CONTRARIETÀ s.f.

0.1 contrariatà , contrarietà , contrarietade, contrarietadi, contrarietae, contrarietate, contraritate, cuntrarietati.

0.2 Lat. tardo contrarietas, contrarietatem (DELI 2 s.v. contrarietà ).

0.3 Patto Aleppo, 1225 (ven.): 2.1.

0.4 In testi tosc.: Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Metaura volg., XIV m. (fior.).

In testi sett.: Patto Aleppo, 1225 (ven.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Stat. perug., 1342; Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.5 Locuz. e fras. per contrarietà 1.4; per la contrarietà 1.4; per ragione di contrarietà 1.5.

0.7 1 Differenza radicale o opposizione diretta di qsa contro qsa altro; differenza di natura. 1.1 L'essere ostile. 1.2 L'essere nocivo. 1.3 [Filos.] Asserzione contraddittoria o in contraddizione con altre. [Dir.] Disposizione contrastante con altre. 1.4 Locuz. avv. Per (la) contrarietà : per il contrario, per opposizione. 1.5 Fras. Per ragione di contrarietà : per il contrario, per motivi d'opposizione. 2 Ciò che si oppone, che va contro qsa altro; difficoltà, dubbio, impulso interiore (intellettuale o morale) contrastante. 2.1 Atto di contrastare azioni, intenzioni, desideri, diritti altrui. 2.2 Situazione contraria, sfortuna, infelicità, dolore.

0.8 Valentina Gritti 28.09.2003.

1 Differenza radicale o opposizione diretta di qsa contro qsa altro; differenza di natura.

[1] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), canz. 7.28, pag. 60: ché l'un val pregio, unde s'aquista amore, / e l'altro disamore. / Però han diversitate / e contrarietate; / ché l'un contrar' per l'altro si disvia, / come per morte vita tuttavia.

[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 3, cap. 2, pag. 153.30: E questi cotali animali mestici deano èssare per rascione viciosi e strani, emperciò che so' composti e nati de contrarietà ; e emperciò hano en sé contrarietà, ché contradiano quasi a ciò che l'omo vole fare.

[3] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. III, pag. 77.8: e sechondo più e meno che siemo conposti di quattro elimenti in ongni parte di noi averia in sé questa contrariatà , la quale è inpossibile.

[4] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 6, cap. 6, vol. 3, pag. 30.1: chè quando un membro si move nel paralitico, quello conviene che 'l mova contra natura; ma questa contrarietà è manifesta nel corpo, e nell'anima è occulta.

[5] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 1, cap. 19, pag. 201.11: e discende cotale fuoco disotto, advegna che di natura di fuoco sia di salire in su, imperciò che quello che 'l caccia, cioè il freddo dell'aiere, non lascia salire in su per la contrarietade ch'ha co· llui.

1.1 L'essere ostile.

[1] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 1, 100-111, pag. 39, col. 1.15: Questi la caccerà per ogni villa ... or sí com'ello metaforizza per l'avarizia una lupa, cossí per larghezza metaforizza uno veltro, zoè uno levorriero, perché è naturale contrarietade e malivoienza tra li lupi e li cani.

1.2 L'essere nocivo.

[1] Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.), pag. 55.26: Veleni de la quarta generatione uccidono per grandissima contrarietà , che tutta loro natura àe co la natura humana...

1.3 [Filos.] Asserzione contraddittoria o in contraddizione con altre. [Dir.] Disposizione contrastante con altre.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 2, cap. 25, pag. 69.24: Alcuna gente crede, che ciò sia gran contrarietà a dire, che l'uomo sia di grand'animo e umile; e credono che la virtù, che l'uomo chiama amore d'onore, non possa essere detta umiltà...

[2] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 257, vol. 1, pag. 499.7: Anco, statuimo et ordiniamo che se nel costoduto del comune di Siena, o vero intra li costoduti del comune, si trovassero alcuni capitoli, e' quali manifestamente fussero intra sè contrarii, sì che l'uno a l'altro contradicesse o vero in alcuno medesmo capitolo manifesta contrarietà apparisse...

[3] Stat. pis., a. 1327, L. 4, cap. 1, pag. 182.7: che ne possano avere tanti et quanti piacerà alli suprascripti Maestri, non obstante alcuna contrarietà che in questo Capitolo di Breve fusse.

[4] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 74, par. 1, vol. 1, pag. 480.20: Percioché molte capitogle degle statute solamente de la podestade e capetanio en le questione civile facciono mentione, acioché la contrarietà d'esse e la scuretà se dechiare, statuimo e ordenamo...

1.4 Locuz. avv. Per (la) contrarietà : per il contrario, per opposizione.

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 2, pag. 6.7: . Propter laboriositatem vel impossibilitatem, e questo è per la contrarietade.

[2] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), canz. 2.10, pag. 7: Ma per che bene e male in un subietto / per la contrarietà non si consente, / per excesso di mente - el meo signore / cum nova fantasia lentòmi el core...

[3] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 1, pag. 91.28: Quand'ioebbi etc.. Qui è da intendere che l'omo che esce del pecato per contrarietà che è da lo spirito a la carne, ne la fine de la pugna rimane el corpo lasso perché perde, e l'animo pien di riposo perché vince.

1.5 Fras. Per ragione di contrarietà : per il contrario, per motivi d'opposizione. || Traduzione del lat. filosofico ratione contrarietatis.

[1] Gl Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 11, pag. 90.14: In del secondo modo si mostra ratione contrarietatis, per ragione di contrarietà . Quale è quella cosa che corporalmente induce dolore? È quando viene alcuna cosa contraria.

[2] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 18, pag. 145.37: Dico che questi che studiano in crescere al mondo et in delle potentie et in delli honori del mondo et vogliono avere Cristo, voglion cosa impossibile ratione oppositionis, per ragione di contrarietà .

[3] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 23, pag. 167.6: Così qui lo demonio è maladecto intra li animanti, cioè sopra loro, però che avansa ogne maledictione. Et questo si mostra per ragione della colpa, anco per ragione d'eternitade, anco per ragione di contrarietade.

2 Ciò che si oppone, che va contro qsa altro; difficoltà, dubbio, impulso interiore (intellettuale o morale) contrastante.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 1, cap. 7, pag. 39.2: E se tu vorrai trattare di lege o di decretali, e imprima proporrai la lettera, e poi il caso, e poscia la sposizione de la lettera, e poi li exempli e le concordanze, e poscia le contrarietà , e poi le soluzione, e così di ciascheduna scienzia secondo che si conviene.

[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 14, pag. 122.6: Ma se tu vedessi le cogitassioni, le contrarietà e le remorsioni ch'elli àe nell'anima, veramente ti parrebbe ch'elli avesse inferno in questo mondo.

[3] Stat. fior., 1355 (Lancia, Stat. podestà ), Prologo, pag. 355.1: Certamente in qua dietro li statuti, riformagioni, ordinamenti et provisioni del detto popolo et comune per le occupationi strignenti et continue che per lo tempo passato avennoro al detto popolo et comune, le lungheze, le contrarietadi et molti dubbi ocorrenti d'intorno alle predette cose da grande tempo in qua non si poterono abreviare, corregere o amendare.

[4] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 27, par. 2, vol. 2, pag. 128.25: Quanti cuntrarietati, quanti dubii, quanti erruri, quanti obscuritati, quanti pocu viritati potinu vidiri senza speciali gracia di Deu li ingegni humani!

2.1 Atto di contrastare azioni, intenzioni, desideri, diritti altrui.

[1] Patto Aleppo, 1225 (ven.), pag. 42.23: E s'el avenirà ke alcun de li nostri Veneixi morise in le terre soe, quelo a cui elo avrà ordenao, aiba poestà d'entrometer tuto lo so aver e de rescoerlo da qualunca l'avrà sança alcuna contrarietà .

[2] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 16, cap. 2.14, pag. 341: Non mi terrà contraritate alchuna, / Ch'io non mi metta ancor più prontamente / A gir volgiendo la terra e dell'acqua, / Per poter poi a llei parlare alquanto.

2.2 Situazione contraria, sfortuna, infelicità, dolore.

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 88.60, pag. 352: non teme freddo e nulla seccetate; / estannoce l'ocelli, loco canta, / esbernace con gran suavetate, / nasconnece lo nido e sì l'ammanta, / che non se veia sua contrarietate.

[2] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 1666, pag. 82: Fillio, en ventre te portai / et del meo lacte te lactai; / et en la tua nativitade / non ebbi co[n]trarietade, / sì como soliono sentire / le donne en loro venire...

- Contrarietà di fortuna.

[3] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 18, pag. 37.12: Ma sovrano diletto si è avere in se tanta bontà l'uomo, che di queste cose vili possa prendere, e sentire diletto, e d'essersi recato a tanto, che neuna avversità, e contrarietà di fortuna gliel possa torre.

[u.r. 23.11.2020]