CONTENZIONE s.f.

0.1 chontentione, chontenzione, contemtione, contencione, contencium, contensione, contention, contentïon, contentione, contenzion, contenzïon, contenzione, contenzïone, contenzioni, contenzon, contenzone, contezione. cfr. (0.6 N) contenzio.

0.2 Lat. contentio, contentionem (DEI s.v. contenzione 1).

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi).

In testi sett.: Legg. S. Caterina ver., XIV in.

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.5 Locuz. e fras. avere contenzione 5.3; essere in contenzione 5.4; fare contenzione 5.5; per contenzione 5.1; per contenzione di 5.1; senza contenzione 5.2; stare in contenzione 5.4.

0.6 N Compare anche nella forma lat. (contenzio) in Colori rettorici (ed. Scolari), 1329/45 (fior.), pag. 248.1: v. 2.

0.7 1 L'atto del contendere con parole; ciò che è frutto di discussione, di disputa o contesa. 1.1 [Dir.] L'atto di contendere in una causa pubblica. 2 [Ret.] Figura retorica che vuole l'accostamento di due parole o frasi di senso opposto, antitesi. 3 L'atto del contendere con azioni. 4 Il contendere in senso morale come vizio di volere in tutti i modi opporsi alla verità. 5 Locuz. e fras. 5.1 Locuz. avv. Per contenzione: a causa del contendere, per motivo di contrasto. Locuz. prep. Per contenzione di. 5.2 Locuz. avv. Senza contenzione, senza contrasto, senza opporre resistenza. 5.3 Fras. Avere contenzione: avere una disputa o una lite. 5.4 Fras. Essere (stare)in contenzione: essere in lotta, in contrasto. 5.5 Fras. Fare contenzione: contrastare, disputare.

0.8 Valentina Gritti 15.10.2003.

1 L'atto del contendere con parole; ciò che è frutto di discussione, di disputa o contesa.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 82.10: Et appellasi causa tutta la diceria e la contenzione cominciando al prolago e finiendo alla conclusione...

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 40: Pensa du(n)qua che sia utile mucciare le conte(n)sio(n)e; et chi no(n) resiste ali magiori p(ro)curi solicitame(n)te che a lloro possa piacere.

[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 38.14, pag. 134: La speranza enfiammame d'aver salvazione, / 'n estante è desperanza de mia condezione: / sperare e desperare star en una mascione, / tanta contenzione no la porrìa narrare.

[4] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 2, vol. 4, pag. 18.2: Ma ciò che l'uomo dice di sua bocca, o manda per lettera pensatamente, per far credere, o per contenzione di lodare, o di biasimare, o d'avere consiglio sopra alcuno bisogno, o di cosa che dimanda giudicio, tutto ciò è della materia di retorica.

[5] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 36, cap. 6, par. 7, pag. 513.13: Nel famigliare parlare sia da lungi la pertinace contenzione, ché cota' quistioni più sogliono cruciare l'animo, che alcuna utilità recare.

[6] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. II, cap. 31, pag. 261.6: Dopo la molta contentione che fu tra costoro di questo fatto, sì la comisero nella contessa di Campagna, ch'ella ne dovesse dire e sententiare quello che nne dovesse essere.

[7] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 968, pag. 222: Bene à facto!»; fóve contentione. / Retorno alla materia.

[8] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 4, cap. 43, pag. 269.12: Or questo in quella contencium, la qua crexando lo frevor de li fideli fu infra Simaco e Lorenço in la elecium papal, semper tene le parte de Lorenço eleçandelo in papa.

1.1 [Dir.] L'atto di contendere in una causa pubblica.

[1] Gl Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 3, pag. 6.2: La giudiciale è favella di contenzione, perché contiene in sé accusa o domandagione, contradicimento e difensione. È detta iudiciale perché s'usa di fare dinanzi a' iudici e signori che rendono intra le genti ragione, mostrando, per quella, catuna parte sua intenzione e la ragione del detto suo.

2 [Ret.] Figura retorica che vuole l'accostamento di due parole o frasi di senso opposto, antitesi.

[1] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 9, pag. 12.15: È un altro ornamento di parole che s'appella contenzione, che si fa quando si compie uno detto di due cose contrarie, in questo modo: «Il partire àe in sé bel cominciamento, e àe poscia amarissimo fine».

- [Nominata col termine lat.].

[2] Colori rettorici (ed. Scolari), 1329/45 (fior.), pag. 248.1: Contenzio: questo colore s'usa quando tu vuogli comporre una orazione di cose contrarie...

3 L'atto del contendere con azioni.

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 273, vol. 1, pag. 209.33: Et se adverrà che alcuna discordia o vero contentione fusse, la quale cosa non sia, intra la podestà et lo comune di Siena, nientemeno le guardie de la città di Siena et tutti et ciascuni officiali d'esso comune, sieno tenuti et debiano li offici, a' quali deputati sono, fare.

[2] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 5, cap. 6, pag. 385.20: Conciofossecosa che tra' Cartaginesi e Cirenesi fosse durissima contenzione de' confini delle loro terre, a l'ultimo piacque a ciascuna parte, che in una medesima ora, da ciascuno lato, fossero mandati giovani, et il loco dove costoro si congiungessero fosse confine d'amendue li popoli.

[3] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 221, pag. 81.33: Poi del mese di gennaio del detto anno andati in Valdisieve i Cerchi a loro possessioni, i Donati sappiendo la tornata di costoro, e non parendo loro convenevole ch'e' passassono appiè di casa loro, ed a coloro non parendo onesto avere a girare un gran paese a tornare a Firenze, nè eziandio torcere la loro via, se ne vennono appiè delle Pieve a Remole, ove i Donati feciono risistenza, e pure fra l'una parte e l'altra fu contenzione che ve n'ebbe de' feriti...

4 Il contendere in senso morale come vizio di volere in tutti i modi opporsi alla verità.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 2, cap. 28, pag. 76.10: Donde la virtù che l'uomo chiama piacevolezza cessa la contenzione dell'uomo e tempera il lusingare, e quello per lo quale l'uomo vuole a tutti gli uomini piacere.

[2] Gl Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 25, pag. 48.4: Contenzione è quando l'uomo contende e impugna la verità e credelasi vincere o per grida o per sottigliezza di parole; e questa è vanagloria.

[3] Gl Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc.), L. V, pt. 13, pag. 177.2: La contentione per li santi chosì si difiniscie: «Contentio est inpugnatio veritatis per chonfidentiam clamoris», 'La contenzione è inpungniazione della verità per confidenza di gridare'.

[4] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 9, pag. 272.27: Che manifeste sono l'opre dela carne, ciò è avolterio, fornicatione, luxuria, la servitudine dell'idule, inviminamento d'inimistà, contentione, molestatione, ira, desiderio, invidia, micidio, avaritia, vanagloria...

[5] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 9, pag. 156.25: Megera è interpetrata, grande co[nten]zione, o grande fermezza di male; e corrisponde alla mala perseveranza delle male operazioni.

- Negazione (di una verità teologica, intesa come eresia).

[6] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), app, proemio c. 10, pag. 599.32: L'articuli circa la divinità di Cristo sono VJ, e VJ circa l'umanitade, e chi contradisce quegli si è eretico [[...]] circa l'umanitade son sei articuli, lo primo circa la sua contenzione...

5 Locuz. e fras.

5.1 Locuz. avv. Per contenzione: a causa del contendere, per motivo di contrasto. Locuz. prep. Per contenzione di.

[1] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 160.12: L'amistade è di grande guardia e malagevolemente si mantiene insino a la morte, ché spesse volte si parte per contenzione d'amore di femina o di guadagno d'avere o d'altra utilitade che catuno la disidera e non si puote avere a comune.

[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 4, vol. 4, pag. 25.2: . Ma l'una e l'altra maniera può essere diversamente, s'ella è per contenzione, e senza contenzione.

[3] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 9, cap. 6, par. 9, pag. 177.14: Nella Grecia la filosofia non sarebbe stata in tanto onore, s'ella non fosse essuta invigorita per contenzione e per discordia di savissimi uomini.

[4] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 2, cap. 41, vol. 1, pag. 187.7: Egli aveva già cominciato a storpiare la legge de' campi. Poi l'un consolo per contenzione cominciò a mantenere il popolo a gara dell'altro.

[5] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), II, cap. 4, pag. 40.26: Scipione Africano dicea, che nulla cosa e più malagevole che durare l'amistade infino all'ultimo die della vita; però che alcuna volta si rompono l'amistadi per contenzione di lussuria, o per cagione d'altrui utilità, la quale l'uno e l'altro non può accivire.

5.2 Locuz. avv. Senza contenzione: senza contrasto, senza opporre resistenza.

[1] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 4, vol. 4, pag. 25.4: Ciò ch'è detto o scritto senza contenzione, non appartiene a retorica, secondo che Aristotile e Tullio dissero apertamente.

[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 4, cap. 6, vol. 1, pag. 373.2: L'avvenimento di questi Comizii mostrò che diversi animi avea il popolo a tencionare e a riottare in concilio di sua dignità e di sua franchigia, e a giudicare nettamente d'una bisogna senza contenzione e senza riotte...

[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, II, 7, pag. 124.21: acceso nondimeno della sua bellezza smisuratamente, con atti piacevoli e amorosi s'ingegnò d'inducerla a fare senza contenzione i suoi piaceri.

5.3 Fras. Avere contenzione: avere una disputa o una lite.

[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 113, pag. 373.31: , i' ti dico, che intra Cleantes, e Crisippus suo discepolo, ebbe contenzione dell'andatura...

[2] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 3, cap. 35, vol. 1, pag. 293.5: Quando il giorno de' Comizii fu presso, tanto fu il desiderio d'onore, che i principi e gli alti uomini della città, [[...]] prendevano gli uomini della plebe per mano, e domandavano umilemente l'onore, che sì agramente avevano contradetto, da quella plebe, colla quale sì grande contenzione avevano avuta.

[3] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 138.5, pag. 343: gran contenzïone / avea 'n sé co' la suo conscïenza.

[4] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 1, pag. 52.9: Et uno gigante fortissimo, lo quale se clamava Antheo, chisto Hercules tanto lo tempestao, avendo contencione co lluy, che lo sospese da terra e recipiolo inde la sua fortissima brazia e poy lo trabuccao in terra...

[5] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 24, S. Agnese, vol. 1, pag. 226.16: . I quali compagni entrati là entro, per lo miracolo spaventati, ebbero contenzione e tornarono adrieto...

5.4 Fras. Essere (stare) in contenzione: essere in lotta, in contrasto.

[1] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 10, cap. 24, vol. 2, pag. 404.24: Alla fine io concederei al mio compagno gli onori e i guiderdoni per riverenza dell'etade e della sua maestà: ma però che noi siamo in contenzione ed al saggio, io non mi trarrò addietro per mio grado.

[2] Novelle Panciatich., XIV m. (fior.), 144, pag. 163.21: Istando in questa chontenzione, s'achordarono di tràrlone fuori, se potessero.

[3] Bibbia (10), XIV-XV (tosc.), Rm 2, vol. 10, pag. 19.16: [8] Ma coloro che stanno in contenzione, e contraddicono alla verità e credono alla iniquità, sopra coloro verrà l'ira e la indignazione.

5.5 Fras. Fare contenzione: contrastare, disputare.

[1] Poes. an. cort./tosc.occ., XIII/XIV, 201, pag. 415: Contentione m'è facta ben sì feroce / de te, figliuolo, che tanto m'abassi.

[2] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 791, pag. 283: «O guai nu dolenti, miseri peccadori, / avem menà rixa, discordïa e furore / e sem molto sforçadi a fare contention / contra questa santa ke ae tute raxon.»

[3] Laudario S.M. d. Scala, XIII ex./XIV po.q. (tosc.), 10.201, pag. 105: Contentione m'è facta sì feroce / di te, figliuolo, che tanto m'abassi; / o dolorosa, c'or fuss'io la croce, / perché tu sopra me ti riposassi!

[4] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 5, pag. 620.12: E quanti altri monaci che stavano in congregazione ad ubbidienzia, annegate le loro volontadi e di niuna cosa comandata non facevano giammai contenzione!

[5] Valerio Massimo, prima red., a. 1338 (fior.), L. 7, cap. 2, pag. 476.4: Essendo richiesto a giudicare da Marco Lutazio, chiaro cavaliero romano, d'una contenzione ch'elli avea fatta con uno suo avversario...

[6] Deca prima di Tito Livio, XIV pm. (fior.), L. 4, cap. 8, vol. 1, pag. 375.23: I tribuni ancora riguardando la cosa, che allora era più necessaria che d'onorevole mestiere, per non fare contenzione di ciascuna piccola cosa, non vi vollero contradire.

[7] Novelle Panciatich., XIV m. (fior.), 147, pag. 177.14: et fecesi dire tutto il fatto a cquesti due ciechi, et come aveano avuto ciascuno il suo pane dal suo famigliaro, et chome l'uno avea venduto il suo all'altro conpagno, et com'elli v'avea trovato entro la moneta, et la contenzione che facevano in prima tra amendue tutto il giorno...

[8] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 2, cap. 4, par. 13, pag. 155.29: In Matteo 20 e '· lLucha 22 è questa sentenza: «Fatta è contenzione intra quelli», cioè intra lli appostoli, il quale di loro fu il magiore.

[9] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 27, pag. 242.22: . La soa moneta deo alli mercatanti e commannao alli frati che avessino fra loro pace, non fecessino contenzione; ché, puoi che lli aveva allocati, intenneva de servire allo abito sio.

[u.r. 19.11.2020]