0.1 ccompimento, chompimento, chonpimento, chonpimentto, chopimento, chopimeto, chyompemiento, compiamento, compiemento, compimenti, compimento, compiumento, complemente, complemento, compleminto, compliment, complimento, complimentu, complimiento, conpiemento, conpimento, conpliment, conplimento, conpllimento, cumplementu, cumpliment, kompimento, konpimento. cfr. (0.6 N) complementum.
0.2 Da compiere.
0.3 Doc. fior., 1211: 3.
0.4 In testi tosc.: Doc. fior., 1211; Doc. sen., 1231-32; Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.); Doc. pis., 1264 (3); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Doc. pist., 1285; Doc. lucch., 1288; Doc. prat., 1296-1305; Doc. sang., 1346; Lett. volt., 1348-53.
In testi sett.: Patecchio, Frotula, XIII pi.di. (crem.); Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Orazione ven., XIII; Doc. venez., 1307 (8); Legg. S. Caterina ver., XIV in.; Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.
In testi mediani e merid.: Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Stat. perug., 1342; Doc. ancon., 1372; Destr. de Troya, XIV (napol.).
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.5 Locuz. e fras. a compimento 4.3; addurre a compimento 4.4; a compimento di 4.3; a tutto compimento 4.3; dare compimento 4.5; essere di tutto buono compimento 2.1; in compimento 1.1, 3; in compimento di 3; mandare a compimento 4.6; menare a compimento 4.7; mettere a compimento 4.8; mettere in compimento 4.8; per compimento 3; per compimento di 3; pervenire a compimento 4.11; tirare a compimento 4.9; trarre a compimento 4.10; venire a compimento 4.11.
0.6 N Si esclude la forma complementum di Lett. palerm., 1371 (2), perché forma lat. in contesto volg.
0.7 1 Termine di un processo o di un'azione, conclusione; decorso di un periodo di tempo. 1.1 Locuz. avv. In compimento: alla fine, in conclusione. 1.2 Termine di uno spazio (con rif. al suo estendersi o essere attraversato o preso in considerazione). 2 Esecuzione di un'azione, attuazione. 2.1 [Come augurio che una situazione auspicata possa avverarsi:] fras. Essere di tutto buono compimento. 3 [Econ./comm.] Estinzione di un debito, saldo. Locuz. avv. Per, in compimento. Locuz. prep. Per, in compimento di. 4 Fig. [Come risultato:] l'essere completo, ben fatto, ben realizzato; massimo grado (di una scala di valori); compiutezza, perfezione. 4.1 Risultato positivo e (eventualmente) conclusivo di un'azione intrapresa. 4.2 Il giungere di qsa alla sua realizzazione, l'adempiersi. 4.3 Locuz. avv. A (tutto) compimento: in ogni aspetto, con completezza, fino in fondo; alla perfezione. 4.4 Locuz. verb. Addurre a compimento: portare a termine, realizzare. 4.5 Locuz. verb. Dare compimento: mandare ad effetto; portare a termine; realizzare completamente. 4.6 Locuz. verb. Mandare a compimento: deliberare o agire perché qsa sia fatto, avvenga, giunga alla realizzazione. 4.7 Locuz. verb. Menare a compimento: ottenere che qsa sia fatto, avvenga, giunga alla realizzazione. 4.8 Locuz. verb. Mettere a, in compimento: lo stesso che mandare a compimento. 4.9 Locuz. verb. Tirare a compimento: portare un processo a una conclusione. 4.10 Locuz. verb. Trarre a compimento: portare un processo a una conclusione. 4.11 Locuz. verb. Venire, pervenire a compimento: giungere a una conclusione positiva, al risultato programmato o desiderato. 5 Grande numero di cose o persone aggregate insieme, massa o moltitudine.
0.8 Fabio Romanini 10.11.2003.
1 Termine di un processo o di un'azione, conclusione; decorso di un periodo di tempo.
[1] Guido Faba, Gemma, 1239/48 (bologn.), pag. 8.12: Troppo ène grande cosa, in quello, che l'omo dé fare, essere aviçudo, açòe che le visende nostre u altrue possano avere debito complemento.
[2] Doc. pis., 1264 (3), pag. 393.1: Et questo este lo co(m)pim(en)to di tucti li capituli di questa pace.
[3] Doc. prat., 1296-1305, pag. 284.1: anche ci à dato a Guiduccio p(ro)curatore (e) a Cisti p(er) co(m)pime(n)to di quello a(n)no, diedeli p(er) lui mo(n)na Ge(m)ma mollie che fue Poltroni, s. XXV...
[4] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 16, pag. 131.13: Poi, se li omini fusseno perseverati indelli peccati, sarebbono stati cacciati dello 'nferno mortale e, indel compimento del tempo, sarebbeno issuti messi indello 'nferno di sotto...
[5] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 5, pag. 244.24: E Enea disse: Però che il die di domane è compimento d'annovale del nostro padre, e qua guidandoci iddio venimo, dunque vi confortate...
[6] Stat. venez., c. 1334, cap. 2, pag. 374.15: çaschadun che serà electo in gastoldo, çudexe o officiale de quest'arte debia promettere lo so officio enfra VIII dì nè da poi, de chi al complimento de l'anno, olse refudare...
[7] Stat. venez., 1366, cap. 69, pag. 34.14: çascaduno, per uno mese anenti lo complimento del so termene, debia notificar a miser lo doxe...
[8] Doc. ancon., 1372, pag. 246.4: et quelle [[cose]] novamente promectendo convenendo incomenzando et fermando perfino ad compimento de cinqui anni con sollenpnità de pene...
[9] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 965, pag. 430.29: Pure lo Sire di Cuscì, [[...]], si argomentò di trattare, e tanto venne la cosa innanzi ch'ella ebbe compimento, e vendello libero al Comune...
[10] Stat. venez., Addizioni 1384-1407, [1400] cap. 98, pag. 407.17: chadaun, che fosse stado gastoldo over hoficial de l'arte de i varoteri, no podese esser nì tolto gastolto, zudexe nì altro hoficial dal conplimento del so hoficio fina ani zinque...
1.1 Locuz. avv. In compimento: alla fine, in conclusione.
[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio musce cum formica, 108, pag. 91: Adonca eo ho doe ale per bon signifcamento, / Perzò poss fí lodhadha grandment in compimento».
[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de passione sancti Iob, 168, pag. 283: Tuta questa bataia venzudho ha in compimento».
1.2 Termine di uno spazio (con rif. al suo estendersi o essere attraversato o preso in considerazione).
[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 5, cap. 11 bis, pag. 137.21: Quello ch'è deppo' questo clima, per fine al compiemento del luoco abetato che noi avemo conusciuto, se comenza in oriente e·lle regioni Ogh...
2 Esecuzione di un'azione, attuazione.
[1] Doc. sen., 1277-82, pag. 370.21: Ancho XIIII sol. nel dì a Iachomino da Uvile per chonpimento del viagio che fecie a Ppisa et a Bochegiano quando mandamo per Tofo.
[2] Stat. sen., 1298, dist. 1, cap. 54, pag. 173.2: statuimo et ordinamo [[...]] che quelli capitoli sieno mandati ad esecuzione e compimento.
[3] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), Proemio, pag. 3.10: ma la v(er)tude fa l'a(n)i(m)a perfecta secondo la sua profundità, cioè ke [[...]] essi honesti desiderii reduca a conpimento d'operatione...
[4] Orazione ven., XIII, pag. 131.27: O alboro de la croxe, [[...]], k'eo ve possa servire in ogno complimento.
[5] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 107, par. 3, vol. 2, pag. 467.23: siano tenute e deggano dare e pagare [[...]] quilla e quille quantitade de pecunia le quale egl priore de l'arte [[...]] comanderonno per lo compiemento overo costruttione del lavorìo sopreditto...
[6] Storia Mon. Nicosia, 1371 (?) (pis.), pag. 15.2: A me pare lo meglio, per dare spactio et co[m]pimento alle cose, che due di voi andasseno a Roma dinasi al Santo Padre...
[7] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 7, pag. 99.10: A complimiento de lo conciputo desiderio suo, Helena clamao cierti suoy familiari e fece apprestare li cavalli e l'altre cose neccessarie per volere cavalcare a quella isola de Citharea...
2.1 [Come augurio che una situazione auspicata possa avverarsi:] fras. Essere di tutto buono compimento.
[1] Legg. G. di Procida, 1282-99 (tosc.), pag. 64.4: Messer lo re di Raona, ben ci è venuto fatto il pensieri e 'l trattato nostro per la bontà di Dio e la vostra e di messer Gianni di Procida: Idio voglia che sia di tutto buono compimento.
3 [Econ./comm.] Estinzione di un debito, saldo. Locuz. avv. Per, in compimento. Locuz. prep. Per, in compimento di.
[1] Doc. fior., 1211, pag. 33.11: Albertino Paganelli no die dare lib. xlii (e) s. viiii m(eno) d. ii p(er) rasio(ne) ke fue p(er) Sa(n) Brocoli, ke i diede Arnolfino a Bolo(n)gna, (e) -l co(m)pime(n)to de dare a Mainetto (e) de pagare p(er) Sa(n) Pietro.
[2] Doc. sen., 1231-32, pag. 69.3: Maestro Folcho xx s.. Madonna Ghisla xxxj s. m(eno) iiii d. p(er) co(n)pim(en)to.
[3] Doc. fior., 1286-90, [1288-89], pag. 282.27: Anche avemo dato a frate Stefano per compimento di questa ragione e saldamento, uno fiorino d'oro e s. x...
[4] Doc. bologn., 1295, pag. 192.20: Anchemò salvo che 'l debito lo quale igli enno tegnuti de dare a Opiço de miser Comaço di Galluci per complemento del presio del prato da Sanchenna...
[5] Doc. pist., 1300-1, pag. 237.4: Diedi a Petrone Bonifaçi in sua mano, dì s(oprascric)to, che -l diede, co(n)pime(n)to d'una vaccha, j fiorino d'oro.
[6] Doc. venez., 1307 (8), pag. 49.16: et per questo modo eo ve vollo andar pagando infin cha vui serì be(n) pagadi in conpllimento de quello cha monterà tuto lo dibito.
[7] Libro Gallerani di Londra, 1305-1308 (sen.), pag. 96.2: Furo per compimento d'otto C settantotto marchi meço di sterl. che li dovavamo dare.
[8] Libro dell'Asse sesto, 1335-46 (fior.), [1346], pag. 167.16: Ponemmo che ci dè dare in questo libro nel LXXXXIII fior. 15 d'oro, e per compiemento della detta ragione e s. 18 d. 5 a fior. vaglono lbr. 22 s. 13 d. 5.
[9] Doc. sang., 1346, 33., pag. 142.11: It. a Cerbone el d(e)c(t)o dì, s. VIIJ, per co(m)pimento di suo salario...
[10] Doc. aret., 1349-60, pag. 179.31: Ancho n'arecò Ceccho VJ st. p(er) compimento de le sette staia ch'elli ce rendé de fitto.
4 Fig. [Come risultato:] l'essere completo, ben fatto, ben realizzato; massimo grado (di una scala di valori); compiutezza, perfezione.
[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 36.11, pag. 361: Di nulla cosa non à mancamento / né fu ned è né non serà sua pare, / né 'n cui si trovi tanto complimento...
[2] Rinuccino, Rime, XIII sm. (fior.), 10.1.7, pag. 123: de tutto compimento siete ornata / e d'adornezze e di tutto bellore...
[4] Legg. S. Margherita, XIII ex. (piac.>ver.), 111, pag. 6: E guardà quel, vit sta pulçela / Così adorna e così bela, / Che en le' era ogne conpliment / E fóge caçuta a talent.
[5] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 13, pag. 63.16: quantum ad effectum, la virtù e la perfezione e 'l compimento, in ciò che dice «erit ligatum et in celo vel solutum».
[6] Poes. an. aret., XIV in. (?), 3.14, pag. 383: Merçé kero ad ella ke m'à e· ballia / ke la kirlanda me deia largire, / ke d'amor tene tutto complimento.
[7] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 17, 64-75, pag. 447, col. 2.2: E perzò lo chiaman spesso, perché in l'Inf. ogne imperfecione si sè perfezione e compimento...
[8] Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 3, pag. 180.27: E chi in questo modo istimerà le cose e le comporrà e sapralle coducere a conpimento di perfectione, puote compiere per loro sua dimanda...
[9] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 7, par. 11, vol. 1, pag. 124.30: Et inperzò comu la incarnacioni et passioni di Cristu esti cumplementu di la caritati, cussì kistu sacramentu esti cumplementu et fortificamentu di nostra fidi.
- Avere compimento: ottenere completamente.
[10] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 16.40, pag. 498: sperando ca venir può la gran gioia, / meglio mi sa per voi mal sostenere, / che compimento d'altra gioia avere.
4.1 Risultato positivo e (eventualmente) conclusivo di un'azione intrapresa.
[1] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), canz. 4.14, pag. 55: ch'incomenza mez'ha compimento, / se sa perseverare lo suo adoperamento.
[2] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 41.15, pag. 144: A ciò che l'essercizio avesse compimento, / lo corpo per servizio dègli e per ornamento...
4.2 Il giungere di qsa alla sua realizzazione, l'adempiersi.
[1] Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.), 1.29, pag. 98: Se madonna m'ha fatto sof[e]rire / per gioi d'amore avere compimento, / pen' e travaglia ben m'ha meritato.
- [Relig.]
[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 6.138, pag. 118: E en quelo che gente antiga fé, / per Ti servir a bona fe, / chi tuto avé compimento / quando Criste avé tormento.
[3] Doc. fior., 1365 (2), pag. 130.46: La quale parentela per alchuna congiuntione non pare che possa sanza dispensatione apostolica avere compimento...
4.3 Locuz. avv. A (tutto) compimento: in ogni aspetto, con completezza, fino in fondo; alla perfezione.
[1] Patecchio, Frotula, XIII pi.di. (crem.), 48, pag. 587: bel mançar quand eu non ai talent; / quand drudha m'ençegna a compliment; / dona qe per çoia quer arçent...
[2] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 187.3: Et omai à divisato il conto le quattro luogora delle quali si coglie et acquista la benivoglienza, molto apertamente et a compimento...
[3] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 13, pag. 30.11: Però ti priego che vegni meco, e faccimi il tuo servigio a compimento.
[4] Poes. an. sett., XIII (2), 168, pag. 50: La via è bona, li lume aprestadi, / Andemo tosto, nui semo aspetadi / Dal Seignor che n'à recomendadi. / Trovar lo podemo a conplimento, / Se da nui no ven lo falimento.
[5] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 10, pag. 36.9: el è in voi tanto senno e tanto intendimento ke del meo povero ditto e poco aviti inteso lo facto a tuto complimento.
[6] Tristano Ricc., XIII ex. (tosc.), cap. 74, pag. 142.16: gli parea essere cola sua donna a ttanto conpimento d'amore.
[7] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 954, pag. 288: e fare la festa grande davançi 'l deo del templo, / sacrifitio et honore tuto a complimento.
[8] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 63, pag. 92.6: Così de' esser de li servidori, azò k'eli faza plu a complimento li so officii.
[9] Stat. pis., a. 1327, L. 1, cap. 21, pag. 40.17: li decti Capitano et Judice sino tenuti et debbiano intendere la liti mota denanse da loro, et ragioni et justicia a ciascuno a compimento fare...
[10] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 24, 1-12, pag. 489, col. 1.17: Dixe che il ditto Forese perché ello rasonasse no andava meno veloce, e perch'ello rasonasse e andasse no rasonava meno a compiemento...
[11] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 705, pag. 383, col. 2: Volsese allu doctore, / feceli uno argominto / soctile ad compleminto, / lu quale de Omero fone, / lu primo che allegone...
[12] A. Pucci, Novello serm., p. 1333 (fior.), 138, pag. 24: E 'n sulla terza con grave tormento / tutta la Città Rossa a conpimento / fu piena d'acqua...
[13] Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.), Inf. c. 3, pag. 457.16: l'etterna morte si mangia li peccatori, e rodendoli, e tormentandoli mai non si consumano a conpimento.
[14] Dicerie volgari, XIV pm. (bologn.), cap. 8, pag. 329.11: imperzò che per lu' serave dito plu a complimento perch'el è plu savio de mi...
[15] Ricette di cucina, XIV m. (fior.), 11, pag. 10.17: E quando è cotto a compimento, togli alquanta menta, e salvia poca...
[16] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 125.40: e l'altro giorno ve ne feceno venire anchora da gli altri, per modo che ogni uomo fu bene fornito a chonpimento...
[17] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 6, cap. 50, vol. 1, pag. 770.15: e però in fretta intesono a fornire la città di gente d'arme a ccavallo e a piè per la difesa, e d'altre cose nicissarie, ma tanto giunsono tosto i nimici, che a compimento no· llo poterono fare...
[18] Atrovare del vivo e del morto, a. 1375 (emil.), III, st. 25.6, pag. 169: non curano de fare sagramento, / ma pure de mançare e bevere a compimento...
[19] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 108, S. Domenico, vol. 2, pag. 909.25: Ora avea costui per adrieto in proponimento di lasciare ogni cosa e d'intendere a predicare, ma non avea ancora veduto in che modo potesse ciò fare a compimento.
[20] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 148.221: Ive si dis lettanie / a tutto conpimento; / non tre né sei, ma cento - e più de mille, / per cittade e per ville...
- Locuz. prep. A compimento di: con perfezione di.
[21] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 37.14: appena fie chi lli sappia contrastare, poiché sanno parlare a compimento di senno.
4.4 Locuz. verb. Addurre a compimento: portare a termine, realizzare.
[1] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 45, pag. 60.23: Et ancora perch'elli no à provado molto com'è grieve cosa adur a complimento quel che l'omo spera o desira.
[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 29, 97-105, pag. 624, col. 2.6: Ch'altra spesa, çoè a seguitar l'orden del so Poema e quello adure a perfetto compiemento.
[3] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 30, pag. 259.33: volendo [[Anthenore]] tutti li tradimienti suoy scoperire et aducere a chyompemiento, tanto gio spyando per alcuni iuorni...
4.5 Locuz. verb. Dare compimento: mandare ad effetto; portare a termine; realizzare completamente. || Cfr. compiere 1.
[1] Sonn. ann. Vat.Lat. 3793, XIII/XIV (tosc.), 27.14, pag. 89: però m'alegro, che 'l gran piacimento / ch'i' ho lontanamente disïato, / Amore me n'ha dato compimento.
[2] Anonimo Genovese (ed. Contini), a. 1311, 16.52, pag. 753: Ché chi in so loso habonda / e in faito ha mancamento / par a mi che se confonda; / ma l'overa dà compimento.
[3] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), Proemio, par. 2, pag. 46.7: Il Creatore di tutto l'universo secolo, cioè il nostro Signore Iddio, diede compimento a tutte le cose...
[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. VII, cap. 17, vol. 1, pag. 293.21: E al detto trattato e accordo diede compimento abboccandosi a parlamento col soldano...
[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. X, cap. 81, vol. 2, pag. 287.8: Questo papa diede compimento al settimo libro de le decretali...
[6] Lett. volt., 1348-53, pag. 196.11: ti preghiamo che sença indugio sia qui a noi, a darvi finale effecto e compimento, però che non potiamo questo più indugiare...
[7] Boccaccio, Decameron, c. 1370, III, 4, pag. 203.22: Ma quantunque bene la trovasse disposta a dover dare all'opera compimento, non si poteva trovar modo...
[8] Doc. sen., 1294-1375, [1357], pag. 242.2: li huomini vicini e conferenti a la fonte del Casato [[...]], volendo esse commendationi meritevolmente avere, cioè volere dare conpimento e perfectione a la detta fonte e via...
[9] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 60, Vergine d'Antiochia, vol. 2, pag. 539.16: E così i santi martiri faccendo beneficio insieme l'uno a l'altro, l'una diede cominciamento al martirio, l'altro vi diede compimento.
4.6 Locuz. verb. Mandare a compimento: deliberare o agire perché qsa sia fatto, avvenga, giunga alla realizzazione.
[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 13 (50), pag. 240.3: (E) è la vicenda tale ch'el v(ost)ro savere la de audire voluntera e ma(n)dare a (com)plem(en)to...
[2] Doc. pist., 1285, pag. 127.5: Allexandro s(oprascrip)to, volliendo ma(n)dare a co(m)pime(n)to lo s(oprascrip)to testam(en)to, comperoe da ser Rigua(r)do Falconi iij omine di grano...
[3] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 6, pag. 79.9: E non pigro di mandare il suo boto a compiemento, in quattrocento e sessanta grandi fosse il fiume divise.
[4] Stat. fior., 1297, pag. 668.17: E sì ccome per loro o per la maggior parte fie ordinato abbia piena fermeçça e per li capitani si debbia mandare a compiumento.
[5] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 26, pag. 82.1: E perçò nui cum voi ne dreçemo a laude et a gracie a quello k'à mandato a complimento nostro volere.
[6] Stat. pis., 1302, cap. 53, pag. 974.28: Et che sententia quinde dare si possa, et mandare a compimento, ciascheduno tempo et die, feriato et non feriato.
[7] Stat. fior., c. 1324, cap. 25, pag. 57.23: quelli capitoli [[...]] fermamente sieno osservati e mandati a compimento.
[8] Stat. fior., 1334, L. I, cap. 18, pag. 204.19: e che i Consoli siano tenuti e debbiano ciò mandare ad essecutione e a compimento nel tempo del loro officio...
[9] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 11, cap. 16, pag. 265.3: Di questo mese ciò che si legge in diverse parti del vino de' pomi, si vuol mandare a compimento.
4.7 Locuz. verb. Menare a compimento: ottenere che qsa sia fatto, avvenga, giunga alla realizzazione.
[1] St. de Troia e de Roma Laur., 1252/58 (rom.), pag. 277.22: Et lo populo clamaro e gridaro viva et li Senatori non pottero menare ad complimento de destrugere Octabiano.
[2] Guittone, Rime (ed. Contini), a. 1294 (tosc.), Canz. 8.113, pag. 226: Adonque onni tuo fatto altro abandona, / e sol pens' e ragiona / e fa' come ciò meni a compimento...
[3] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 21, pag. 259.6: per savere vostro volere sopra quela vixenda per la quale nu' sema qui adunati, e la quale eo no dubito con vostro conseio menare a laudabile complimento...
[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 8, vol. 1, pag. 137.23: qualuncata homu se confida di aviri pensatu di fari alcuna cosa per ordini et drutamenti, [[...]] si issu non la avi compluta, issu la mena a complimentu sanza nullu dubitu.
[5] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 541, pag. 122: Popletani multo davali questo intennimento; / Quilli che male li volsero lo menaro ad complemento.
[6] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 3, par. 5, pag. 20.28: E a la perfine le cose che ssono neciessarie a vivere e a ben vivere furon tutte trovate, conossciute e menate a conpimento...
4.8 Locuz. verb. Mettere a, in compimento: lo stesso che mandare a compimento.
[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 26.6: In questa parte dice Tulio che cciò che sapienzia non avrebbe messo in compimento per sé sola...
[2] Doc. lucch., 1288, pag. 26.12: Anco arano ubedire tucte le lectere che q(ue)sti Cecio (et) Bonaiu(n)cta arano loro ma(n)dare (et) ma(n)drano (et) a lloro mani p(er)verrano, et q(ue)lle mettrano a cco(m)pim(en)to.
[3] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 133.32, pag. 515: Ben pjaxe a mi c'o nom' avei / che asai ben acostumao sei, / e avei bon proponimento: / e voi lo metí a compimento...
[4] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 3, cap. 3, pag. 381.10: Dove voi abbiate questa intenzione, alquanti savj di vostra terra mandate a lui a mettere a compimento le raccontate parole...
4.9 Locuz. verb. Tirare a compimento: portare un processo a una conclusione.
[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 23, pag. 740.15: Ma le varie sollecitudini e continue tirano a compimento uno de' pensati modi dal giovane.
4.10 Locuz. verb. Trarre a compimento: portare un processo a una conclusione.
[1] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 613, pag. 277: Quando el ave sacrificado e trato a complimento / de quello so offitio ke el faeva êl templo, / el se partì de lie...
[2] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 9, pag. 41.6: E perch'ele [[le richece]] fan tosto apartuir l'ira, e lo furor de l'omo tran a conpimento?
4.11 Locuz. verb. Venire, pervenire a compimento: giungere a una conclusione positiva, al risultato programmato o desiderato.
[1] Guido delle Colonne, XIII pm. (tosc.), 2.8, pag. 99: S'eo travagliai cotanto, / or aggio riposanza: / ben aia disïanza / che vene a compimento...
[2] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 4, cap. 5, pag. 301.13: Et però dati a·ffatichare con gran rangola e con diligente opera, [[...]] acciò che [la] fatica e l'opere tue vengano a compimento.
[3] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 262, pag. 37: Zo ke tu imprometi no ven a complimento.
[4] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. III, cap. 4: Et dumqua dèi lavorare (con) gra(n)de (et) co(n) diligente opra, [[...]], acciò che 'l tuo facto (et) lo tuo lavoro ve(n)gnano a co(m)pime(n)to...
[5] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 36, pag. 137.4: Ma il calore del sole e 'l temperamento dell'aria, li [[le uova]] fa venire a compimento...
[6] Lett. pist., 1320-22, 1, pag. 36.5: ma Dio sae se io ci òe fede come ne' miei facti proprii et volontade grande. Così mi dia Dio gratia di venirne a conpimento...
[7] Gesta Florentin. (ed. Hartwig), XIV pm. (fior.), pag. 281.29: E in quello die per li stadichi fece fare pace, la quale non pervenne a compimento.
[8] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 7, pag. 172.7: Il peccato che viene a compimento, genera morte.
[9] S. Caterina, Libro div. dottr., 1378 (sen.), cap. 161, pag. 388.13: anco le cerca per potere venire a compimento del peccato...
5 Grande numero di cose o persone aggregate insieme, massa o moltitudine.
[1] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 9, cap. 22, vol. 2, pag. 323.28: Fabio se n'andò a Saticula con compimento di gente per ricevere l'oste da Emilio.
[u.r. 18.12.2017]