CONTEMPERARE v.

0.1 contempera, contemperandu, contemperata, contemperate, contemperato, contemperi, contenpriamo, cuntemperassiru.

0.2 Lat. contemperare (DELI 2 s.v. contemperare).

0.3 Teperto, Lettera in prosa, XIII sm. (pis.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Teperto, Lettera in prosa, XIII sm. (pis.); Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Equilibrare, armonizzare; conformare una cosa con un'altra, adattare. 1.1 Pron. Armonizzarsi a vicenda. 2 Moderare, attenuare, misurare. 3 [Per errore di trad. o fraintendimento dell'originale].

0.8 Ilaria Zamuner 24.08.2003.

1 Equilibrare, armonizzare; conformare una cosa con un'altra, adattare.

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 3, cap. 12, pag. 126.24: «Con ciò sia che Dio tutte le cose con reggimento di bontade governare per ragion sia creduto, e quelle tutte medesime cose, sì come io ho mostrato, per naturale intenzione corrano al bene; or puossi dubitare ch'elle non sieno volontariamente rette, e al volere del disponente sì come convegnendosi - e contemperate - al rettore spontaneamente si convertano?».

[2] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 9, vol. 2, pag. 187.12: si eu pensassi ki tucti li planeti starranu in un signu di arieti in lu circu equinociali [[...]], et cuntemperassiru l'airu ad una immobili equalitati, la luna stassi da ponenti, lu suli da livanti per illuminari l'unu et l'autru emisperiu, et fortificati in loru splenduri et temperati in loru caluri, tuctu lu mundu fussi et stassi in equalitati...

1.1 Pron. Armonizzarsi a vicenda.

[1] Teperto, Lettera in prosa, XIII sm. (pis.), pag. 433.11: E, poi si è, carissimo, che 'nsieme si contenpriamo, dir potemo che Divina Grasia n'àe allevati d'uno spirito, lo quale, tucto privati siamo di prezunsione corporali, lo speculo dela 'ntelletuale nostra mente tuctor veghia e difina e ditermina e raporta l'un l'autro, le piò segrete cose di nostre interiora participando e 'nsieme comunicando.

2 Moderare, attenuare, misurare.

[1] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 16, 64-75, pag. 434.24: Et è da notare che la cortesia al tutto caccia l'avarizia e tempera la prodigalità; e così la magnanimità caccia la pusillanimità e contempera la presunzione.

- Pron.

[2] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 23 [Ciano del Borgo a San Sepolcro].29, pag. 50: ma dia la voglia e l'occhio sempre volgere, / come volante passera, / dove 'l signor s'incassera, / e lì, devoto, tutto si contemperi, / sì che non si distemperi; / l'ira biçarra rompa, fiacchi e straccila / e tucta da sé caccila, / cantando al suo signor diricto carmine, / non con bugia né con parole guarmine.

3 [Per errore di trad. o fraintendimento dell'originale].

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 9, cap. 5, vol. 2, pag. 211.19: Illu medemmi eciandeu non vergugnau di adimandari da li iudici per gran donu Publiu Scipiuni, so soceru, culpivili per li ligi medemmi li quali issu avia facti in grandissima ruina di multi nobili homini acusati, contemperandu lu statutu di la republica per losingi di lu lectu spusarizzu.|| Cfr. Val. Max., IX, 5, 3: «maritalis lecti blanditiis statum rei publicae temerando».

[u.r. 19.11.2020]