COMPRESO agg./s.m.

0.1 compreiso, compresa, comprese, compresi, compreso, comprexa, comprexo, comprisi, compriso, conprenso, conpres', conpresi, conpreso, conpressa, conprizo, cumpresi.

0.2 V. comprendere.

0.3 St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.): 3.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Destr. de Troya, XIV (napol.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.); Esercizi cividal., XIV sm.

0.5 Locuz. e fras. non compreso 1.5.

0.7 1 Incluso in un gruppo o in un'estensione. 1.1 [Preso entro un gruppo:] assunto al lavoro. 1.2 Preso entro una materia avvolgente, fasciato. 1.3 Stretto fra le braccia, abbracciato. 1.4 [Detto delle mani:] giunto, unito. 1.5 Locuz. agg. Non compreso: non contenibile o non esauribile. 1.6 Preso in mezzo (tra nemici). 1.7 Colto in fallo (in una colpa o azione censurabile). 2 Alterato dalla mescolanza (di una sostanza, di un odore). 3 Fortemente preso (da un sentimento). 4 [Detto di un discorso, per calco del lat. comprehensus:] espresso, esposto. 5 Sost. Estensione; perimetro; cinta di mura attorno a una città.

0.8 Fabio Romanini 10.11.2003.

1 Incluso in un gruppo o in un'estensione.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 203, vol. 2, pag. 319.9: Excetti li parenti del fanciullo o vero fanciulla morto o vero morta, el quale o vero la quale si portasse in braccio a la chiesa per una persona solamente, e' quali non s'intendano compresi nè si costrengano per lo presente statuto.

[2] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 3, pag. 2.21: Affrica, [[...]], confinasi da levante: parte del Nilo, dal mezzogiorno insino al ponente: Sibiglia e 'l mare di Libia, e da settentrione il mare Adriano; e delle sue comprese terre ne lasciamo.

1.1 [Preso entro un gruppo:] assunto al lavoro.

[1] Gl Esercizi cividal., XIV sm., 53, pag. 111.2: Glli vilans, [a]rcuiglint lis blavis, algun cu la so fameglo, algun cun lavoredós cumpresi, s'aparten bati, disint lu proverbi «ci ch'à tinp no spyet timp». Rusticorum metentium blada, aliquorum cum sua familia, aliquorum cum laboratoribus mercenariis, interest triturare, aserente proverbio «qui habet tempus non expetet tempus».

1.2 Preso entro una materia avvolgente, fasciato.

[1] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 6, pag. 12.14: e piccolo il ventre, e le gambe sottili, i piè non carnosi, ma bene di duri nervi compresi.

1.2.1 Avvolto (dalle tenebre).

[1] Panuccio del Bagno, XIII sm. (pis.), 6a.62, pag. 45: lei, che chiaresse stende, / era 'n tenebre, quazi in lor conprizo... || Ageno: 'immerso'.

1.3 Stretto fra le braccia, abbracciato.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 6, pag. 207.29: Tre volte mi forzai ine di dare le braccia al collo, tre volte invano la compresa imagine fuggì nelle mani mie, equale a' lievi venti, e molto simile al vano sonno.

1.4 [Detto delle mani:] giunto, unito.

[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 40, pag. 119.20: Ma tra la erronea gente si dubitava non Lucina sopra i suoi altari stesse con le mani comprese...

1.5 Locuz. agg. Non compreso: non contenibile o non esauribile.

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 1, cap. 1, pag. 16.5: sopra 'l mio capo essere stata una femmina da me è veduta, di volto molto da riverire, con occhi ardenti e - oltre la comune possanza degli uomini - chiari, con colore vivo e di non compreso vigore... || Cfr. Boezio, Consol. Phil., I, 1: «inexhausti vigoris».

1.6 Preso in mezzo (tra nemici).

[1] Cavalca, Ep. Eustochio, a. 1342 (pis.), cap. 3, pag. 373.22: E vedendosi eglino tutti così compresi, confortolli, che non temessero...

1.7 Colto in fallo (in una colpa o azione censurabile).

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 6, cap. 1, pag. 409.9: Sempronio Musca con flagelli battette Cajo Gallo compreso in adulterio...

[2] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 3, cap. 5, pag. 134.16: Bevi tu questo beveraggio che mi porgi. - Per la qual parola vedendosi quel donzello compreso, entrogli sì gran paura e vergogna, che volle inanzi bere lo veneno e morire, che esser giudicato di avere voluto avvenenare così santo vescovo.

[3] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 21, pag. 98.19: a una peccarixe comprexa in adulterio infine el ghe disse: «E' no te condanno, va' e no pecca puxa»...

[4] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 5, pag. 164.31: De la qua parola lo re alegro se vergognà, perçò ch'avegna ch'elo fuse compreiso in volei' proà' lo vesco, fu monto contento ch'elo avea proao che era vei quello che de lo veneraber Savin avea inteiso.

2 Alterato dalla mescolanza (di una sostanza, di un odore).

[1] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 9, pag. 208.9: E però coloro che vogliono fare parere le cose nello specchio d'alcuno colore, interpongono di quello colore tra 'l vetro e 'l piombo, sì che 'l vetro ne rimane compreso.

[2] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, introduzione, pag. 12.20: con ciò fosse cosa che l'aere tutto paresse dal puzzo de' morti corpi e delle infermità e delle medicine compreso e puzzolente.

3 Fortemente preso (da un sentimento).

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 187.15: Astrabal co la molgie e con doi filii compresi de gran dolore, gettandose ne lo foco e foro morti.

[2] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 2548, pag. 264: Ahi lasso, che corrotto / feci quand'ebbi inteso / com'io era compreso / di smisurati mali / oltre che criminali!

[3] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 663, pag. 25: Quand av parlao Zené, tug stan stremidhi i misi, / No ossan contrastar, ma stan mut e conquisi: / Tug stan con có ingin e stan illó comprisi / De ke no pon fuzir ke no sïan tug prisi.

[4] Teperto, Lettera in prosa, XIII sm. (pis.), pag. 433.6: Amico, tua receuta lectera, ch'ebbe gaudiozo, intesi, e, riletta poi che l'ebbi, d'alegra soavità conpres' ebbi la mente...

[5] G. N. da Polenta, Rime, a. 1330 (ravenn.>ven.), 11.9, pag. 220: Quando ve vegno ennanti, donna mia, / lo desioso core / d'un ardente spiandore / che fer da voi, cu' sol 'maginar pres'ho, / travagliase de tale ardor compreso / che perde sou vigore...

[6] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), canz. 1.9, pag. 4: risplende - di nobel effecto; / da ch'el non ponçe quasi passïone, / ma cum rasone - cade for dil senso, / conprenso - de ymaçinaria fede / e de la spene, che fermo gli crede.

[7] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 7, pag. 105.19: Chà per lo forte desiderio dello amore tuo, de lo quale so' sì compriso che ad ora me scalfo con tucti li afiecti e li sintimienti miey...

4 [Detto di un discorso, per calco del lat. comprehensus:] espresso, esposto.

[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De doctrina, cap. 6: [29] Dunqua questo amaestramento breveme(n)te co(m)preso a te (et) ali altri tuoi frati licterati ò p(ro)curato di ma(n)dare... || Cfr. Albertano, Liber de doctrina, VI, 29: «Hanc igitur doctrinam super dicendo vel tacendo breviter comprehensam tibi et aliis tuis fratribus litteraris scribere curavi».

5 Sost. Estensione; perimetro; cinta di mura attorno a una città.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 79, pag. 207.2: Io aspetto le pistole tue, per le quali i' sappia tutto il circuito, e 'l compreso di Cicilia...

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XI, cap. 198, vol. 2, pag. 761.17: E per sé fece fare quasi un altro compreso di castello più infra la terra, pigliando più case di cittadini...

[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XIII, cap. 8, vol. 3, pag. 309.28: E il detto compreso fece cominciare e fondare di grosse mura e torri e barbacani per farne col palagio insieme uno grande e forte castello...

[4] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 3, cap. 28, vol. 1, pag. 284.19: Allora cavalca innanzi il dittatore, e riguarda, tanto come la notte il permettea, il compreso e la forma del campo de' nemici...

[5] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 1, cap. 56, vol. 1, pag. 98.21: egli volea che l'imperio di Roma fosse di maggior compreso...

[6] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 2, cap. 15, vol. 1, pag. 217.20: La Scarperia a quell'ora era debole terra di piccolo compreso, e non era murata se non dall'una delle parti...

[7] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. X, par. 98, pag. 535.1: I Saracini nel compreso della terra disfatta fecero le lor case, come ciascun poté meglio...

[8] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 247, pag. 94.9: deliberò il Comune di fare una forte prigione in Firenze, e subito feciono in pochi dì uno compreso di mura allato a S. Simone...

[u.r. 11.11.2020]