CAMBIATO agg.

0.1 cambiata, cambiate, cambiati, cambiato, chanbiata, chanbiate.

0.2 V. cambiare

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Fiore, XIII u.q. (fior.).

0.7 1 [Detto del volto e dell'aspetto esteriore:] trasformato nei tratti e nell'espressione. 1.1 Sconvolto da un sentimento; vivamente turbato. 2 Privo di coerenza, incostante; infedele. 3 Che è stato sostituito; diverso; altro.

0.8 Elena Paolini 08.10.2003.

1 [Detto del volto e dell'aspetto esteriore:] trasformato nei tratti e nell'espressione.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 49, pag. 159.13: Allora Prudenza, ad adirato animo e col volto cambiato, disse: o Dio! come è stolto quegli che può cessare la mala via e cessarsi del male, et egli si sforza d'andare e combattere per le grande aqque!

[2] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 5, par. 2, pag. 104.13: Ma pure mi tenni, e con noiosa fatica, alla quale non credo che simigliante si truovi, il turbato cuore sotto non cambiato viso servai, di piagnere più disiosa che di più ascoltare.

[3] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 535, pag. 799.37: Quella si vide così nel fiume disformata in sozza figura, gittò la sampogna via. E però vol dire Ovidio che quando la femina hae superbia, si specchi e vedrà la sua faccia cambiata.

- [Detto di una condizione psicologica].

[4] Fiore, XIII u.q. (fior.), 203.11, pag. 408: El diavol sì ti ci à or [r]amenato: / Se mi trovasti a l'altra volta lento, / Or sie certan ch'i'ti parrò cambiato. / Me' ti varria che fossi a Benivento».

1.1 Sconvolto da un sentimento; vivamente turbato.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 94, pag. 289.17: I' dico di que' pazzi, ch'hanno il pensiero smosso, e cambiato, e turbato, non di quelli, che l'hanno del tutto perduto.

[2] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 13, pag. 49.12: Ed entrò allora lo re in grande sospeccione, e perchè la vidde cosìe cambiata; e ancora disse: «Vedete dama, al tutto e per tutto, io voglio sapere il perché questa ampolla tue hai messa e tenevi in questo luogo, e vogli sapere che beveraggio è.

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XV, par. 54, pag. 676.21: Sono, oltre a ciò, i Fiorentini oltre ad ogni altra nazione invidiosi; il che si comprende ne' nostri aspetti turbati, cambiati e dispettosi, come o veggiamo o udiamo che alcuno abbia alcun bene, e, per contrario, nella dissoluta letizia e festa, la qual facciamo, sentendo alcuno aver avuta la mala ventura o essere per averla.

2 Privo di coerenza, incostante; infedele.

[1] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 18, pag. 161.29: Dunque, la femmina non dee darsi al volere di colui che lla domanda, ma prima li dé fare molte promesse e indugiare quel che promette convenevole termine e conosca di che fede sia; talora si dé mostrare cambiata al postutto da quel che promette e di non volere farne nulla.

[2] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. II, cap. 28, pag. 227.27: Agiugniamo, dunque, el trattato di poter conosciere l'amor cambiato, a quelli che son detti di sopra e disposti assai brievemente, i quali credemo che sia utile e mestiere a tutti gli amanti.

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 104, pag. 344.36: Giammai neuno uomo vide Catone cambiato, benché 'l Comune, o lo Stato di Roma si cambiasse spesso; e' fu sempre in tutti gli stati d'un modo, in ufficio, e fuori d'ufficio, in Roma, e fuor di Roma, in parlamento, in consiglio, e in oste, e alla sua morte.

3 Che è stato sostituito; diverso; altro.

[1] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), Dedica, pag. 248.8: Dove e come da lui imprigionati fossero[...] procedendo si legge; [..] quindi scrivendo qual Palemone rimanesse, come a lui la tornata d' Arcita sotto cambiato nome si discoprisse e come per lo ingegno di Panfilo suo famigliare elli uscisse de la prigione.

[u.r. 14.01.2009]