CHIOSARE v.

0.1 chiosa, chiosai, chiosano, chiosar, chiosarà , chiosare, chiosarlo, chiosata, chiosate, chiosati, chiosato, chioseràe, chioseremo, chioserollo, chiosi, chioso, chiosò, chiosòe, chioxi.

0.2 Da chiosa.

0.3 Onesto da Bologna, XIII sm. (tosc.): 2.

0.4 In testi tosc.: Onesto da Bologna, XIII sm. (tosc.); Fiore, XIII u.q. (fior.); Stat. fior., c. 1324; Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.).

In testi sett.: Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.).

In testi mediani e merid.: Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.).

0.7 1 Corredare di note o commento un testo. 2 Estens. Rendere intelligibile, far comprendere ciò che è sottinteso o presenta difficoltà di comprensione; spiegare. 2.1 Intendere qualcosa o di sottinteso o di difficile comprensione. 3 [Dir.] Spiegare la ratio legis di una norma giuridica. 4 Esprimere un giudizio, un parere. 5 Esporre verbalmente; narrare.

0.8 Sara Sarti 11.10.2003.

1 Corredare di note o commento un testo.

[1] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), Prologo, pag. 356.3: E però questo libretto d'Ovidio, ch'io t'ho volgarizzato e chiosato...

[2] Chiose Sfera, p. 1314 (fior., pis.), App. 5, pag. 157.3: E come la luna sia minore del sole e della terra si pruova certamente per l'eclisse e per l'oscurità dell'uno e dell'altro e chioserollo nella imagine intorno a' cerchi ed assegneremo ragione come.

[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 8, pag. 134.3: Questa torre, secondo che alcuni chiosano, significa l'altezza dell'arroganzia...

- [In senso scherzoso].

[4] Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.), 3.4, pag. 696: Io son del «ti» sì forte innamorato, / per ch'è principio de liggiadro nome; / sonne più vago, ch'el fanciul di pome, / tra letter'e vocal: ch'io l'ho chiosato / e, per più onor, de perle fegurato...

2 Estens. Rendere intelligibile, far comprendere ciò che è sottinteso o presenta difficoltà di comprensione; spiegare.

[1] Onesto da Bologna, XIII sm. (tosc.), 13a.5, pag. 65: Vostro saggio parlar, ch'è manifesto / a ciascuno che senno aver disia, / e 'l cortese ammonir, dal qual richiesto / sono per rima, di filosofia, / m'ha fatto certo, sì ben chiosa in testo...

[2] Fiore, XIII u.q. (fior.), 91.12, pag. 184: E però il mi' volere i' sì vi chioso, / Che pender prima i' sì mi lascierei / Ched i' uscisse fuor di mi' proposo...

2.1 Intendere qualcosa o di sottinteso o di difficile comprensione.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 15.89, vol. 1, pag. 253: Ciò che narrate di mio corso scrivo, / e serbolo a chiosar con altro testo / a donna che saprà, s'a lei arrivo.

[2] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 11.141, vol. 2, pag. 190: Più non dirò, e scuro so che parlo; / ma poco tempo andrà, che ' tuoi vicini / faranno sì che tu potrai chiosarlo.

[3] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 15, pag. 80.28: E allora chiosarà el testo, che ora pone chiuso.

[4] Fazio degli Uberti, Rime pol., c. 1335-p. 1355 (tosc.), [p. 1343] 3.53, pag. 29: La prima bestia per la Chiesa intendo / e chiosa te per la seconda qui...

[5] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 2.7, pag. 6: Tu, perché intendi sotilmente Esopo, / gentil ingegno, ad ogni passo oscuro / poray chiosar el testo, et io non curo / ch'el rude vulgo snodi questo gropo.

3 [Dir.] Spiegare la ratio legis di una norma giuridica.

[1] Stat. fior., c. 1324, cap. 52, pag. 78.23: E che questo ordinamento s'intenda semplicemente sì come giace, e chiosare o interpretare non si possa nè in frode di lui alcuna cosa presummere.

[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XV, par. 74, pag. 680.19: Messer Francesco fu figliuolo di messer Accorso, amenduni fiorentini e amenduni grandissimi e famosi dottori in legge, in tanto che messer Accorso chiosò tutto 'l Corpo di ragion civile e furon le sue chiose tanto acette che elle si posero e sono e ancora s'usano per chiose ordinarie nel Codice e negli altri libri legali...

[4] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 15, 100-120, pag. 418.15: Questo fu legista bolognese figliuolo d'Accorso, lo quale chiosò la legge...

4 Esprimere un giudizio, un parere.

[1] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 20.60, pag. 138: Prego, Segnor, me chioxi questa rima.

5 Esporre verbalmente; narrare.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 1, terz. 30, vol. 1, pag. 4: Sicano il terzo ebbe signoria / della Cicilia, e funne Re con posa, / per lui chiamata Sicanía di pria; / e fece la Città di Seragosa, / la qual fu capo di tutto quel Regno, / siccome aperto la Cronica chiosa.

[2] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 53, terz. 58, vol. 3, pag. 95: E nel milletrecentoventi chiosa, / che Castruccio, sentendo, che sommosso / era Messer Filippo di Valosa, / che a Messer Maffeo andasse addosso, / a priego suo, e d'altri Ghibellini, / con molta gente subito fu mosso...

[u.r. 20.04.2010]