0.1 contraddicente, contradicente, contradicenti, contradicienti.
0.2 V. contraddire.
0.3 Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.); Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.); Stat. fior., c. 1324; Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.).
In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.
0.8 Valentina Gritti 07.08.2003.
1 Che contraddice, che contrasta e dice contro.
[1] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 84.5, pag. 36: La legge li er' assai contradicente: / pensò d'essere in Roma a la stagione / quand'ella dispensava i nuov' onori.
[2] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 5, pag. 106.10: La cui figurata allegoria in cotal modo permane che, sí come in ciascuno uomo naturalmente delle sue mali operazioni è conscienza contradicente, giudicandosi sé stesso propiamente, e piú e meno lontano del Sommo Bene, cioè da Dio, secondo la colpa commessa...
[3] Gl Stat. fior., c. 1324, cap. 93, pag. 121.28: e queste cose e l'altre intorno alle predette e infrascritte cose più pienamente, laziosamente, ordinatamente, e distintamente notate scritte, ed especificate sono, non obstante alcuni capitoli, statuti, ordinamenti, provisioni, e reformagioni di consigli, sì lette come non lette, overo leggi o ragioni in qualunque modo contradicenti overo controastanti nelle predette o infrascritte cose, overo in alcuna di quelle.
[4] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 63, par. 39, vol. 2, pag. 115.6: E tucte glie statute e ordenamente spetiaglie oviante overo contradicente en le predicte cose siano casse, irrite e de niuno valore.
[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 34, vol. 1, pag. 317.23: onde dice s. Agostino: Quasi una spada mi pare l'anima del Martire, splendente per carità, e tagliente per verità, la quale alli nemici fece guerra, e sconfisse le schiere delli contradicenti.
[2] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 8, par. 9, pag. 203.21: La qual cosa già dimostrata per addizzione a queste cose che sson dette nel 17 della prima dizzione, diducono i contradicienti a inconveniente manifesto.
[3] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 71, terz. 73, vol. 3, pag. 294: Castruccio, benchè pensasse il contrario, / gli fece festa, e poi raunò gente, / e corse Pisa sanza alcun divario, / e prese quel Vicaro incontanente, / e molti Cittadin, sanza timore / d'Imperadore, e di contraddicente.
[u.r. 28.05.2009]