CHIOSA s.f.

0.1 chiosa, chiose, chiosi, chioxa, chioza, closa, ghiosa, ioxe.

0.2 Lat. tardo glosa (DELI 2 s.v. chiosa).

0.3 Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.); Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.); Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Stat. fior., 1310/13.

In testi sett.: Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi mediani e merid.: Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.).

0.5 L'unica att. di un apparente plur. masch. chiosi in Ottimo (terza red.), a. 1340 (fior.) potrebbe essere un errore per chiose.

Locuz. e fras. chiosa ordinaria 3.1; non leggere la chiosa 1.4.

0.7 1 Spiegazione aggiunta a un testo (a margine del passo cui si riferisce o a pie' di pagina o raccolta con altre in un volume a sé) per chiarire il senso di una parola o di un passo; commento, postilla. 1.1 Chiosa generale, grande, universale: commento a carattere generale introduttivo ad un'opera o capitolo e posto ad inizio dell'opera o del capitolo. 1.2 Chiosa particolare, singolare: commento dettagliato posto in corrispondenza dei singoli passi, versi, parole. 1.3 Chiosa interlineare, interlineata: breve nota che sta tra riga e riga di uno scritto. 1.4 Fras. Non leggere la chiosa: non conoscere in maniera approfondita qsa. 2 Estens. Atto dello spiegare, interpretare ciò che è sottinteso o che presenta difficoltà di comprensione. 3 [Dir.] Commento che spiega la ratio legis di una norma giuridica. 3.1 [Dir.] Locuz. nom. Chiosa ordinaria: commento di riferimento obbligato per comprendere un testo giuridico. 3.2 Estens. Atto ufficiale di un magistrato. 4 Ciò che è motivo di qualcosa; causa. 5 Esposizione verbale; narrazione.

0.8 Sara Sarti 11.10.2003.

1 Spiegazione aggiunta a un testo (a margine del passo cui si riferisce o a pie' di pagina o raccolta con altre in un volume a sé) per chiarire il senso di una parola o di un passo; commento, postilla.

[1] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 36, pag. 411.23: Ove Agustino dice: «Se l'amore del mondo abita in te, non à dove entri già l'amore de Dio». [E dice chioza in la pistula a Romanos che, come l'amore de Dio] è fonte d'onni vertù, sì l'amore del mondo è d'onni visio.

[2] Novellino, XIII u.v. (fior.), 35, pag. 209.2: «Iscrivete» disse il maestro «che provato è; e facciasene nuova chiosa».

[3] Gl Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 1, pag. 29.13: Et, intra li altri capituli del libbro di Moyse, questi tre sono li più malagevili et ànno maggiore commento, cioè maggiori chiose che li altri, per sancto Augustino.

[4] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), Proemio, osservazioni, pag. 80.22: come dichiarato è di sopra [per questa chiosa.

[5] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 27, pag. 128.1: [1] Anchor tut'i decreti e tut'i decretal e somme e apparati e ioxe e sovrescrichii, leçe e raxon civil e tuti hi libri chi han scrito hi doctor de la sancta gesia chi son sençça nomero, ogne sciencia ogne filoxofia moral e natural e la methafixicha son ordenai, chi gli sa ben uxar, a far cognosser De' e a mantegnir lo fruito precioso de l'amor de De' e del nostro proximo chi è soa ymagin.

1.1 Chiosa generale, grande, universale: commento a carattere generale introduttivo ad un'opera o capitolo e posto ad inizio dell'opera o del capitolo.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 4, proemio, pag. 35.1: Chiosa generale sopra il IIII canto della prima cantica.

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 80.31: del[la] quale oppinione e reduzione a comportabile lettera è scritto di sopra nella grande chiosa sopra tutto il capitolo...

[3] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 10, pag. 244.16: E perchè il Sole è spezialissimo e maggiore ministro della natura in questo, sì come è mostrato nella chiosauniversale di questo capitolo...

1.2 Chiosa particolare, singolare: commento dettagliato posto in corrispondenza dei singoli passi, versi, parole.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 3, pag. 27.1: Comincia la chiosaparticulare del terzo canto de la prima cantica.

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 4, pag. 52.22: Dice Agostino, nel XVIII libro della Città di Dio, capitolo XX, che regnando [appo] li Ebrei Sedecia, e apo li Romani Tarquino Prisco, fu il detto Tales, e li detti Savi, cioè Biante, Pittaco, Solone ec. de' quali a' suoi luoghi si pone singulare chiosa...

1.3 Chiosa interlineare, interlineata: breve nota che sta tra riga e riga di uno scritto.

[1] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 4, par. 9, pag. 149.19: «Rendete dunque quello ch'è di Ciesare a Ciesere, e quello ch'è d'iddio a ddio». Ove lla chiosa intralingnata dicie: «cioè a ddire tributo e pechunia», o argiento.

[2] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 5, par. 9, pag. 176.6: dicie la chiosa interlinaria: «ché qui è lluogho di giudichamento».

[3] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 28, par. 5, pag. 460.16: Ove lla chiosa intralinaria dicie: «'Tu sse' Piero' questo è, di me Piero altressì, tuttavia che ttu non ritenghi fondamento».

1.4 Fras. Non leggere la chiosa: non conoscere in maniera approfondita qsa.

[1] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 60.10, pag. 178: La quale spina Amor noma la gente, / ma chi lel pose non lesse la chiosa, / e s'e' la lesse, sì seppe nïente: / ch'i' dico ch'ell'è spina sanza rosa...

2 Estens. Atto dello spiegare, interpretare ciò che è sottinteso o che presenta difficoltà di comprensione.

[1] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 60, pag. 28: Non fare 'nno teu legere, dove non dibi, posa; / Dov'è pplana la lectera, non fare scura closa.

[2] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), tenz. 101.25, pag. 260: Sò per fermo tal pagherà il pasag[g]io / co la sua gente. Sag[g]i'ò / data sentenza: c'or la chiosa fi'al sag[g]io!

[3] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 20.99, vol. 2, pag. 342: Ciò ch'io dicea di quell'unica sposa / de lo Spirito Santo e che ti fece / verso me volger per alcuna chiosa, / tanto è risposto a tutte nostre prece / quanto 'l dì dura; ma com'el s'annotta, / contrario suon prendemo in quella vece.

[4] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 17.94, vol. 3, pag. 287: Figlio, queste son le chiose / di quel che ti fu detto...

[5] Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.), tenz. 1, 2.14, pag. 766: non ci varrà recar pietre né ombra; / di cotal chiosa mia risposta vergo.

[6] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 21.8, pag. 566: Ma come sovra tutte onestà posa, / sì come i fior de l'oro ch'è perfetto, / e come dà sovra tutte deletto, / questo se pò veder con poca chiosa.

[7] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 197.48, pag. 221: e al baron comandò che nascose / tenesse l'opre e questo garzon seco, / e figliuol del pastor fosson le chiose.

3 [Dir.] Commento che spiega la ratio legis di una norma giuridica.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XV, par. 74, pag. 680.19: messer Accorso chiosò tutto 'l Corpo di ragion civile e furon le sue chiose tanto acette che elle si posero e sono e ancora s'usano per chiose ordinarie nel Codice e negli altri libri legali...

3.1 [Dir.] Locuz. nom. Chiosa ordinaria: commento di riferimento obbligato per comprendere un testo giuridico. || TB nota s.v. glossa che la collezione di glosse fatta da Accursio Fiorentino fu detta per antonomasia 'La Glossa', conosciuta sotto il nome di 'Glossa ordinaria'.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XV, par. 74, pag. 680.21: messer Accorso chiosò tutto 'l Corpo di ragion civile e furon le sue chiose tanto acette che elle si posero e sono e ancora s'usano per chiose ordinarie nel Codice e negli altri libri legali...

3.2 Estens. Atto ufficiale di un magistrato.

[1] Piero Alighieri, 1364 (fior.), Non si può dir, 99, pag. 53: giudice alchun non bada / di far dir no e sí sue chiose, e giura / per questo e quel non avrà dirittura.

4 Ciò che è motivo di qualcosa; causa.

[1] Stat. fior., 1310/13, cap. 68, pag. 50.21: E sia tenuto che sia incorso nel quarto più, sanza alcuna chiosa di suspetione, se la detta condannagione non pagherà infra 'l detto termine di diece die, sì com'è detto, non ostante che ne la condannagione non sia mentione del quarto più. || Cfr. Castellani, p. 106 (Stat. 1345: «absque aliqua suspictionis causa»).

5 Esposizione verbale; narrazione.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 29, terz. 5, vol. 2, pag. 56: E de' fediti non ti vo' far chiosa, / che furon molti; ma senza dimora / ti vo' contare una mirabil cosa...

[u.r. 26.10.2020]