COMPUTARE v.

0.1 chonputato, compoti, computa, computaa, computadi, computado, computand, computando, còmputano, computar, computarae, computare, computassono, computata, computate, computati, computato, computatu, computavano, computerà , computerassi, computi, computò, conpudi, conputade, conputando, conputandoli, conputare, conputata, conputati, conputisi, conputrano, cumputandu.

0.2 Lat. computare (DELI 2 s.v. computare).

0.3 Formula di confessione umbra, 1065 (norc.): 2.

0.4 In testi tosc.: Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.); Doc. lucch., XIII sm.; Stat. pis., 1302 (2); Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.).

In testi sett.: Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Doc. venez., 1316 (3).

In testi mediani e merid.: Formula di confessione umbra, 1065 (norc.); Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.); Stat. perug., 1342; Doc. orviet., 1339-68, [1368]; Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.5 Locuz. e fras. computando tutte le cose 3; computare a ragione 2.1; computato ogni cosa 3; ogni cosa computata 3.

0.7 1 Fare oggetto di un calcolo; determinare mediante un calcolo; [in part.:] ottenere come risultato di un'operazione aritmetica. 1.1 Fare oggetto di enumerazione; includere in un conteggio o in una lista numerabile. 2 Registrare come avente una data qualità, appartenente ad una certa categoria. 2.1 Fras. Computare a ragione di qno: considerare come un elemento a favore, a sostegno. 2.2 Ritenere o giudicare qno o qsa come avente una certa qualità; ritenere qsa equivalente a qsa altro; essere d'opinione che. 3 Locuz. avv. Computato, computata ogni cosa: tutto considerato, tutto sommato. 4 Piangere (qno) in morte.

0.8 Fabio Romanini 01.12.2003.

1 Fare oggetto di un calcolo; determinare mediante un calcolo; [in part.:] ottenere come risultato di un'operazione aritmetica.

[1] Doc. lucch., XIII sm., pag. 6.36: Dunque sed io a lui devesse dar nulla vel altrui sì se -l compoti da ched io li scompensai quello ched io avea nella sonma delle C libre che mi devea dare.

[2] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 179.28: In lo tempo de Ottavian computado fo el numero deli citadini de Roma LXXXX fia CCC milia et LXXX milia.

[3] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 6, pag. 207.18: In verità io così rivolleva nell'animo ed arbitrava della venuta tua, dinumerando e computando i tempi; e la mia ragione non m'ingannoe.

[4] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di s. Maria Egiziaca, cap. 3, pag. 211.30: e computando bene lo tempo della sua morte, cognobbe che incontanente ch'egli l'anno precedente l'ebbe comunicata al fiume Giordano, corse questa santissima al predetto luogo, dove giaceva morta e passòe di questa vita incontanente che fu giunta...

[5] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 14, par. 2, vol. 2, pag. 25.14: Et nota ki dudichi legioni di angili summanu sictantadui milia angeli, cumputandu seimila angili per una legioni...

[6] Doc. venez., 1316 (3), pag. 146.25: item laso per l'anema mia, co(n)putade le spese fate per la mia sepoltura, libr. C a grossi e plu...

[7] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 184.6: et computando tuto lo tempo dal primo principio de la dicta cità de Roma, cioè dallo tempo dello sopradicto Saturno, fo comensata la dicta cità de Roma nansi l'avenemento de Cristo anni mille CCCIII...

- Sost. La tecnica del fare di conto.

[8] Gl Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 2, cap. 20 rubr., pag. 62.21: Senza la forza del corpo, arte di note, cioè computare, si dee nella elezione del cavaliere considerare.

1.1 Fare oggetto di enumerazione; includere in un conteggio o in una lista numerabile.

[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 222.9: In l'anno del Segnor CMLXXIV Henrigo re imperà anni XVIII, e questo per Allemagnia, né questo intra li imperadori fo computado...

[2] Stat. pis., 1302 (2), cap. 22, pag. 985.8: Lo quale pengno li consuli, passati li quindici die, computati dal die de la difensa facta, u che si dovesse fare, infra octo die, computati da lo die del pignoramento, vendere possano...

[3] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 19.3, pag. 201: Lì dei doi jorni computar; / ma sì te dei aregordà / de no festar lo dì primé, / ma semper quelo chi ven deré.

[4] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 4, par.1, vol. 2, pag. 35.28: E se enfra esso termene non comparirà, un'altra volta sia citato [[...]], sia aspectato e aggia termene de comparire, el dì de la citatione simelemente non computato.

[5] Doc. orviet., 1339-68, [1368], pag. 153.3: ricieveno p(er) lui e p(er) l'altri preti e calonaci d'essa chiesia, lb. X di d., c(on)putati i(n)n esse X lb., lb. IIII di ca(n)dele ch'ebero p(er) l'anovale fatto p(er) loro da Neruccio di s(e)r Va(n)ni...

2 Registrare come avente una data qualità, appartenente ad una certa categoria.

[1] Formula di confessione umbra, 1065 (norc.), pag. 101.12: (Et) qual bene tu ài factu ui farai enquannanti, ui alt[r]i farai p(ro) te, sì sia co(m)putatu em p(re)tiu de q(ue)sta pen(i)t(entia).

[2] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. III, cap. 33, pag. 297.23: l'amore è da fugire, perciò che l'onestà e l'astinentia della carne si sono computate tra lle vertudi...

2.1 Fras. Computare a ragione di qno: considerare come un elemento a favore, a sostegno.

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 1, docum. 18.23, vol. 1, pag. 222: Ben si dà su la bocca, / ch'a tutte queste è tenuto e legato, / e fieli computato / a sua ragione ne la condannagione.

2.2 Ritenere o giudicare qno o qsa come avente una certa qualità; ritenere qsa equivalente a qsa altro; essere d'opinione che.

[1] Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.), 202, pag. 568: Mai se 'l mat omo tase, q'el no diga nïente, / savio fi computado per gran part de la çente.

[2] Patecchio, Splanamento, XIII pi.di. (crem.), 452, pag. 578: Povertad ben aconça e qi ben se ge reçe / fi computaa riqeça, com' en libri se leçe.

[3] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 2, cap. 4, pag. 55.9: Il tormento che tu di falsa oppinione sostieni, alle cose non puoi riputare; perciò che se questo nome vano di fortuita felicitade ti muove, licitoè che tu computi meco come di moltissimi beni e grandissimi tu abbondi.

[4] San Brendano ven., XIV, pag. 188.34: e ti (di') in cuor to che tu no è' degno de portar abito de munego e no te cognosi ben eser amigo de Dio, nì te conpudi de far ben plasevele vita a Dio...

[5] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Gb 30, vol. 5, pag. 97.4: [7] I quali a questa medesima cosa si dilettavano, e così si computavano d'essere assai delicati...

3 Locuz. avv. Computando tutte le cose, computato ogni cosa, ogni cosa computata: tutto considerato, tutto sommato.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio rose cum viola, 238, pag. 85: El ha dao la perdudha a la rosa marina, / Ke computand tut cosse ella no è sí fina.

[2] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 586, pag. 210.8: sicchè computatoogni cosa, parve il meglio si recasse a quartieri, e così diliberato fu.

[3] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 202, pag. 521.2: ma pur, ogni cosa computata, ella fu gran virtù la sua, e la justizia del povero uomo non fu piccola...

4 Piangere (qno) in morte. || Cfr. anche compitare.

[1] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 2.8, pag. 489: Tanto m'affrige lo radïare / de voler plangnare e ssospirare, / ke nno me lassa ben satïare / de lo fillolo mio cumpotare.

[u.r. 11.11.2020]