0.1 chottimi, chottimo, cocteme, coctemo, coctimo, coctomo, coptemo, coptimo, coptome, coptomo, cotemo, cottemo, cottimo, cottome, cottomo.
0.2 Lat mediev. cottimus, cottumus, prob. dal gr. tardo kottismós (DEI s.v. cottimo).
0.3 Stat. perug., 1342: 1.
0.4 In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342; Doc. orviet., 1339-68, [1353]; Doc. castell., 1361-87.
0.5 Locuz. e fras. avere a cottimo 2.1; avere in cottimo 2.1; condurre a cottimo 2.1; dare a cottimo 2.2; locare a cottimo 2.2; prendere a cottimo 2.3; togliere a cottimo 2.3; togliere in cottimo 2.3.
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 Contratto per cui una persona s'incarica di eseguire un certo lavoro percependo una det. somma di denaro (senza riguardo alla durata del lavoro), appalto; anche il lavoro retribuito con tale sistema. 2 La retribuzione di un lavoro eseguito secondo un contratto di tale fatta. 2.1 Locuz. verb. Avere, condurre a/in cottimo qsa. 2.2 Locuz. verb. Dare, locare a cottimo qsa. 2.3 Locuz. verb. Prendere, togliere a/in cottimo qsa.
0.8 Pär Larson 19.08.2003.
1 Contratto per cui una persona s'incarica di eseguire un certo lavoro percependo una det. somma di denaro (senza riguardo alla durata del lavoro), appalto; anche il lavoro retribuito con tale sistema.
[1] Stat. perug., 1342, L. 1, cap.13, par. 48, vol. 1, pag. 59.31: E se la viia fosse più strecta, ciascuno pro rata contribuesca, sì che el comuno de Peroscia, a le spese d'esso comuno, faccia recare ei matone e le viie spianare e paghe ei salarie dei maestre secondo è en qua derieto usato e, encontenente facta la locatione del coctomo de cotale uopra, ei priore de l'arte fare facciano la poliça de la quantitade al comuno tocante a petitione del domandante, pena de vintecinque livre de denare.
[2] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 13, par. 51, vol. 1, pag. 61.28: E a costrengnere ei coctomatore ei quagle ei cocteme fare promisero e a la perfectione de l'uopra predicta per loro e coloro ei quagle troverà non aver facto el coctemo predicto costrenga realmente e personalmente; e se la uopra non faronno êllo termene, siano condannate en quactrotanto d'essa quantitade, la quale averonno tolta per lo coctemo predicto; e nientemeno la promessione la quale averonno facta deggano adenpire; e se el dicto giudece serà negligente, sia punito en cento livre de denare.
[3] Doc. orviet., 1339-68, [1353], pag. 138.25: Questi so(n)no i chottimi che dati so(n)no p(er) Angniluçu di Petru di Loddo chamo[r]le[n]gu: Fraticiellu e Lippo di Cristiianu tolsaro a fare al Fossatu pietre di filu di macinellu, chonci p(er) otto lb. p(er) c.
[4] Doc. orviet., 1339-68, [1361], pag. 146.6: Franciescho d'Angniluzzo detto Pazzo e Iachouzzo della Lola muratori ebero da mie Gianotto camo(r)lengho dell'op(er)a I cottimo di II c. di pietre da filo doppie, e di II c. di taulette doppie di tofo, co(n) questi patti: che lle pietre da filo siano codute I piede, alla misura dell'op(er)a...
[5] Doc. castell., 1361-87, pag. 229.12: resta a pagare Antonio de Giova(n)ni de Salvi suo nevot(e), e è tenuto pagare v libr. (e) quelli ij bolognini, e v libr. se ne sbattono p(er)e la gue(r)ra fra p(er)ugini (e) castelani, che con parola de Fede(r)igo se ruppe el cottomo (e) rendette la renduta, cioè dela vingna, che ne po(r)t(ò) al palaçço iiij ba(r)ili de vino.
2 La retribuzione di un lavoro eseguito secondo un contratto di tale fatta.
[1] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 13, par. 48, vol. 1, pag. 60.18: E se la dicta chiesia non avesse piscionatore, el dicto ofitiale degga costrengnere realmente e personalmente ei coctomatore e i lavoratore de le cose overo de la cosa d'essa chiesia ad far fare el dicto matonato, e tucto quillo che spenderonno per essa cagione se detragga e scontese del coctemo e dei fructe del lavoreccio el quale fosse tenuto de dare a la chiesia nomenata...
[2] Doc. castell., 1361-87, pag. 229.9: It. a Mccclxxxij a dì xxiiij de febrayo, pagò a me Guido, Ventura de Salvi de Ma(r)ço, xx libr.; manchò uno ancot(ano) del sop(ra)scritto cottemo, del quale avea a pagare p(er) iij a(n)ni...
[3] Doc. castell., 1361-87, pag. 234.6: Del'a(n)no Mccclxxiij me pagò enterame(n)te, a dì xxviij del mes(e) de dicenbre, e(n) Civitella. A(n)no D(omi)ni Mccclxxiiij, pagò el d(i)c(t)o coctemo enterame(n)te. Mccclxxv die xxvij d(e) decenbr(e), pagò el coctemo.
2.1 Locuz. verb. Avere, condurre a/in cottimo qsa.
[1] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 216, par. 2, vol. 2, pag. 292.9: E etiandio glie altre quegnunque avente possessione e biene overo a coptemo overo a lavoreccio, glie quaglie recassero overo fossero vedute overo trovate portare overo recare le predicte lengne, poma, foglia overo altre fructe de l'altre cose e biene d'altre che de loro possessione e biene overo gli quaglie avessero en coptimo overo lavoreccio, siano punite en vinte solde de denare per ciascuno e ciascuna fiada.
[2] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 54, par. 2, vol. 1, pag. 435.11: esso capitolo e quille cose le quale enn esso se contengono non s'entendano, né luoco aggiano en coloro egl quagle vendessero overo alienassero alcuna cosa ad alcuno, de la quale vendegione aparesse piubeco enstromento e 'l pagamento fatto al vendetore overo en tavola d'alcuno cambiatore overo en camora d'alcuno mercatante overo per estromento de refiudança altramente fatto che per estromento de vendegione, e essa cosa venduta po' la vendegione dal comparatore avesse tolto overo avesse condutto overo toglessero overo conducessero a cottomo overo a lavoreccio overo a pescione, né en coluie el quale egl frutte de la cosa donata overo alienata a sé avesse reservate, sì che per ragione de lavoreccio overo del cottomo preditto overo de pescione overo perché la ditta cosa venduta, secondoché ditto è, tenessero overo avessero overo conducessero a coptomo overo a lavoreccio overo a pescione, non possano essere ditte egl dicte vendetore, donatore e alienatore avere posseduto la ditta cosa venduta, de la qual cosa apaiano le cose de sopre scritte, e non tenere el contratto de la vendegione per pretesto del ditto statuto.
[3] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 72, par. 3, vol. 1, pag. 476.1: e de la ditta quantitade se stia e credase al suo saramento con la pruova del lavoratore overo del cottomatore, el quale usò de lavorare overo en cottomo avere essa cosa, overo per lo saramento suo con uno testemonio.
[4] Doc. castell., 1361-87, pag. 246.10: Maragino, Mccclxxviiij a dì *** de maggio, pagò ei denari dela d(i)c(t)a selva c'à (con) noi a cotemo <e> fino che tiene el podere; e i denari ave(m)mo e(n) questa fo(r)ma, che se tolse nel d(i)c(t)o a(n)no ta(n)ta palglia da lui p(er) gli denari, che se scontò l'u(n)o p(er) l'altro, che l'à p(er) iij libr. p(er) a(n)no...
2.2 Locuz. verb. Dare, locare a cottimo qsa.
[1] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 42, par. 1, vol. 1, pag. 419.32: Se alcuno venderà overo alienerà alcuna cosa, la quale alcuno avesse a lavorare overo a cottomo, overo venderà overo concederà egl frutte de la cosa locata a cottomo overo a lavoreccio, la ragione del lavoratore overo cottomatore per esso anno en lo quale se farà la vendeta a esso lavoratore overo cottomatore sia salva e a luie enteramente sia reservata, none ostante che en lo contratto de la vendegione overo alienatione non se facesse mentione che la ragione del lavoratore overo del cottomatore a esso lavoratore overo cottomatore se reserve.
[2] Stat. perug., 1342, L. 4, Rubr., vol. 2, pag. 326.16: De l'uopere del comuno date a coptemo da compire. Capitolo LXXXI. Tucte l'uopere...
[3] Doc. orviet., 1339-68, [1354], pag. 141.15: Memoria che a dì XXII di sette[n]bre denmo a chottimo a Nardello da Porano a lavorare ala petraia dela Val del Cerio p(er) questo chosto scritto chi di sotto p(er) partita ciaschuna pietra il suo chosto...
[4] Doc. orviet., 1339-68, [1368], pag. 151.27: Sia memoria che mastro Paulo di Matteio capomaiestro dell'op(er)a diede a cottimo a Buccio di Galasso a dì 17 di luglio XII gradoni di macinello p(er) la scala to(n)da della colo(n)na dina(n)ti ala facciata, p(er) prezzo di s. XIII p(er) gradone.
2.3 Locuz. verb. Prendere, togliere a/in cottimo qsa.
[1] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 197, par. 11, vol. 2, pag. 274.15: E quignunque comparerà overo prenderà a coptimo de le cose del comuno de Peroscia possa acusare e giurare secondo co' el segnore de la cosa sua e sia amessa la sua acusa en la forma de sopre posta, nonostante la prescriptione del tempo la quale en contrario se opponesse overo se podesse opponere.
[2] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 116, par. 1, vol. 2, pag. 476.17: se alcuno tolse overo togllerà alcuna via a fare overo reparare en cottomo da alcuna uneversetà de castello overo de villa, e essa fe' overo averà fatto fare, sì che provare se possa per testemonia overo per estromento, e l'ofitiale del comun de Peroscia posto sopre le vie sirà suto contento e averà aprovato overo aprovò esso lavorìo biene fatto, che dal scendeco de la ditta uneversetà encontenente degga essere asciolto el cottomatore preditto.
[3] Doc. orviet., 1339-68, [1361], pag. 147.1: El Rosso di Ligho muratore tolze a cottimo cie(r)ta qua(n)tità di pietre di macinello a co(n)ciare, al te(n)po di s(e)r Va(n)ni di Lona(r)do. Le quaie pietre no(n) compio di co(n)ciare, ed esso s(e)r Va(n)ni sì 'l co(m)pio di paghare.
[4] Doc. castell., 1361-87, pag. 233.5: Ceccharello d(e) Gratiano d(i)c(t)o de Squa(r)tavaccha tolse a coctemo la vi(n)gnia d'Ag(ni)lucina Mccclxxij, e con essa vi(n)gna q(ue)llo peçço de te(r)ra che se conten con essa p(er) de qui a quactro a(n)ni, e dare p(ro)mise annualme(n)te d'essa sey barili d(e) vino al p(er)uscino p(er) a(n)no, et uno staio de grano al castellano...
[u.r. 27.11.2020]