CONTRASTANZA s.f.

0.1 contrastança, contrastanze.

0.2 Da contrastare.

0.3 Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.).

In testi sett.: Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.).

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Lo stesso che contrasto.

0.8 Valentina Gritti 05.10.2003.

1 Lo stesso che contrasto.

[1] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 10, pag. 35.1: quel k'ama iustitia ama constante e perpetua voluntate de dare soa raxone a çascuno; e ki ama soa raxone a çascuno, ama tranquilitate e reposo, per le qual cose le terre montano in grand grandeça, e descaça da sì superbia, la quale alcuna fiata no lassa aver bon avedemento, e descaça da sì contrastança, la quale genera inimistate, e la inimistate genera batagle, le quale disoglano lege et abassa et guasta la terra.

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 31, pag. 550.11: 70. Con men di resistenza ec. Qui introduce l'Autore una similitudine, la quale compera a l'abito suo presente; e dice: con men di resistenza, cioè dalle contrastanze che ['l] tengono, si dibarba un forte cerro per vento che tragga, o sia vento di tramontana, o sia vento della terra di Jarba, cioè d'Affrica; così divenne di te a me; quasi dica: perch'io non levai immantanente il mento, in ciò che conobbi che ella voleva tutto il viso, io fui fatto levare più forte.

[u.r. 28.05.2009]