COSTO (2) s.m.

1 [Bot.] Pianta aromatica che fornisce una radice usata in farmacopea.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 18, pag. 115.23: E al'uscire del bagnio, s'ella è richa bea due danari peso di balsimo con vino chaldo, e s'ella è povera sì faccia quociere in vino radici di costo e d'armosa e poi bea in vino due danari peso di fiele di toro.

[2] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 1, cap. 18, pag. 115.27: e faccia fare suffomigii di sotto di radici di costo e di spichanardi.

[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 30, pag. 517.5: 37. Ed elli a me ec. Questa risposta, nella quale parla una Mirra, in parte è istoria, in parte è favola. Cinaro, figliuolo dello avaro Pigmaleone di Pafo, delle parti di Pancaica, terra ricca di balsimo, di cennamo, di costo, e d'incenso, ebbe una bellissima figliuola, nome Mirra.

[4] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 138.5: Verzino scorzuto, zucchero, [[...]] aloe d'ogni ragione, costo, corcumma, [[...]]. Tutte altre simile a' qui nominate si vendono a Vinegia a centinaio di peso sottile.

[5] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 126.8, pag. 191: Quando talora i miei pensier nascosti / Penso scoprir per questa valle oscura, / Soglion con più sospir, senz'altra cura, / Agli usati occhi miei chiusi e riposti, / Chiamar il bel nome, e i cape' d'òr disposti / Di drieto al vento a quella aperta e pura / Aura de gli occhi bei calda e sicura / Veder mi par tra questi verdi costi.

- Costo amaro.

[6] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 70.1: A cantar forfori si vendono Giengiovo, e lacca, e 'ncenso, e verzino, e argento vivo, denti di liofante, orpimento, seme da vermini, e sandali, zettoaro, e aloe d'ogni ragione, e azurro fine della Magna, e azeruto, e cassia ligna, e tamerendi, e costo amaro: tutte queste cose si vendono a cantare forfori.

[u.r. 15.06.2021]