COPULARE v.

0.1 copoli, copulada, copulado, copularse, copularsi, copulata, copulò.

0.2 Lat. copulare (DEI s.v. copula 1).

0.3 Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.): 1.

0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Filocolo, 1336-38; Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.).

In testi sett.: Elucidario, XIV in. (mil.); Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Congiungere in matrimonio, sposare (anche pron.). 1.1 [Relig.] Fig. [Rif. al legame di Cristo con la Chiesa e delle persone religiose con Dio]. 2 Considerare, contemplare.

0.8 Pär Larson 08.09.2003.

1 Congiungere in matrimonio, sposare (anche pron.).

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 45.24, pag. 177: Lo quinto, amore mename ad esser desponsata, / al suo Figlio dolcissimo essere copulata: / regina so degli agneli, per grazia menata, / en Cristo trasformata 'n mirabele unitato.

[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 19, 127-138, pag. 392, col. 1.4: Una femena avrà aipù in la prima vitta molti mariti, l'uno dredo a l'altro, e serà copulada cum loro cum vincolo de matrimonio ordenadamente: al tempo della resurrezione cum quale starà ella? o cum l'uno, o cum tutti?

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 65, pag. 638.33: E in quel giorno similemente la reina del paese, a cui donata era stata, un figliuolo fece. Il quale, secondo che lui mi narra, crescendo, e con la giovane insieme nutrito, di lei molto s'innamorò e ultimamente, oltre a' piaceri del padre, per isposa se l'ha copulata...

[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 4, cap. 18, vol. 1, pag. 498.2: il giovane re di Spagna [[...]] coruppe il degno sagramento del matrimonio, e seguitando il modo de' bestiali Saracini con cui conversava, prese per sua moglie e sposò un'altra donna cui elli amava, nata della casa di Padilla di Castella, chiamata Maria, colla quale si copulò con tanta disordinata concupiscenza carnale, che molte disolute e sconce cose ne facea, e lla ligittima moglie non volea vedere...

1.1 [Relig.] Fig. [Rif. al legame di Cristo con la Chiesa e delle persone religiose con Dio].

[1] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaestio 51c, pag. 162.27: \D.\ È licita cossa tole per muliere pezor muliere? \M.\ Sì como Criste no à copulado a si se no una Giexa, cossì l'omo segondo la leze divina no se dé acompagnare se no ad una femina.

[2] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 4, cap. 7, pag. 234.15: ed essendo maritata al tempo de' Goti ad uno nobile giovane per spazio di un anno, rimase vedova. La quale essendo indotta a rimaritarsi e per la etade ch'era molto giovane e per le ricchezze che erano molte; essa elesse piuttosto di copularsi e congiungersi a Dio per matrimonio spirituale...

[3] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 4, cap. 13, pag. 235.7: seando mariâ a lo tempo de li Gotti a un nober çoven, per spacio d'un anno romase vidua. La qua seando induta a remarià' e per la etae ch'el'era monto çovena e per la richeça ch'el'avea monto, ella elese pu tosto de copularse e conçunçese a Dee per matrimonio spiritual...

2 Considerare, contemplare.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 10.104, pag. 33: Istria, Mesia e l'Egeo mar la serra / da le tre parti e Tracia vo' che copoli / che su, vèr subsolano, un poco afferra.

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 17.82, pag. 138: Se quel che or vedi e io ti dico copoli, / conoscer puoi che sempre in pianto fui / che 'mperador è stato d'altri popoli.

[3] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 8.92, pag. 278: E seguia poi: «De la Grecia t'ho tratto; / ma, perché chiaro ciascun punto copoli, / è buono udir come 'l paese è fatto.

[u.r. 24.11.2020]