CONTINUARE v.

0.1 ccontinuarono, chontinovando, chontinuando, chontinuare, chontinuate, chontinuò, continoa, continoando, continova, continovando, continovandovi, continovano, continovar, continovare, continovarono, continovasse, continovata, continovate, continovato, continovava, continovi, continovò, continovolli, continua, continuada, continuado, continuai, continuáilo, continuan, continuando, continüando, continuandola, continuandolo, continuandomi, continuandosi, continuandosse, continuandu, continuano, continuante, continuar, continüar, continuare, continuari, continuarla, continuarlo, continuaro, continuarò, continuaronli, continuarono, continuaronsi, continuarsi, continuase, continuasi, continuasse, contìnuasse, continuassi, continuassino, continuata, continüata, continuate, continuatele, continuati, continuato, continüato, continuava, continuavano, continuavansi, continueno, continuerai, continuerebbe, continueremo, continuerete, continuerò, continui, continuiate, continuino, continuinsi, continuisi, continuo, continuò, continüò, continuollo, continuossi, cuntinuandu, cuntinuari, cuntinuatu.

0.2 Lat. continuare (DEI s.v. continuare).

0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.); Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.); Stat. sen., c. 1303; Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.); Stat. lucch., XIV m.

In testi sett.: Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Stat. vicent., 1348; Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. cass., XIV.

In testi sic.: Stat. mess. (?), 1320; Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. palerm., 1343.

0.7 1 Compiere senza interruzione o ripetutamente un'azione o un'attività che già si sta o si stava compiendo. 1.1 Far durare nel tempo; far proseguire; far sì che qsa non cessi di esistere, avvenire, prodursi. 1.2 [Metr.] Usare nella parte successiva (di una struttura metrica) come nella parte precedente. 2 Estendersi nello spazio (anche fig.). 2.1 Essere privo di interruzione. 3 Estendersi nel tempo; prodursi, avvenire, esistere in progresso di tempo senza interruzione. 3.1 Avvenire immediatamente dopo qsa altro. 3.2 [Come segnale metanarrativo, rif. alla prosecuzione del racconto o del discorso entro un'opera].

0.8 Valentina Gritti 12.11.2003.

1 Compiere senza interruzione o ripetutamente un'azione o un'attività che già si sta o si stava compiendo.

[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 2, cap. 11, pag. 70.25: E ciò è che si suol dire, che, affatigare l'animo fa lo 'ngenio gentile, e continuare lo studio fa sommità di bellezze.

[2] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 106.5: E continuando lo studio, sì s'abacinò delle occhi per avere più sottile ingegno e più forti pensieri.

[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 1, cap. 5, pag. 10.21: E perciò conviene che le opere, per che l'uomo acquista il suo fine, cioè la beatitudine, sieno buone e fatte volentieri, e continuate.

[4] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 652, pag. 582: Poi de lo sonno dissimo, chesto da mene adisse: / le soperche vigilie lo corpo adevelesce, / infredando seccalo, lo homo indemacresce, / homo che llo continua paulatim se peresce...

[5] Stat. sen., c. 1303, cap. 61, pag. 114.7: Et nientemeno li oparari infrascritti sieno tenuti e debiano quello che lassato fusse, secondo che detto è, far fare interamente e compire, incontenente finito el detto termine, con convenevole numero de lavoratori, continuando le diete senza fraude, a le spese del detto pretermettente.

[6] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 9, pag. 90.27: Prima dico ch'è fiume per abbondansia, ché l'acqua continua lo corso suo e discorre nel fiume.

[7] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 16, pag. 644.18: E alcuna volta si potrebbe partire dall'atto virtuoso, cioè corporale, per alcuna tristizia o letizia o accidia o tepidezza o sonnolenza o negligenzia, cadendo in peccato ma non mortale, se nol continua, e se la virtú rimane dentro con legittimo amore.

[8] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 5, pag. 22.5: [5] Doncha de raxon quî chi son constanti e forti e bon e veraxi amixi de la sapientia et portan in man lo ramo de palma in segno de vighioria meritam che 'l iusto çuxo gh'aparegia 'l regno, et quî chi continuan in la necheza e perseveran in la lor malicia son deputai al fogho d'inferno.

- [In partic.:] riprendere o proseguire (un discorso).

[9] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 71, pag. 81.5: E se la favella sarà in contendere, sì può fare lo dicitore la sua boce in due modi: l'uno, che, cominciando di dire con boce mezolana, continuando le parole sue crescerà la boce, e, torcendo il suono, dirà parole molto tosto...

[10] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 24.7, vol. 2, pag. 405: / E io, continüando al mio sermone, / dissi: «Ella sen va sù forse più tarda / che non farebbe, per altrui cagione.

[11] Colori rettorici (ed. Scolari), 1329/45 (fior.), pag. 254.13: E però poi ch'avrai pensato quello che ttu vorrai ragionare e aralo commendato alla memoria, invocando il nome di Dio comincerai soavemente e con piana voce, imperò che lla subita voce e alta offende le vie della boce, onde non si può poi continuare la diceria aconciamente con degna profferenza.

1.1 Far durare nel tempo; far proseguire; far sì che qsa non cessi di esistere, avvenire, prodursi.

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 40.5, pag. 82: Ma per continüar la forma umana; / sì vuol ch'uon si diletti in tutte guise / Per volontier tornar a quelle asise, / Ché 'n dilettando sua semenza grana.

[2] Stat. palerm., 1343, cap. 3, pag. 10.21: Et si alcunu di li poviri pagassi minu di zo ki è dictu, sia richiputu graciusamenti; et chascunu sia tinutu graciusamenti, per continuari la bona usanza...

[3] Stat. vicent., 1348, pag. 26.3: e in quelli medemi libri continueno e faciano scrivere tutti gli atti de la ditta frataglia...

[4] Stat. lucch., XIV m., pag. 211.27: Anco ordiniamo ke da ciascuna s'abbia buono e grande studio in observare la regola, in continuare lo coro et refectorio, in observare l'usato silentio e l'altre observançie regulari...

[5] Stat. cass., XIV, pag. 91.28: Li altry iorny manducanu ad sexta, la quale manducare ad sexta, si li fratri habessene labore i(n)nelli campy, voy li calore de l'estate fossen ***, seray a co(n)tinuare che manducane duo fiate la iorne lu mercurdì (et) lu venerdì, (et) sia i(n)nella p(ro)videncia de l'abbate.

1.2 [Metr.] Usare nella parte successiva (di una struttura metrica) come nella parte precedente.

[1] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 1, parr. 67-69, pag. 79.22: Ma lo soneto continuo se continua le rime e le consonancie dele volte con le rime e con le consonancie deli piedi, sì come appare nelo infrascripto soneto.

2 Estendersi nello spazio (anche fig.).

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 2, cap. 5, pag. 90.21: E queste stelle deano èssare tante quante so' mestieri; e, secondo lo detto de li savi, tengono da li dicinove gradi de la libra per fine a la fine de la libra, la quale se continua collo encomenzamento del scorpione, lo quale è fortificato de male stelle.

[2] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 2, pag. 19.11: dalle altre due parti, onde si continua la terra, è chiusa d'Alpi, le quali levandosi in alti dal mare Gallico sopra il seno di Ligustria, imprima i confini di Nerbona, e poscia quelli di Gallia e di Rezia sceverano, infino che al seno di Liburnia si fermino.

[3] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 9, pag. 207.12: Di questa pupilla lo spirito visivo, che si continua da essa alla parte del cerebro dinanzi dov'è la sensibile vertude sì come in principio fontale, [quivi] subitamente sanza tempo la ripresenta, e così vedemo.

2.1 Essere privo di interruzione.

[1] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 15, ch., pag. 252.9: E l'aiere si continua insieme e non hae in sé neuno vòto, e il fuoco quello medesimo.

3 Estendersi nel tempo; prodursi, avvenire, esistere in progresso di tempo senza interruzione.

[1] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 38, pag. 110.13: Son donqua tuto vostro, et clamo eo mercede a voi sì come al meo segnoro ke, recependo mia proferta, comandati et adoperatime a li vostri servicii, a li quali tuta la mia devocione e tuto lo meo desiderio se continua e sempre cresce cum lo tempo.

[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 72, pag. 176.1: Ma l'allegrezza del savio si continua, sanza rompersi per alcuna cagione, o fortuna.

[3] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 85.27: E s'ello no pllove, lo te(n)po starà torbado o per nevolle o per challivo furtunal sì co' de vento. E questi çudexi propiamentre sì vien cognossudi in lo primo dí o 'l quarto, sapiando che cotal te(n)po confesa sse lo quarto dí ella lo continua chotal infin a lo meço o in tuto o per la maçor parte.

[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 1, vol. 1, pag. 149.22: 6. non que issu Fabiu se disfidassi di li virtuti di sou filyu, ca issu era valenti homu, ma a chò que lu maximu imperiu non se continuassi tutti fiati in una familya.

[5] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 39, pag. 119.13: L'aere risonò d'infiniti sonagli per li molti armeggiatori, continuando per molti giorni grandissima gioia.

[6] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 7, par. 1, pag. 213.8: Continuavansi le mie angoscie non ostante la speranza del futuro viaggio...

[7] Guido da Pisa, Fatti di Enea, XIV pm. (pis.), cap. 41, pag. 71.9: bene che Enea avesse al cominciamento vittoria, com'è detto di sopra, non di meno l'ebbe assai dolorosa, chè, continuando la battaglia, vi perdette Pallante...

3.1 Avvenire immediatamente dopo qsa altro.

[1] Stat. mess. (?), 1320, pag. 31.13: e supra zo sia statutu a lu mircadanti et pirsuna ki vurrà tragiri quista tali mircatantia et cosa pir purtarila a la fera oy a li feri, a putirili tragiri in quista forma, tempu di quindichi iorni avanti ki sia lu urdinatu iornu di la fera, et altri quindichi iorni poy lu sfractari di killa fera; et si a plui feri fussi andatu, a l'una poy l'autra cuntinuandu, tuctavia si intendanu quisti quindichi iorni poy lu sfractari di la ultima fera...

3.2 [Come segnale metanarrativo, rif. alla prosecuzione del racconto o del discorso entro un'opera].

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 4, cap. 11 rubr., pag. 145.2: Continua la storia di Anteo.- Curio credendo essere in quel luogo bene avventuroso come Ercole e Scipione, vi pose il campo.-

[2] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 8, pag. 64.11: Et questa paraula si continua colla materia della predicatione che ssi contoe qui innanti, che quine si mostroe quale era la sapientia vera et come ella era in del congnoscimento del vero bene, et in de l'amore del vero bene, et in de l'operatione diricta.

[3] Comm. Rim. Am. (B), a. 1313 (fior.), ch. 106, pag. 863.20: Questo titolo così il continua. Dice Ovidio...

[4] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 307b, pag. 330.11: . E perciò mi voglio tacere a tanto, ch'i' ò troppo a ffare altrui per la storia seguire e continuare.

[5] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 25, pag. 425.1: L'Autore continuando questo capitolo al precedente, mostra a questo principio quanto questo peccato[re] fu bestiale e iracundo...

[u.r. 19.11.2020]