CONFIDENTE agg./s.m.

0.1 confidente, confidenti, confidentissima, confidentissimi.

0.2 Lat. confidens, confidentem (DELI 2 s.v. confidente).

0.3 Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 In rapporto di fiducia; sicuro e fidato. 2 Fiducioso; pieno di speranza. 3 Sost. Persona sicura con cui si condividono affari riservati.

0.8 Anna Radaelli 10.11.2003.

1 In rapporto di fiducia; sicuro e fidato.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. IX, cap. 80, vol. 2, pag. 159.4: e elesse tre arcivescovi oltramontani, fatti e criati per papa Bonifazio suo zio, molto suoi amici e confidenti, e nemici del re di Francia loro aversaro [[...]] infra quegli tre fu l'arcivescovo di Bordello il primo più confidente.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. XII, cap. 52, vol. 3, pag. 114.2: e così per converso diremo de' Rossi di Parma, i quali in questi presenti tempi stati grandi aversari e nimici nostri, come adietro è fatta menzione, in picciolo tempo divenuti amici e confidentissimi.

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 98, vol. 1, pag. 185.1: Questi promisse di fornire la bisogna chiaramente, e d'avisare del fatto alcuni conistaboli confidenti...

- Caro e fidato.

[4] Doc. fior., 1367 (3), pag. 487.35: et più tosto saremmo contenti che togliessono aretino per le mani di quello Comune che d'altronde, però che quella città è a noi confidentissima e dilecta quanto niuna altra di Toscana.

2 Fiducioso; pieno di speranza.

[1] f Zanobi da Strata, Morali di S. Gregorio volg., XIV: Per quella il superbo diventa umile, il pauroso, confidente. || Crusca (5) s.v. confidente.

[2] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Is 32, vol. 6, pag. 497.12: voi, figliuole confidenti, ricevete colle orecchie il mio parlare.

3 Sost. Persona sicura con cui si condividono affari riservati.

[1] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 6, cap. 62, vol. 1, pag. 786.15: vedendosi messer Giovanni da Uleggio molto solo di confidenti nella sua signoria, e conoscendo messer Bruzzi pro' e ardito, e bene avisato in guerra e di gran consiglio, i· rrecò a ssé...

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 6, cap. 6, vol. 1, pag. 721.5: ed erano in questo trattato certi caporali di quelli da Panago, e altri confidenti bolognesi di messer Bernabò.

[u.r. 16.11.2020]