CONTINUATO agg.

0.1 chontinuate, continovata, continovate, continovato, continuata, continuate, continuati, continuatissimi, continuato, continüato.

0.2 V. continuare.

0.3 Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.).

In testi sett.: Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Doc. perug., 1326; Doc. orviet., 1339-68, [1353]; Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.7 1 Che continua in modo iterato, che si protrae senza interruzione. 2 Unito, l'uno di seguito all'altro.

0.8 Valentina Gritti 18.07.2003.

1 Che continua in modo iterato, che si protrae senza interruzione.

[1] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), canz. 9.49, pag. 63: apareno li fiori / inver' li nostri amori, che son cotanti; / li amorosi sembianti / continuati son di gio' compìta...

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. IV, cap. 2: no(n) è buona opera a dispregiare, che la co(n)tinuata faticha fa co(m)piere la volo(n)tà et molte volte l'arte solicita dà gra(n)de ricchesse.

[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 1, cap. 5, pag. 10.21: E perciò conviene che le opere, per che l'uomo acquista il suo fine, cioè la beatitudine, sieno buone e fatte volentieri, e continuate.

[4] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 3, pag. 72.4: E ricordinosi meco i tempi de' loro antecessori, quando fede cristiana non iera, come fuoro pieni di battaglie sanza riposo, e per sozze cose fuoro crudeli, e per discordie fuoro brutti, e fuoro di miserie continuatissimi...

[5] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 89.82, pag. 363: Ed eo, de sopr'a me guardanno, / dui rami ce vidde entanno: / l'uno ha nome perseveranno, / l'altro, amore continuato.

[6] Amico di Dante, XIII ex. (fior.), Son. 14.10, pag. 731: Amore è un solicito pensero / continüato sovr' alcun piacere / che ll'occhio ha rimirato volentero...

[7] Doc. perug., 1326, pag. 22.3: dentro dagle stecata vuole essere un andeto de spatio de IIII pieie e dentro da quiste IIII pieie vuole essere un muro continuato dal'un capo al'altro de grosezza de IIII pieie e d'altezza de XXXV pieie colgle fondamenta salvo elgle luocora [q]ua sonno desegnate le V torre...

[8] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 61, pag. 441.29: e però io credo che molto maggior diletto porga il riguardare che non fa il pensare, però che ogni bellezza prima per lo vederla piace, poi per lo continuato vedere nell'animo tale piacere si conferma, e generasene amore e quelli disii che da lui nascono.

[9] Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.), 118, pag. 23: in ciascun regna turbo de nequitia, / de dolo, de fraude e d'ingani, / chi ligati li ten in la maliza. / Così continuato per molt'anni / se sum cacià e morti li visini, / mo l'un po' l'altro, citadin e villani; / nì no li val parenti nì cusini, / nì promesse, nì pacti scripti in carte, / che tu' sum o lupi o lupisini.

[10] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 6, cap. 78, vol. 1, pag. 802.15: È da sapere, per meglio intendere quello che seguita, che no· per nuovo accidente, ma per antica virtù, e continovata ambizione, il popolo fiamingo era più pro' e più sperto e audace in fatti d'arme che il popolo brabanzone, e i cavalieri brabanzoni più sperti e più atti in fatti d'arme che ' cavalieri fiaminghi.

[11] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 176.5: L'airo mutato da parte in parte perveo allo sentimento umano e delli aitri animali, como incontra che lla camarda e lle morte corpora iettano vapori corrotti per lo airo e perveo allo odorato delli lopi e delli avoitori, donne se scrive che cinqueciento miglia lo avoitore curre alle corpora morte. Questo con fora per aitro se non per la mutazione che fa l'airo continuato da cuorpo a cuorpo.

[12] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 12, pag. 127.3: E de onne dommayo o crodeletate che poy mostrirrimmo de fare contra li Troyani per lo lloro sfrenato reguglyo, zoèy de ne mettere a lo assieyo di Troya e de faremo dure e continuate vattagly co li Troyani, e de lle occideremmo tutti a nuostro potere...

2 Unito, l'uno di seguito all'altro.

[1] Doc. orviet., 1339-68, [1353], pag. 129.33: MCCCLIII Queste sonno le chase e le posessiione alochate p(er) Angniluçu di Petru di Loddo chamorlengu del'uopera di s(an)c(t)a Maria: Duo chase insieme chontinuate, le quale fuoro di Buciu d'Aldrova(n)dinu, poste ne· riione di s(an)c(t)u Biasciu...

[2] Doc. orviet., 1339-68, [1354], pag. 142.1: Conparamo p(er) l'uopera di s(an)c(t)a Maria adì VIII di dice(n)bre da Giuvanni d'Angnilone una chasa e uno orticello co(n) un altro orticello e co(n) uno chasalino co(n)tinuate i(n)sieme, poste nel rione di s(an)c(t)o Gostanzo...

[u.r. 28.05.2009]