviet., 1339-68, [1353], pag. 138.29: Fraticiellu e Lippo di Cristiianu tolsaro a fare al Fossatu pietre di filu di macinellu, chonci p(er) otto...
11.1 Locuz. agg. In concio: pronto, preparato.
[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. VII, cap. 78, vol. 1, pag. 377.23: gli fu commesso ch'entrasse in Siena, ond'egli si fuggì a cavallo del campo per fare assapere agli usciti di Firenze come si dovea tradire la città di Siena, e come i Fiorentini erano bene in concio...
[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 2, cap. 56 rubr., vol. 1, pag. 291.2: E non essendo i Perugini in concio da potere riparare i nimici, fatta gran preda, sanza contasto si ritornarono a Cortona sani e salvi...
11.1.1 Locuz. verb. Mettersi in concio: apprestarsi, prepararsi.
[1] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 3, cap. 9, pag. 396.15: Il messaggio tornato, è risposto ad Andromes; onde dopo tali parole ciascheduna parte si mette in concio per la battaglia dare al presente.
[2] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 109, pag. 43.1: e sentendo i Lucchesi che si metteano in concio, mandarono incontro a' Fiorentini onorevoli ambasciadori e colle chiavi di Pisa, pregando i Fiorentini volessero essere padri de' Pisani...
[3] Ranieri Sardo, 1354-99 (pis.), pag. 194.8: E llo sabato mattina a dì primo di dicienbre 1370, la chonpangnia doveva mettersi in choncio per passare [Arno]...
12 Sost. Signif. incerto: lavoro di sistemazione o di riparazione?
[1] Doc. fior., 1362-75, [1373] 232, pag. 225.5: e isghonbrare il terreno della piacza del castello Altafronte, e più e più fongne e lastrichi e conci e bertesche alle molina, e altre cose che intorno acciò bisongnarono...
[u.r. 30.12.2011]