COMPRÈNDERE v.

0.1 ccomprendare, chomprendere, chompresa, chonprende, chonprendere, chonprendi, chonprexo, compliso, compreendere, comprehende, comprehendendo, comprehendere, comprehenderi, comprehensa, comprehesa, compreiso, comprend', comprenda, comprendano, comprendant, comprendare, comprèndare, comprendarle, comprendasi, comprende, comprende', comprendea, comprendeano, comprendemi, comprendemmo, comprendemo, comprenden, comprendendo, comprendeno, comprendenosi, comprendente, comprendenti, comprender, comprenderà , comprenderae, comprenderai, comprenderanno, comprendere, comprenderebbe, comprenderei, comprenderemmo, comprenderemo, comprenderesti, comprenderete, comprenderle, comprenderlo, comprenderne, comprenderò, comprenderoe, comprendesi, comprendesse, comprendessero, comprendessi, comprendeste, comprendesti, comprendete, comprendeva, comprendevano, comprendhe, comprendi, comprendia, comprendiamo, comprendiate, comprendilo, comprendiri, comprendirili, comprendirilu, comprendo, comprendon, comprendono, comprendonsi, comprendro, comprennere, comprenneremoli, comprenno, comprense, compres', compresa, comprese, compresele, compresero, compresi, compreso, compresono, compresoro, compresse, comprexa, comprexe, comprexo, compreyso, comprhender, comprindiri, comprindiriti, comprisa, comprisi, compriso, comprisu, comprixi, conprehende', conprehesi, conpreiso, conprenda, conprendano, conprendare, conprende, conprende', conprendê, conprendendo, conprendeno, conprender, conprendere, conprendesse, conprendesti, conprendeva, conprendi, conprendo, conprendono, conprendranno, conprendro, conprendu, conprenso, conpres', conpresa, conprese, conpresi, conpreso, conpresone, conpressa, conprexe, conprexi, conprexo, conpriendi, conprisi, conprizo, cumpresi, cumprindere, cumprindi, cumprindiri.

0.2 Lat. comprehendere (DELI 2 s.v. comprendere).

0.3 Giac. Pugliese, Rime (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.): 1.4.3.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giac. Pugliese, Rime (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.); Stat. cort., a. 1345; Stat. lucch., XIV pm.; Lett. volt., 1348-53.

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.); Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Poes. an. urbin., XIII; Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Stat. castell., XIV pm.; Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.); Lett. palerm. (?), 1370.

0.5 Nota in Bibbia (09), XIV-XV (tosc.) il part. pres. con valore pass. «nel quale era comprendente per Natan figliuolo di David».

0.7 1 Contenere come propria parte o come uno dei propri elementi o entro i propri limiti, estremi, confini (anche pron.). 1.1 [Detto di un periodo di tempo]. 1.2 Pron. Essere composto di, constare di. 1.3 [Specif.:] coprire (un territorio). 1.4 Far entrare entro un insieme, dei limiti, un perimetro, fra le proprie braccia; includere. 1.5 Cogliere (in una det. colpa o azione censurabile). 1.6 Mettere insieme. 2 Afferrare con la mente, percepire il senso (di qsa), associare un'idea già posseduta (a qsa); rendersi conto (di qsa). 2.1 Considerare con indulgenza, giustificare. 3 Percepire con i sensi.

0.8 Fabio Romanini 10.11.2003.

1 Contenere come propria parte o come uno dei propri elementi o entro i propri limiti, estremi, confini (anche pron.).

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 40.15: Ogne cosa quasi o è generale, sicché comprende molte altre cose, o è parte di quella generale.

[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 5, cap. 11, pag. 134.11: Adonqua de rascione lo mare dea comprèndare le fini del primo clima da la parte del mezzodie da oriente ad occidente...

[3] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 22, pag. 31.1: è da considerare che il campo ove l'oste si pone non sia usato d'essere compreso di niuno fiume che cresca, e per questa via l'oste possa alcuna forza patire.

[4] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. I, pt. 3, cap. 1, pag. 43.14: quello k'ène infinito non si puote conprendare da cosa finita...

[5] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), son. 7.14, pag. 127: Sì com' l'aira comprende tutto quanto / lo mondo, sì fac[c]i' eo, o vado o reg[g]io, / afan, dolore, tutto il male e pianto.

[6] Stat. pis., 1304, cap. 47, pag. 683.28: li lanaiuoli et li conciatori siano tenuti di guardare le soprascripte feste, sotto quelle pene che in del soprascripto capitulo sonno comprese.

[7] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), pag. 165.4: le scriture dey sant homeng e dey phylosoph e altr doctor e valent e de granda actorità e de longa experientia, fate circa la proprietà, comprendant molte colse bone, utey, dexevoy e honeste...

[8] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 503, vol. 1, pag. 318.3: Et che li detti soprastanti, [[...]], non possano o vero debiano, [[...]], alcuna cosa tollere o vero avere, [[...]], se non quello solamente che alloro sarà proveduto et ordinato per loro salario, per li signori Nove difenditori et governatori del comune et del popolo, non ostanti le parole le quali in questo capitolo si comprendono...

[9] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 18, pag. 21.8: un gran signor dise ad Alexandro che se la grandeça del so corpo respondesse a la grandeça del so anemo, tuto lo mondo nol porave comprendere...

[10] Esp. Pseudo-Egidio, XIV pi.di. (tosc.), 156, pag. 217: l'amore e 'l bianco, cioè la bellezza, sono comprese, cioè congiunte in uno obiecto, overo in uno sugetto...

[11] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 28, pag. 617.8: Qui distingue li nomi dell'ultima gerarchia comprendenti Principati, Arcangioli, e Angioli.

[12] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 27, pag. 661.8: Lo paricida e quelli chi se comprendeno da la lege sotto nome o pena di paricidi, [[...]], siano puniti della pena de la lege...

[13] ? Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 19, col. 1.23: E lla quarta cosa si compie la flobotonia o tagliare le vene arterie, le quali comprendono alla materia che viene e deriva quie...

1.1 [Detto di un periodo di tempo].

[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 16, 28-45, pag. 362, col. 1.9: altro non è a dire che 580 revolutioni de Marte, che comprende çascuna dui anni solari...

1.2 Pron. Essere composto di, constare di.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 14.257, pag. 162: Ma per certo savei dei / che zo che questa santa lei / per si comandi dir intende / in doe cosse [se] conprende: / zo è Domennendé amar, / e lo to proximo atretar.

1.3 [Specif.:] coprire (un territorio).

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 1, vol. 1, pag. 6.6: la quale [[mortalità]] cominciò in Banbilonia d'Egitto e comprese molte province del mondo.

1.4 Far entrare entro un insieme, dei limiti, un perimetro, fra le proprie braccia; includere.

[1] Libro fiesolano, 1290/1342 (fior.), pag. 59.12: E acciò che la città più tosto si compisse sì lla compresono di picciolo giro e rifecella con magiure forteze...

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XIII, cap. 8, vol. 3, pag. 309.23: e fece comprendere tutto il circuito dal detto palazzo a quelli che furono di figliuoli Petri...

[3] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 1, cap. 29, vol. 1, pag. 54.17: ed eglino udirono il fracasso delle case che si gittavano per terra, e videro il polverio che a guisa di nebbia, andava ogni cosa comprendendo...

[4] Stat. castell., XIV pm., pag. 213.38: Nesciuno ministro sia ordenato a vita et lo suo ministerio conprenda certo tempo.

[5] Gl Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 5, pag. 159.16: «avingiare» sta per 'comprendere' o per 'abrazare'.

[6] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 12, pag. 96.24: Forte faceva murare drento dalla citate. Lo palazzo delli priori voleva comprennere.

- Fig.

[7] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 5, par. 20, pag. 128.9: Quivi ad un'ora i suoni ascoltando entranti con dolci note nell'animo mio, e a Panfilo pensando, discorde, festa con noia comprendo...

[8] Cecco Nuccoli (ed. Marti), XIV pm. (perug.), 12.2, pag. 705: Ogni pensier, ch'i' ho 'n te, se dispera, / poi che con crudeltà te se' compliso...

1.4.1 Prendere in possesso; conquistare; catturare; sconfiggere.

[1] Contempl. morte, 1265 (crem.>sen.), 566, pag. 90: Colui che può altrui guarire / Molt<o> de' ben pensar<e> se fugire / A la conpàgnia degli amici, / Sicch[é] conprenda gl'inimici...

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 6, cap. 13, pag. 386.18: [[Cesare]] cinque legioni, le quali solamente allotta avea, colle quali, secondochè disse Livio, tutto il mondo comprese, quello ch'avesse a fare ammaiestrò.

[3] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio musce cum formica, 68, pag. 89: Fazand ti quel peccao, tu fi' a og tenudha / E fi' compresa al lazo, brusadha e confundudha.

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. III, cap. 4, vol. 1, pag. 102.13: [[Elarico, overo Elario]] comprese e conquistò non solamente Spagna, ma il reame di Navarra, e Proenza, e Guascogna infino a' confini di Francia.

[5] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 140, pag. 319.11: Andate mentre che voi avete la luce, acciò che le tenebre non vi conprendano; inperò che chi va in tenebre, non sa dove si va.

1.4.2 [Detto del fuoco o del freddo o della neve, in quanto si impossessano di qsa (anche fig.)].

[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 5, cap. 17, pag. 322.7: E quattro migliaia d'uomini Italici, che di quella battaglia erano campati, raunati in sul giogo del monte in una schiera, ove compresi di neve, per grande freddo di malvagia morte moriero.

[2] Monte Andrea (ed. Minetti), XIII sm. (fior.), son. 12.5, pag. 133: così 'nfiamatä ò l'arma ed ac[c]esa, / d'un doloroso foco consumando. / E tutta la persona n'ò compresa!

[3] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 94, pag. 187.15: subitamente una fiamma si mosse dall'altare e tutti li capelli di Lavina comprese...

1.4.3 [Nel linguaggio amoroso].

[1] Giac. Pugliese, Rime (ed. Panvini), XIII pm. (tosc.), 6.31, pag. 193: Vostra sia la 'ncomincianza, / ché m'invitaste d'amore, / non guataste in fallanza, / ché comprendeste il mio core.

[2] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 16.2, pag. 497: Donna, lo fino amore / m'à tu[t]o sì compreso, / che tut[t]o son donato a voi amare...

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 4, pag. 241.16: ebbi io continua usanza con la piacevole Biancifiore, [[...]], la cui bellezza, i nobili costumi e l'adorno parlare generarono un piacere, il quale sì forte comprese il mio giovinetto cuore...

[4] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 16, pag. 57.17: sì come egli avea costretto il suo cuore ad amare Tristano, cosìe comprendesse e costrignesse lo cuore di Tristano ad amare lei...

[5] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 23, pag. 206.37: Per la belleze de Polissena Achilles fo fortemente compriso, a ttanto che non sapea che se fare.

1.4.4 [Di sentimenti, stati d'animo, vizi, malattie].

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 27.11: convenne che lle cittadi sine guastassero e li uomini si comprendessero di quella ruggine.

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 3, prologo, pag. 125.14: E anche di questa grande abbondanza, unde mi lamento, mi nasce grandissima angoscia, e comprendemi una sollicitudine avviluppata.

[3] Conti morali (ed. Zambrini), XIII ex. (sen.), 2, pag. 8.8: E questi subito fue compreso di grande paura: sì cadde a' piei l'altare tramortito...

[4] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 54.183, pag. 325: L'aotra è la gran confusion / de tae e tante ofenssion / quante l'omo avea faito; / a chi lo tempo era daito / per far ben, mar sì l'à speiso, / en li mar chi l'àm compreiso.

[5] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 17, pag. 155.13: essendo mosso e sotto il segno del celestial Scorpione ritrovandosi, di lui tanta paura comprese, ch'e' freni de' suoi detti cavagli abbandonati dimise...

[6] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 4, 1-18, pag. 58, col. 1.3: quando una deletazione o una doglia sovravene a l'anema, ella la comprende síe, che sol a quella sta atenta...

[7] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 6, pag. 26.27: Guardatevi dalla mala avarizia, ch'ella non ci comprenda; vivete libere e ispedite.

[8] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81, (fior.), Sp. 36, pag. 231.27: e questo veleno di pelle in pelle va comprendendo tanto che l'uomo s'adormenta, e così dormendo si muore.

1.5 Cogliere (in una det. colpa o azione censurabile).

[1] Poes. an. urbin., XIII, 24.124, pag. 594: Tu perdonasti a la peccatrice / ke 'nn adulterio se comprese...

[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 20, pag. 372.26: Chiunque è compreso in questo peccato, sia arso con ogni sua sustanzia.

[3] Stat. lucch., XIV pm., pag. 73.7: Et se elli serà compreso [[in fornicationi]] et publicato per certo in quella villa nella quale commetterà lo peccato, [[...]], sia spolliato et dal suo maestro cherico overo layco [[...]], con correggie overo verghe durissime sia flagellato...

- Comprendere in fallo.

[4] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 354.29: E forse, che a venire ti potesse d'ogni tuo difetto essere punita, chi ne dubita, se tu più se' in fallo chompresa?

1.6 Mettere insieme.

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 237.27: Et [[Tigrane]] avea compreso grande exercito de Persida e de Syria, ma poi ke l'odio Loculus gio adestrugere Matridate.

[2] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 1, pag. 2.30: e 'l sole era cho le stelle che sono nel segno che si chiama Ariete; e così dicie che era quando cominciò a ccomprendare questo suo libro.

1.6.1 Ridurre in uno spazio ristretto; restringere.

[1] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 7, ch., pag. 227.32: il freddo grandissimo ch'è cagione di neve comprende i nuvoli anzi che ssi possano resolvere in acqua, e alotta a poco a poco il caldo esce de' nuvoli, e 'l freddo li converte in neve.

1.6.2 Dire in poche parole, sintetizzare.

[1] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 1, pag. 9.2: Comprendendo dunque le predette cose insomma dico, che quanto all'amore del cuore, l'uomo pecca mortalemente per concupiscenzia, e disordinato amore carnale, per desiderio e amore di pecunia e di beni temporali, e per desiderio e appetito d'onore e di signoria...

[2] Armannino, Fiorita (08), p. 1325 (tosc.), pag. 511.42: Quy, brievemente comprendendo, sono tutti quelli che y loro vita may altro cibo non volseno mangiare nè altro diletto avere se non quello che più piacque loro...

[3] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 23, terz. 82, vol. 1, pag. 267: E comprendendo, come la gramigna, / i Pisan d'Acri eran Signor palesi, / perchè v'avien parenti, e casa, e vigna.

1.6.3 Esprimere compiutamente (con un discorso).

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 1, pag. 38.15: conciossiacosachè la Majestà vostra m'abbia comandato che brievemente in iscrittura queste cose comprenda...

[2] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 181.37: la largeza del so palazo per structura e de adornamento de oro e de arzento e de gemme e de avolio con brieve parola non se po comprendere.

[3] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 11, cap. 6, par. 17, pag. 223.27: Propio è di grande maestro comprendere uno grande fatto in poche parole.

[4] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 13, vol. 3, pag. 99.26: Io ho fatte più cose che io non averei in pronto di comprendere in parole: ma io ne dirò per ordine.

1.6.4 Comprendere per numero: enumerare compiutamente.

[1] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. II, pag. 516.11: O quanto e quante fiade, el non se pò comprenderper numero, ch'io dissi biado quello del qual la fante danneçada se dole!

2 Afferrare con la mente, percepire il senso (di qsa), associare un'idea già posseduta (a qsa); rendersi conto (di qsa).

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 14.3: Sapienzia è comprendere la verità delle cose sì come elle sono.

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vita beati Alexii, 426, pag. 307: Per dexset ann g'è stao, e no l'acognosceva, / K'el foss lo me' fïol comprender no 'l poëva...

[3] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. IV, inc.: (et) [[le cose incorporale]] no(n) puono esser toccate (con) mano né vedute co(n) occhi corporali, ma co(m)prendenosi p(er) udita...

[4] Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.), 35, pag. 628: el no fo mai poeta né om de sì gran seno / ke le poëse dir né per arte comprendro...

[5] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 52, pag. 151.8: sempre [semo] stati a li servicii de la sancta matre Eglesia, e de kel [tempo] in qua, lo cui començamento non pote comprendere l'entellecto d'alcuna persona ke viva...

[6] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 74.61, pag. 314: «A me par che sapienza en questo fatto è eniurata, / de la sua emmensetate averla sì abbreviata: / per veder cosa creata, nulla cosa n'hai compreso, / e temme sempre sospeso en morirme en aspettare».

[7] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 124, pag. 414.29: E' si fa quistione, se 'l bene si comprende per sentimento, o per intendimento.

[8] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 14, 19-33, pag. 318, col. 2.14: non è alcuno intelletto che 'l possa circunscrivere, çoè comprendere.

[9] Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.), 188, pag. 384: poi della trinità par che riveli / ciò che sse ne può scriver per chiareçça, / et ciò che lo 'ntellecto ne comprende.

[10] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 12, cap. 4, pag. 82, col. 18.6: In questo ultimo grado della persecutione nella quale l'huomo siede tutto in tenebre, incomincia a vedere sì grande luce che 'l suo tenebroso intellecto non la può comprehendere.

[11] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 153, pag. 376, col. 2: La riccheze che avea / tucta la despendea / in libri et in lege[re] / per omne scientia comprehendere.

[12] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 29, pag. 140.23: Hi vostri çuixij, o caro Segnor De' me', no se pòn conprender né le vostre vie se pòn investigar».

[13] Stat. cort., a. 1345, cap. 8, pag. 132.3: Quando conosciese la persona de spirto, [[...]], saviamente si vada ennaçi al modo che dirà el priore; et similemente faccia chi ne fosse rechiesto d'altrui, sì che non possa conprendere che elgli sia de la conpagnia...

[14] Lett. volt., 1348-53, pag. 211.11: la nostra auctoritate [[..]] era limitata e cohartata a certa condicione de giente e in certa provincia chome voi potete conprendere per la forma de' deti nostri privillegii.

[15] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 22, pag. 103.6: Et nota chi per kisti paroli potemu comprindiri chi Trayna si era archiepiscopatu, dundi lu episcopatu fu subiettu...

[16] Lett. palerm. (?), 1370, pag. 126.15: et illocu vi aiu cum debita reverencia scriptu kista littira, in la quali ligendu comprindiriti kistu tali tinuri...

[17] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VII, 9, pag. 495.19: per niuna cosa dovevi nel giudicio della tua mente comprendere o consentir che ciò fosse.

[18] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 21, par. 2, vol. 2, pag. 69.33: lu benignu Deu, lu quali esti plui piatusu ki lingua non sa diri nè intellectu cumprindiri...

[19] San Brendano ven., XIV, pag. 224.2: et [[Dio]] à fato asè mazior cose a la zente pecarise che no è queste e non se può conprender per lo pecado...

[20] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 18.7, pag. 45: Et ben che dal sentir nostra scïenza / et ogni humana cognoser sia desceso, / pur mi par aver già tanto compreso, / che te et me move una inteligenza.

- Sost.

[21] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 522.12: e non sarà senza parte dal comprendere della grande tua volontà la efficace tua fatica.

[22] Laude cortonesi, XIV (tosc.), 59.8, vol. 1, pag. 446: Se bien consideramo quella salute / che Gabriello rechò di Paradiso, / ciaschuna sillaba porta vertute / e nel comprendere passa el nostro viso.

2.1 Considerare con indulgenza, giustificare.

[1] Lancia, Pistola, a. 1368 (fior.), pag. 105.7: tu comprendesti ch'io domandasse non solo quello che facevi il die, ma quello che tu operavi ciascuno momento d'esso.

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, IV, 4, pag. 292.33: e se innamorati stati siete o sete, leggier cosa vi fia comprendere il mio disio.

3 Percepire con i sensi.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 15, pag. 218.11: questa terza proporzione se devide en doe parti: de le quali una distanzia è a respetto del colore non bene compreso, e è magiure, l'altra è a respetto de la figura e de la forma non secondo la sua vera quantità compresa dal viso, e è menore.

[2] Zucchero, Sfera, 1313-14 (fior.), cap. I, 10, pag. 103.15: ed imperciò che quelli vapori sono corpo che traspare abagliano il nostro vedere sì che non ci lasciano comprendere la cosa in sua vera quantità...

[3] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 30, pag. 208.10: Narcisso fu un bellissimo giovane, il quale, alcuna volta veggendo sé medesimo ispecchiandosi in una fontana, tanta vaghezza di sua vista comprese...

[4] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 21, proemio, pag. 470.20: Sensibili dice, che si possono comprendere col senso corporale...

[5] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 7, pag. 224.1: Quella voce udita prima diede il fine delle fatighe; e il padre Enea la comprese prima dalla bocca di Julo...

[6] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 4.58, pag. 265: Forse otto miglia era ito, ch'io compresi / un monte innanzi a me, ch'era alto tanto, / che indarno l'occhio a la cima sospesi.

[7] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 4, pag. 80, col. 2.21: E in prima sono da rimuovere tutte quelle cose, che si comprendono col senso di fuori.

[8] Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.), c. 23, pag. 643.10: egli era sì chiaro, riluciente e risplendiente, che llo suo occhio no 'l potea comprendere.

[u.r. 11.11.2020]