0.1 cascante, cascanti.
0.2 V. cascare.
0.3 Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.): 2.
0.4 In testi tosc.: Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.); Comm. Arte Am. (A), XIV pm. (pis.).
0.7 1 Che cade, che scende dall'alto verso il basso. 2 Che non riesce, non ha la forza di sostenersi; debole, privo di forza o consistenza (anche fig.). 2.1 [Detto della pelle o di parti del corpo:] flaccido, cadente.
0.8 Gian Paolo Codebò 20.09.2003.
1 Che cade, che scende dall'alto verso il basso.
[1] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 4 ott. 115.6, pag. 141: e nondimeno / si basciavan talvolta, e le cascanti / lagrime si bevean...
[2] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 15, pag. 718.2: li quali sopra l'orecchie in tonda treccia raccolti e quindi di dietro non cascanti sopra lo equale collo, [[...]] loda in infinito, né dissimili ad alcuni delle prime li reputa in legatura o in colore.
2 Che non riesce, non ha la forza di sostenersi; debole, privo di forza o consistenza (anche fig.).
[1] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 9, pag. 505.32: col ferro gli divide meza la fronte in tralle due tempie, e quelli, morendo, i cascanti membri abbatte alla terra; e a colui con iguale parte di qua e di là da ogni omero il capo pendette.
[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 102, pag. 332.13: Io spregiava già il rimanente della mia età, la quale è lassa, e cascante...
[3] Boccaccio, Ninfale, 1344/48 (?), st. 381.8, pag. 324: Saria questo difetto, che mi piglia / sí la persona, ch'ognor va crescendo, / ed ogni giorno vengo piú pesante, / e fatta tutta svogliata e cascante?
[4] Comm. Arte Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 351, pag. 593.11: «Vecchie»: intende non cascante ma attempate.
[5] Jacopo Passavanti, Tratt. scienza, c. 1355 (fior.), pag. 313.16: Parrà alla persona avere piene le carni di spine e d'agora, avere il quore trafitto, le membra cascanti e deboli...
2.1 [Detto della pelle o di parti del corpo:] flaccido, cadente.
[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 1, 1.28, pag. 14: E la cascante e vizza in molte parti / Inaridita pelle trista triema...
[2] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 401-10, pag. 112.17: parmi esser certo, come io sono della beatitudine che per me s'aspetta, che riguardando il petto suo, tu estimasti quello dovere esser tale e così tirato qual vedesti il viso suo, senza vedere i bargiglioni cascanti, che le bianche bende nascondono.
[u.r. 19.01.2009]