0.1 diano.
0.2 Fr. ant. dien (mod. doyen) (Cella, Anglismi).
0.3 Lett. sen., 1260: 1.
0.4 In testi tosc.: Lett. sen., 1260; Libro vermiglio, 1333-37 (fior.).
0.6 N Cfr. Cella, Anglismi.
0.7 1 [Relig.] In una comunità ecclesiastica (convento, collegiata, chiesa cattedrale, ecc.), religioso insignito della dignità di grado più alto.
0.8 Roberta Cella 23.10.2003.
1 [Relig.] In una comunità ecclesiastica (convento, collegiata, chiesa cattedrale, ecc.), religioso insignito della dignità di grado più alto.
[1] Lett. sen., 1260, pag. 268.2: E intendemo da te p(er) la tua lettera chome eri istato, sança Talomeo Pelachane (e) chon Talomeo Pelachane, dina[n]çi dal diano di Sa· Stefano di Tresi p(er) lo fatto di Leon so· Rodano...
[2] Doc. sen., 1263, pag. 348.13: (e)d avene una letera di quara[n]ta (e) tre li. di p(ro)ve. nel sugielo del diano (e) del priore di San Piero di Bari.
[3] Doc. merc. Gallerani, 1304-1308 (sen.), [1304] 1, pag. 214.27: L'arcivescovo di Dovellino die dare 20 s. st., primo di aprile, pagamo per paro[la d]el diano di Do[ve]llino a mastro Gherardo del'Aquila per una [qu]itança lo fecie di 310 marchi ne pagaro [a domino] G. papa.
[4] Libro vermiglio, 1333-37 (fior.), pag. 117.6: messer Ghiraudo Chabasuola diano di Nostra Donna di Dos di Vignione e messer Beltrando Durandi di Sanione del veschovado d'Atti ci deono dare a dì II di maggio MCCCXXXV fior. ciento quaranta tre d'oro...
[u.r. 14.01.2008]