CONTRAFFARE (1) v.

0.1 contrafà , contraface, contrafacea, contrafacendo, contrafacesse, contrafacte, contrafacti, contrafacto, contrafae, contrafanno, contrafar, contrafare, contra fare, contrafarse, contrafarsi, contrafarti, contrafassi, contrafate, contrafati, contrafatta, contrafatte, contrafatti, contrafatto, contrafe', contrafea, contrafece, contrafecesi, contrafeva, contraffà , contraffacea, contraffacendo, contraffae, contraffanno, contraffar, contraffare, contraffarla, contraffarò, contraffarsi, contraffarti, contraffate, contraffati, contraffatt', contraffatta, contraffatte, contraffatti, contraffatto, contraffé, contraffece, contrefar.

0.2 Da contra e fare.

0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 1.

0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Inghilfredi, XIII sm. (lucch.); Bondie Dietaiuti, XIII sm. (fior); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.).

In testi sett.: Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).

0.7 1 Fare, manipolare qsa in modo che sembri simile al vero; fare qsa simile a qsa altro. 1.1 Riprodurre in pittura o in scultura una figura simile al vero. 1.2 Manipolare il metallo alterandolo in modo da produrre una lega che somigli all'originale, senza essere tale. 1.3 Rendersi simile (a qno altro nell'aspetto, nella voce ecc.); imitare (l'aspetto, la voce, il modo di fare di) qno altro.

0.8 Valentina Gritti 31.10.2003.

1 Fare, manipolare qsa in modo che sembri simile al vero; fare qsa simile a qsa altro.

[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 16, pag. 220.12: E li savi depentori, li quali usano li colori, quando voliono contrafare colore d'azzurro, mestano ensieme doi colori opositi, lo chiaro e lo scuro; e de cotale mestione resulta colore d'azzurro.

[2] Inghilfredi, XIII sm. (lucch.), 2.39, pag. 90: Non deria lucere luna né stelle, / deria lo sol freddare - e non calere, / l'aigue turbare, / né mai auselli posare in ramelle, / giachiti a terra tristare - [e] languire, / più non vernare. / Contasi mal per meglio, / vedesi il pegio tuttora avanzare / per contra fare; - vince malenanza, / è l'onoranza - natural perita.

[3] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 38, pag. 255.10: Cesare faceva contrafarele battaglie di Troia e quelle di Alessandro.

[4] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. III, pag. 339.6: Che farà il guardiano, conciosiacosa che la chiave contrafatta c'insegni per augurio che noi facciamo, e sola la porta non dea quelle vie che tu domandi?

[5] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 120, pag. 400.15: La negligenza contraffà la buonaeretà, la follia contraffà l'ardimento. Questa simiglianza ci fece curiosi, e distinguere le cose, che per similitudine erano vicine, ma al vero tra loro era grande differenza.

[6] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 1028, pag. 237: Le insegne della Ecclesia lo duca fé alsare, / Ma non fo per lo papa, féla contrafare; / Con quello se credea la gente ad sé tirare, / Dicenno che lo papa facea l'oste fare...

1.1 Riprodurre in pittura o in scultura una figura simile al vero.

[1] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 229.5, pag. 94: Ed èvi come reina Candace / li presentò sì ricco donamento / d'una ricca corona d'or verace, / ed elifanti li mandò dugento; / mandòvi un dipintor che 'l contraface...

[2] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 10, 28-45, pag. 178, col. 1.2: Policleto fo un grande maestro de scolture, lo qual contrafeva sí 'l vivo, ch'ell'era molto presso a l'overare della natura.

1.2 Manipolare il metallo alterandolo in modo da produrre una lega che somigli all'originale, senza essere tale.

[1] Giovanni da Vignano, XIII/XIV (bologn.>ven.), cap. 52, pag. 293.10: Vu' siti quel segnore lo chu' senno per parole no se puria mudare contra quelo chi sia virità e sit[i] quel magistro denançe dal quale no se porà lo rammo sì dorare né lo stagno sì contrafare che no parà bem e mostri quel ch'el è...

[2] Storia San Gradale, XIV po.q. (fior.), cap. 108, pag. 108.13: e sì gli mise uno anello in dito che neun uomo mortalle no potrebe contrafare né lla vertù della pietra divisare.

[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 29, proemio, pag. 495.11: Puotesi eziendio commettere fallacia nelle monete contrafatte [in] coniarle, e battere quelle monete d'argento, o vero d'oro di minore lega, che non è l'usato ordine, e quello cotale abbia aparenza d'altro ch'ello non è; la quale è publica fraudolenzia...

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 278 rubr., vol. 2, pag. 448.8: Come ii papa scomunicò chi facesse contrafare i fiorini d'oro.

[5] Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.), c. 19, pag. 623.19: Dicie ancora del re di Bruggia e del re di Tarsia, il quale contraffé i duchati di Vinegia solo per avarizia.

1.3 Rendersi simile (a qno altro nell'aspetto, nella voce ecc.); imitare (l'aspetto, la voce, il modo di fare di) qno altro.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 135 (?).10, pag. 206: Com'io sono ora, fui ed esser voglio, / né contrafare mai lo simigliante, / infino che mia vita avrà a durare.

[2] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 29.1, pag. 798: A la fïada contrafà la voce / lo lupo de la manma del capritto.

[3] Poes. an. (ed. Panvini), XIII (tosc.), 18.64, pag. 503: / Ca s'io potesse a simile natura / fenice contrafare, / volontier lo faria / per sodisfar s'of[f]esa ò fatta alcuna.

[4] Bondie Dietaiuti, XIII sm. (fior), Canz. 3.14, pag. 129: E s'io potesse contrafar natura / de la finìs che s'arde e poi rivene, / eo m'arsera per tornar d'altro scoglio, / e surgeria chiamando pïetanza: / forse che torneria colà dov'era / d'amore a la 'mprimera, / sì ch'io raquisteria la mia allegranza.

[5] Rustico Filippi, XIII sm. (fior.), son. 14.5, pag. 49: Quando Dïo messer Messerin fece / ben si credette far grande maraviglia, / ch'ucello e bestia ed uom ne sodisfece, / ch'a ciascheduna natura s'apiglia: / ché nel gozzo anigrottol contrafece, / e nele ren giraffa m'asomiglia, / ed uom sembia, secondo che si dice, / ne la piagente sua cera vermiglia.

[6] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 9.27, pag. 92: Or vide che fai, femmena, co' te sai contrafare, / la persona tua picciola co' la sai demostrare: / li suvarati mittite, c'una gegante pare, / puoi co lo strascinare copre le suvarate.

[7] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 56, pag. 178.9: E sappiate che in Etiopia giace questa bestia con la lionessa, ed ingenera una bestia che ha nome cococie, o ver corococte, che contraffà altresì la boce dell'uomo...

[8] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 11, pag. 31.16: Ancora li cacciatori che conosceno ch'ella contrafà voluntieri ciò che ella vede fare, si vanno in quella locora u elli vedeno usare le symie e portano calçaretti picciuli como piedi di scimie, e ora sì si calsano et se scalçano molte volte...

[9] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 52, pag. 74.13: . E vene un homo e metésse la man ananti li ogli e la simia fese simelmente, co sè soa natura a voler contrafar ongna consa.

[10] Armannino, Fiorita (12), p. 1325 (abruzz.), pag. 541.33: Essendo dimandato se 'l mare avea molte deversità di pescie, rispuse, che tucti gli ucelli ch'erano per l'aire e gli animali ch'erano per la terra erano in mare contrafacti.

[11] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 30, 31-45, pag. 711, col. 1.12: che Vanni parea che fosse lo dicto meser Boxo, stando in lo letto molto coverto de panni; e contrafeva la voxe del ditto meser Boxo tremolando.

[u.r. 04.05.2011]