COLORITO agg.

0.1 cholorita, cholorito, collorita, collorite, coloria, colorida, coloride, colorio, colorita, colorite, coloriti, colorito.

0.2 Da colorire.

0.3 Francesco, Laudes, c. 1224 (assis.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Poes. an. fior., XIII sm.; Distr. Troia, XIII ex. (fior.); Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.); Comm. Arte Am. (A), XIV pm. (pis.).

In testi sett.: Pamphilus volg., c. 1250 (venez.); Disputatio roxe et viole, XIII (lomb.); Memoriali bologn., 1279-1300, (1299-1300); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi mediani e merid.: Francesco, Laudes, c. 1224 (assis.); Destr. de Troya, XIV (napol.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

0.7 1 Che ha un colore, o colori; adorno di (vari) colori. 1.1 Di colore carico e intenso. 1.2 Che ha subito una colorazione artificiale; dipinto. 1.3 [Detto dell'incarnato del volto e delle membra:] di colore gradevole, non pallido (spesso come indizio di salute o di buonumore, o come tratto di bellezza). 2 Fig. Che si presenta gradevole e accattivante; allettante. 2.1 [Ret.] Ornato retoricamente; persuasivo. 3 Atto a essere percepito dalla vista; costituito da immagini.

0.8 Elena Paolini 20.10.2003.

1 Che ha un colore, o colori; adorno di (vari) colori.

[1] S. Francesco, Laudes, c. 1224 (assis.), 22, pag. 34: Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre terra, / la quale ne sustenta et governa, / et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.

[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 4 bis, pag. 199.15: de li quali [vasi] era presumato ch'elli fóssaro stati sotto terra asai più de milli anni; e trovavanse così coloriti e freschi co'elli fóssaro fatti via via; de li quali la terra non parea ch'avesse dominio sopra essi de potéreli consumare.

[3] Disputatio roxe et viole, XIII (lomb.), 177, pag. 108: Quilò risponde la Roxa vermegia e coloria: / «denanze da mi tu pari verda, frescha e floria, / perzò pari in prima per nonzià la via / dra Rossa che s'aprosma, ch'è dona e ch'è regina...

[4] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 15, pag. 107.6: rinverdiscono le pratora e diventano belle e colorite di fiori, vestonsi gli albori di nuove foglie, adornasi la terra di gienerazione, ingienerano tutte le cose...

[5] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 19, ch., pag. 263.27: quando l'acqua si vede da presso non pare colorita, a cagione che alotta il verde non stae ne la superficie de l'acqua, ma vae al profondo.

1.1 Di colore carico e intenso.

[1] Poes. an. fior., XIII sm., 30, pag. 16: Messer, lo prezzo che tue desti non mi sia giudicio, / anzi sia mio aiutorio quello sangue colorito, / e che distrugha il mio peccato e da me parta ongne vizio / e facciami aprire le porte e metami in paradiso.

[2] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 12, pag. 100.2: Se la flema è più grossa, apresso, quand'ella sarà matura, sì la potrà l'uomo conosciere per l'orina che sarà più colorita e no così ispessa, e -l ventre sarà più solubro...

[3] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 58.16: E tutti i detti panni vogliono essere coloriti e ben chiari vermigli e gialli e fistichini, compartiti per balla i detti colori.

[4] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 376.28: Ora quanto [lo zafferano] è secondo sua ragione e sua contrada più colorito e con meno femminelle gialle e col suo piede più rosso e meno giallo e più secco et più asciutto e più netto, tanto vale meglio.

[5] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 141, pag. 276.27: le gambe i(n)fianu voi illo se fa la d(ic)ta enfe(r)mità p(er) humore violento; et allora q(ue)llo humor(e) scorre mino et appareno per plaghe d(e) colore çialle q(uas)i colorite et so' più spesse.

1.2 Che ha subito una colorazione artificiale; dipinto.

[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 9, pag. 41.24: [1] Ché sovenço incontra che la cera e 'l volto de la meretrixe da soa natura serà bruto e soçço, ma per vende'-se meglio el'-le sarà pençer de giusi e de color biancheti e roseti e usà'e lavà'-se e unçe'-se d'altre piumente per inganar e prender quî chi no s'aveçan quanta soççura giase e sta ascosa, coverta soto 'l velo de giuso colorio.

[2] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 391-400, pag. 111.17: E chi non sa che le mura affumicate, non che i visi delle femmine, ponendovi su la biacca, diventano bianche, e oltre a ciò colorite secondo il colore che al dipintore di quelle piacerà di porre sopra il bianco?

1.3 [Detto dell'incarnato del volto e delle membra:] di colore gradevole, non pallido (spesso come indizio di salute o di buonumore, o come tratto di bellezza).

[1] Pamphilus volg., c. 1250 (venez.), [La Vecchia], pag. 67.18: E domentre qe noi parlemo ensenbre, Galatea viene sovençe fiade colorida e palida; e quando eu son stanca q'ieu tago, et ela me somonise q'eu dibia parlare.

[2] Memoriali bologn., 1279-1300, (1299-1300) App. e.8, pag. 94: e fresca piú che rosa della spina / e collorita; / e di tuta beltà sète compita / e vertudiosa piú che calamita, / e sprendent'è piú che margarita / lo vostro viso.

[3] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 167.31: boccha picciola e bene fatta; le braccia colorite, li denti bene ordinati, di colore d'avorio con alquanto splendore; il collo diritto, lungho e coperto, bianco come neve...

[4] Distr. Troia, XIII ex. (fior.), pag. 167.27: Ella fue di bella statura, di convenevole grandezza, lungha e schietta, convenevolemente charnuta, adatta, snella, biancha come aliso, pulita come ivorio, chiara come christallo, e cholorita per avenente modo...

[5] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), [Pt. 4. Fisonomia], pag. 180.5: nè molto charnuto nel viso; e è cholorito intra rosso e bianco, e àe il buccio e la charne sottile e rilucente; e àe i chapelli nè crespi nè piani, e àe il colore de' chapelli gialli, [sì come] intra neri e rossi...

[6] Zucchero, Fisonomia, 1310 (fior.), pag. 12.1: e chi àe grandi labra sì è isciocco e lento; e se le sono mal colorite, sì è segno di malizia.

[7] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 515, pag. 534.1: Sì-non era niente maraviglia, ché lo giglio né la rosa vermeglia non è così biancho né così colorita com'ella era, ché quanto Natura poté operare in lei di beltà, tanto in lei operò senza niente fallire.

[8] Boccaccio, Filostrato, 1335-36 (?), pt. 5, ott. 60.2, pag. 172: Egli pareva a se stesso nel viso / esser men che l'usato colorito, / e per questo faceva un suo avviso / d'esser talvolta dimostrato a dito, / quasi dicesser: «Perché sì conquiso / è divenuto Troiolo e smarrito?».

[9] Poes. an. (ed. Panvini), XIV pm. (tosc.), 132.6, pag. 635: sguardando solamente 'l chiaro viso / per cui son fatto d'amorosa vita: / ben è celestial cosa, ciò m'è aviso, / veder sua dolce bocca colorita, / la qual porto chiusa nel cor con riso, / stringendola com'auro margherita.

[10] San Brendano tosc., XIV (ven.>tosc.), pag. 91.20: viddono venire incontro a lloro uno uomo il quale era un bello vecchiardo con volto colorito e capelli bianchi come neve...

- [Come manifestazione di un moto dell'animo].

[11] Disputatio roxe et viole, XIII (lomb.), 258, pag. 110: La zente che vano in cercho per qualche sa vesenda, / pensosa e tranchoxa pensandoge molte sovra, / za no se ne percorçeno denanzi ge son paria, / la faza che è smaria sì vene coloria, / alegra e confortoxa perché ge son paria.

[12] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 38, pag. 62.7: E T. lo quale ee montato inn argoglio diventoe più colorito che nonn iera prima e istava dritto davanti alo ree e li cavalieri.

[13] Comm. Arte Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 38, pag. 564.17: Perché ne diventóno colorite e rosse.

- [In contesto fig.].

[14] Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.), 5.47, pag. 109: O colorita e blanca / gioia de lo meo bene, / speranza mi mantene, / e s'eo languisco, non posso morire: / ca, mentre viva sete, / eo non poria fallire, / ancor che fame e sete / lo corpo meo tormenti...

2 Fig. Che si presenta gradevole e accattivante; allettante.

[1] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 21, pag. 193.9: Ma chella Breseyda, commo a femena che era multo saputa e viciosa de cutale malvastate, davale parole con promessiune collorite e sperlongavale la speranza per lo fare ben stennerire e per lo potere affligere bene inde la soa afflictione e mantenirelo in quillo amore, per chi illo plu arrayasse e accrescesselesse plu grande ardore.

[2] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 29, pag. 246.33: E perzò se sforzava maystrebelemente con parole multo collorite de laudare a lloro che devessero trovare via e muodo con loro salveze...

[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 117, S. Sinforiano, vol. 3, pag. 1025.11: I doni vostri, che testeso paiono coloriti, mischiati di dolcezza di mele, a le mal crudeli menti parturiscono veleno.

2.1 [Ret.] Ornato retoricamente; persuasivo.

[1] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 30, pag. 258.34: Ma lo re Ulixe, homo facundo e sayo parlatore, respondendo in contrario cortesemente parlando colle soy parole placibele et honeste, allegandonce alcune collorite raysone, tanto potte e valce pregandolle tutti insembla che fece revocare quella sententia.

3 Atto a essere percepito dalla vista; costituito da immagini.

[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 68, Pentecoste, vol. 2, pag. 636.24: E non è maraviglia, però che come dice san Bernardo de la parola [in]visibile: «Per gli occhi non entròe, però che non è colorita; né per gli orecchi, però che non fece suono...

[u.r. 16.03.2009]