0.1 ccontemplare, chontempla, comtempla, comtemple, contempia, contempiando, contempianti, contempiare, contempiava, contempiavano, contempie, contempio, contempiò, contempla, contemplà', contemplanda, contemplando, contemplanno, contemplano, contemplante, contemplanti, contemplanu, contemplar, contemplare, contemplarj, contemplarla, contemplarono, contemplasse, contemplassi, contemplata, contemplate, contemplato, contemplava, contemplavano, contemplavi, contemple, contempleno, contemplerae, contemplerai, contemplerebbono, contempli, contempliamo, contemplo, contemplò, contemprare, contempre, contenpla, contenplando, contenplar, contenplare, contenplasser, contenplavan, contenplo, cuntempla, cuntemplandu, cuntemplanti, cuntemplanu, cuntempli, cuntimplandu, cuntimplatu.
0.2 Lat. contemplari (DELI 2 s.v. contemplare).
0.3 <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>: 1.
0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.); Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.).
In testi sett.: Poes. an. ven., XIII; Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.); Elucidario, XIV in. (mil.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Matteo Corr. (ed. Corsi), XIV pm. (padov.?); Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).
In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.); Discorso sulla Passione, XIV sm. (castell.).
In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).
0.7 1 Fissare intensamente il pensiero su qsa, concentrare la mente con trasporto, adesione [anche:] con partecipazione mistica. 2 Osservare a lungo e con attenzione, guardare qsa con ammirazione o meraviglia. 3 Considerare, comprendere, capire. 3.1 Cogliere, afferrare, intuire. 3.2 Prendere in considerazione, esaminare. 4 Comprendere, contenere in sé.
0.8 Ilaria Zamuner 29.08.2003.
1 Fissare intensamente il pensiero su qsa, concentrare la mente con trasporto, adesione [anche:] con partecipazione mistica.
[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 3, cap. 4, pag. 194.8: coloro, che lassano le ricchezze e le possessioni, e non vogliono intendere a conquistarle, anzi vogliono intèndare a contemplare ed a conósciare virtù, ellino sono migliori che li altri uomini, perciò ch'ellino non vivono siccome gli altri uomini, anzi vivono quasi come Dio.
[2] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 19, pag. 39.19: pensa Idio, imagina Idio, contempla Idio; e questo pensiero li sa sí buono che non se ne sazia...
[3] Poes. an. ven., XIII, 387, pag. 147: Mo se le vertude con ti serà, / Alla biada Trinitade el te condurà. / O alboro de la croxe glorioso, / De far misericordia e' pietoso, / Fame vegnir a contenplar là suso / A çò che d'ogno mal io sia recluso.
[4] Poes. an. urbin., XIII, 17.52, pag. 577: De Te è pplen lo monno, / terra, mare e pprofunno; / dolçe si' in vello e ssonno, / Amore, a ccontemplare.
[5] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 10, pag. 99.10: Amare Dio e contemplare di Dio è sommo bene e è lo maggiore bene che sia, più che lo pelegrinare.
[6] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 79.29, pag. 389: Fin da mea zoventura / vossi far vita pu dura, / e punir li mei peccai / chi som poi multiplicai, / e santamenti contemplar / le cosse celestiar, / penssando con mente pura / ascender in quela aotura, / aloitanao da lo profondo / de la vanitae de esto mondo.
[7] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 31, 79-93, pag. 699, col. 2.4: Tu m'hai, çoè de insio son venuto sciente. All'eterna, çoè a contempiare a la divinità.
[8] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 2, cap. 16, pag. 58.10: ca li persunj li quali per divuccione contemplanu a Deu et sècutanu a Deu, su una cosa cum Deu...
[9] Matteo Corr. (ed. Corsi), XIV pm. (padov.?), 1.80, pag. 148: Tanto vien dolce ne li miei pensieri / talor, ch'io sento amor in ogni vena / e nel cor mi balena / spirito grazioso e somma pace; / e contemplando questi gran mestieri / Amor l'alma mi toglie e poi la mena / libera d'ogni pena / a te veder, che piú ch'altri gli piace.
[10] Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.), 21.2, pag. 683: Come per ghiaccio fòre andando, sdruce / nostro intelletto, contemplando fiso / quest'accidente, per cui pianto e riso / ed altre passion nòve 'n l'alma adduce.
[11] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 15.5, pag. 232: Pacifica lo meo core, o dolce amor Iesù, / che no dibia mai far altro se no pensar de vu. / Pacifica lo meo core in grande humilità, / ch'eo sia tuto abraxà de perfeta carità, / e contemplar cum vu, o dolce amor Iesù.
[12] Discorso sulla Passione, XIV sm. (castell.), pag. 160.37: O a(n)i(m)a devota, enmagina et pensa che l'a(n)i(m)a co(n)templativa [[...]] no(n) de desidarare ve(n)detta nè volere sapere gli altrui fatti, ma tutto el suo studio de co(n)vertire a Dio p(er) atto d'oratione, e de sforçare la sensualità corporale e levare la mente sua e co(n)te(n)plare e desiderare la devina voluptade e premesione de Dio...
- Sost.
[13] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 13.3, pag. 108: Quando t'aliegre, omo d'altura, / va' poni mente a la sepoltura; / e loco pone lo tuo contemplare, / e pensa bene che tu dii tornare / en quella forma che tu vide stare / l'omo che iace en la fossa scura.
[14] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 2, pag. 271.9: [non] è a dire se non che l'anima filosofante non solamente contempla essa veritade, ma ancora contempla lo suo contemplare medesimo e la bellezza di quello...
2 Osservare a lungo e con attenzione, guardare qsa con ammirazione o meraviglia. || A volte in dittol. sinon. con guardare.
[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 27.14, pag. 38: Complito sopra tuti me teria, / se y' potesse de lëy parlarni / e mostrare quel'è chi mi consuma: / ma temo de falar, Floruça mya, / e perdo ço per paura di starni / a contemplare 'l volto chi mi aluma.
[2] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 3, pag. 12.17: [15] Anchor quando nu voloma provar una vigna e saver qu'ela val, guarderemo nu s'el'à longhi filagni e gran chò e choaçe e molte viaçe, o cercheremo inance s'ela porta bon e dolce fruito e ughe in habundantia? Per lo semeglante se contenpla e guarda l'oliva e gl'altri arbori fruteveli.
- Fig.
[3] Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.), 203, pag. 635: ke l'anema sia degna / a contemplar en celo quella faça benegna / de l'alto Iesù Cristo ke sempro vivo e regna.
[4] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 65.107, pag. 269: O ennamorato Dio, d'esto amor me novella, / che sì ben renovella l'amanti rengioire: / contemplar sì poss'io tua faccia tanto bella, / reposome con ella, né altro vòi sentire...
[5] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 1, quaestio 11, pag. 90.15: lo terzo celo si è intelectual in lo qualle li sancti contempleno la sancta Trinità faza a faza.
[6] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 636, pag. 42: Non è qui li ochi, oimè dolente e trista, / li qual chontempla l'universa tera, / e mo par ch'abia perduta la vista.
3 Considerare, comprendere, capire.
[1] Guido Orlandi, 1290/1304 (fior.), 12.8, pag. 162: Vo' siete la for pare / di ben amare intero, / degna d'aver onore / - chi ben vòl contemplare, / senza menzogna, 'l vero -, / poi d'amoroso core / in un sol loco amare / vi fa l'amor sincero.
[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 29.68, vol. 3, pag. 483: Omai dintorno a questo consistorio / puoi contemplare assai, se le parole / mie son ricolte, sanz'altro aiutorio.
[3] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 2, pag. 26, col. 22.13: Quando el corpo comincia queste mutationi a sentire, è argumento infallabile che la mente incomincia a contemplare.
[4] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), Prologo, pag. 3.12: e con ciò sia che questa nostra momentanea e transitoria vita (e massimamente a chi viver diletta dal suo principio con regola di ragione) non basti a perfettamente invenire e contemplare le particulari cagioni delle singule cose, e poi ad esse elette esercitare...
[5] Passione genovese, c. 1353, pag. 31.3: E allaor comenzà a considerar e a contemplar la peyna e la crudera morte, che se aproximava alle carne, e incomenzà forte a tremar per lo grande spavento.
3.1 Cogliere, afferrare, intuire.
[1] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 19, pag. 153.12: E io Atanasio, lo quale meritai d'avere lo suo pallio trito e la melote, contemplando in quelle cose la presenzia e la santità d'Antonio, parmi avere ricevuta una ricca ereditade.
[2] Poes. an. perug., c. 1367, 2.12, pag. 375: Ei raggie dela lucie tua benengnia / m'an preso a 'nnamorar del vosstro amore, / e per memoria dela fede dengnia / sempre contemplo nello ver colore...
3.2 Prendere in considerazione, esaminare.
[1] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 1, cap. 8.552, pag. 159: Tu ne le verdi fronde prendi esemplo / Che fanno scoppi se fuoco le lede. / Or 'scolta gli accidenti ch'io contemplo. / Insieme è il fuoco alle infuocate orme, / Ma avvegna che la luce avanzi il scoppo, / Paion due tempi con diverse forme...
[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 4, cap. 7, pag. 308.17: Contempliamo ora lo legame molto forte e potente dell'amistade, nè da alcuna parte di sotto dalle forze del sangue. Ancora è questo legame più certo e più disaminato.
[3] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 72.1, pag. 327: O uom, contempla quanto vitopero / fu fatto a Cristo, quando fu davanti / a Anna, primo pontifice fero! / Gridavan: - Muoia! al ladro! - tutti quanti.
4 Comprendere, contenere in sé.
[1] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 5, pag. 88.18: Puotesi considerare lo Padre secondo che ha relazione al Figlio, cioè come da lui si parte e come con lui sé unisce: e questo contemplano li Cherubini.
[2] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 10.4451, pag. 385: «Perché di morte è giudicato segno / Nel fantolino, quando è più discreto / Che non sia tempo?» La ragion ti assegno: / Vede che in piccol tempo morir deve / Natura che contempla ogni secreto, / Sì che il saver gli dà nel tempo breve.
[u.r. 19.11.2020]