COCIMENTO s.m.

0.1 cocimento.

0.2 Da cuocere.

0.3 Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).

0.7 1 Effetto o azione di ciò che è caldo. 2 Fastidio; sofferenza (in senso sia fisico sia morale).

0.8 Gian Paolo Codebò 26.09.2003.

1 Effetto o azione di ciò che è caldo.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 25, pag. 426.25: Ingene[ra]si in Libia e in Etiopia nel maggiore cocimento del caldo...

2 Fastidio; sofferenza (in senso sia fisico sia morale).

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 134, pag. 523.28: cessando i fummi dintorno a' due amanti, a' circunstanti li volse, e quelli in oscurissima nuvola mantenendo bassi, con noioso cocimento impediva i circunstanti da poter vedere dove Filocolo e Biancifiore fosse...

[2] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 29, 85-90, pag. 749.1: piace al lebroso di grattarsi per lo pizzicore, benché poi li torni in amaro per lo cocimento che ne sente per aversi grattato...

[3] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 29, 85-90, pag. 749.4: così lo falsario à piacere delle malizie sue et occultamente, che sa trovare che non appaia la sua falsità; ma poi li torna in cocimento, quando la coscienzia lo rimorde...

[u.r. 16.03.2009]