0.1 cormiola, corniola, corniole, corniuole.
0.2 Da corniolo 1.
0.3 Zucchero, Santà , 1310 (fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Zucchero, Santà , 1310 (fior.).
In testi sic.: Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.).
0.5 Accento incerto: prob. corniòla per la presenza di forme piane dittongate del tipo corniuola.
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 [Bot.] Il frutto del corniolo.
0.8 Elena Artale 12.09.2003.
1 [Bot.] Il frutto del corniolo.
[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 5, pag. 161.32: Delle corniuole. Corniuole son frede e seche, ma quand'elle sono be· mature sì non sono sì frede; e di lloro natura confortano lo stomaco e donano apetito di mangiare, ma elle ingienerano grossi omori, e nodriscono poco, e vagliono pocho a santà guardare.
[2] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 342.16: e sì come i maturi cederni, i quali inchinano i suoi rami, e come le corniole, le quali bene non sono aconcio cibo a noi.
[3] Gl Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 6, pag. 11.9: [5] Quistu fa ectiamdeu lu sucu di la dicta cormiola, czoè la corniola. || Nel corrispondente passo del testo lat. si legge «sucus corrigiole» (cfr. Thes. pauper., VIII, 5); v. quanto osservato da Rapisarda, p. 11.
[u.r. 22.05.2014]