0.1 inacquati, inacquato, inaquato, innacquato, innaquato.
0.2 V. innacquare.
0.3 Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.): 1.
0.4 In testi tosc.: Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.); Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.).
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.8 Pär Larson 26.02.2007.
1 Allungato con acqua (detto del vino).
[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 21, pag. 110.27: Il vino inacquato né vino è né acqua, se non fosse già l'acqua così pochissima, come una gocciola in uno bicchiere di vino, che ssi convertirebbe tutta in vino. E però del vino inacquato non si dee né può fare sacrificio, e però quando il prete vi viene a mettere l'acqua, vuole essere pochissima, forse una gocciola.
[2] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. III, cap. 33, pag. 325.7: Anche ogne femmina è ebra, cioè che bee molto volentieri, perciò che nonn è niuna femmina che cento volte il die in caritade si vergogni di bere il buono vino colle sue comare. [[...]] Ma s'ella truova uno vino che non sia inaquato, vorebe perdere ançi molto del suo avere, ch'ella non ne bevesse quanto il suo corpo vuole...
[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XI, cap. 170, vol. 2, pag. 734.4: i Lucchesi d'entro furono molto ristretti e afflitti, e cominciò loro a mancare la vittuaglia e vino e molte altre cose necessarie; e convenne loro ogni vittuaglia e vino raccomunare, e fare taverne di vino inacquato per lo Comune, e carne poveramente...
[4] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 30, col. 2.25: dara'li dieta fredda temperata, sì come lattughe, porcellane, farina d'orço e di spelda, vino innaquato...
[5] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 79, terz. 32, vol. 4, pag. 48: Allora i Fiorentin subitamente / tra Lucca, e Pisa fero una bastia / sì, che passar non vi potie niente. / Quando si vider serrata la via, / a vender cominciar vino inacquato, / e'l pane a peso con gran carestia.
[6] Poes. an. tosc., XIV (2), 32.7, pag. 334: El buon vin e'l bruzesco me guerisce, / che mme ne vien di rose e di viuole, / or bea innacquato chi ber[e] [lo] vuole / ché la cruda [gia]mai non si smaltisce.
[7] Paolo da Certaldo, XIV sm. (tosc.), cap. 146, pag. 120.8: Il meno che puoi béi a uno pasto di due ragioni vino: se molti vini ti sono recati, odi d'uno che sia buono, e di quello béi mentre che basta; e be'lo sì innacquato, che dove tu vai a cenare co l'amico tuo per fargli onore e a te pro, che tu non facci a lui vergogna e a te danno...
[8] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 176, S. Pelagio papa, vol. 3, pag. 1574.20: Un cavaliere armato stando ritto levava da terra sopra la sua mano infino al capo tostamente, una lepre intera o due galline o un'oca mangiava, poco vino bevea, e quello innacquato, tanto era temperato nel bere che a cena rado solea bere più che tre volte.
1.1 [Relig.] Fig. Spiritualmente debole.
[1] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 34, pag. 257.12: Or quale è questa feccia? Sono le pene ch'elli sostegnono qui, ma pogo sono però che li giusti ànno in loro patientia. Ma li peccatori non ànno lo vino puro ma inacquato, questi spiriti inacquati et con feccia, però che se ànno questi beni sì li ànno in loro confusione et morte, sì come l'ebbe Nerone.
[u.r. 26.02.2007]