CONSOLÀTICO s.m.

0.1 consoladego, consolatichi, consolaticho, consolatico, consulatico.

0.2 Da console con il suff. ‑atico.

0.3 Doc. venez., 1300 (6): 1.

0.4 In testi tosc.: Stat. pis., 1321; Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.); Stat. fior., 1357.

In testi sett.: Doc. venez., 1300 (6).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Dir.] Titolo e ufficio di console nelle repubbliche medievali. 1.1 [Dir.] Titolo e ufficio di console nelle arti o corporazioni medievali (in partic. a Firenze). 2 [In epoca romana:] ufficio, dignità di console.

0.8 Ilaria Zamuner 22.10.2003.

1 [Dir.] Titolo e ufficio di console nelle repubbliche medievali.

[1] Doc. venez., 1300 (6), pag. 30.7: Fasemove asaver, meser, como nui sì avemo trovado scrito per man de Graciadeo Vivian suso lo quaderno delo consoladego e, siando consolo lo dito Graciadeo Vivian a quello te(n)po e...

[2] Stat. pis., 1321, cap. 39, pag. 224.4: Anco iuro, che ciascuno dell'ordine della Mercatantia, e lo quale al mio consulatico soctoposto fusse, lo quale contra lo mio bando u comandamento u divieto, a loro da me u d'alcuno dei miei compagni imposto, venisse u facesse...

[3] Stat. pis., 1334, cap. 2, pag. 1022.20: Eleggano et eleggere debbiano li dicti consuli et camarlinghi in del dicto tempo, e quelli così electi intaschare in questo modo: cioè, che ciascuno consulatico duri sei mesi...

1.1 [Dir.] Titolo e ufficio di console nelle arti o corporazioni medievali (in partic. a Firenze).

[1] Stat. fior., 1357, cap. 10, pag. 347.3: Tenuti siano i Consoli et il Notaio della detta arte che fossono del mese di gennaio una volta al tempo del loro consolaticho et del mese di luglio una volta al tempo del loro consolaticho, leggere et far leggere dinançi a l'arte li statuti della detta arte in volgare...

2 [In epoca romana:] ufficio, dignità di console.

[1] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 4, cap. 1, pag. 262.9: Fabio Massimo pensando nel suo animo, ch'elli avea retto V volte il consolatico, e che spesse volte era stato retto da suo padre e da l'avolo e dal bisavolo e da' suoi maggiori, nelle elezioni, nelle quali con sommo consentimento il suo figliuolo si eleggea consolo, quanto poteo fermamente fece col popolo...

[2] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 9, pag. 340.18: Ciesare chome arroghante e superbo chacciò di palagio questo suo compagnio Tito ed egli solo resse il consolaticho sei mesi e in questo tempo tolse della chamera di Roma dumila pesi overo pondi d'oro e rimissevene altrettanto d'archimia.

[u.r. 28.05.2009]