CONTRARIARE v.

0.1 contradia, contradiado, contradiagli, contradiallo, contradiami, contradiando, contradiandolo, contradiano, contradiante, contradianteli, contradianti, contradiar, contradiare, contradiargli, contradiarla, contradiarli, contradiarlo, contradiaro, contradiarono, contradiase, contradiasse, contradiassero, contradiati, contradiato, contradiava, contradiavano, contradierà , contradio, contradiò, contradj, contraiar, contraidar, contrari, contraria, contrarià , contrarìa, contrarïà , contrariado, contrarïando, contrariano, contrariante, contrarianti, contrarianu, contrariar, contrarïar, contrariarà , contrariaravenno, contrariare, contrariarla, contrariarono, contrariarsi, contrariasse, contrariassero, contrariassi, contrariata, contrariate, contrariati, contrariato, contrariatu, contrariava, contrariavano, contrarii, contrarij, contrario, contrariò, contriarge, cuntrarìa, cuntrariari, cuntrariarj, cuntrariatu.

0.2 Lat. tardo contrariare (DELI 2 s.v. contrariare).

0.3 Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.): 1.

0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Stat. sen., c. 1303; Simintendi, a. 1333 (prat.); Doc. amiat., 1363.

In testi sett.: Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Doc. venez., 1282; Memoriali bologn., 1279-1300; Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.); Anonimo Rom., Cronica, XIV.

In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Agire in maniera opposta o in modo da porsi in contrasto con qno, avversare. 2 Fare opposizione o provocare un impedimento (anche fig.). 2.1 [Dir.] Fare opposizione davanti alla legge. 3 Provocare o avere fastidio e insofferenza. 4 Esprimere un'opinione diversa e opposta. 5 Dichiarare vietato; porre un veto. 6 Recare offesa, dare molestia.

0.8 Valentina Gritti 06.11.2003.

1 Agire in maniera opposta o in modo da porsi in contrasto con qno, avversare.

[1] Ugo di Perso, XIII pi.di. (crem.), 3.13, pag. 592: Ben me noia longo servidore / et om q'ogna causa narra [et erra]; / [e] vilan contrariar segnore...

[2] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 6.30, pag. 90: Naturalmente - avene tuttavia / c'omo s'orgoglia a chi lo contrarìa; / ma vostr'orgoglio passa sorcoitanza, / che dismisura contr'a umilïanza.

[3] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 727, pag. 54: Mai grand merveia fo de quelor / Qe revelà al crïator / E 'n ciel a lui contrarïà ...

[4] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 6, pt. 3, cap. 2, pag. 153.31: E questi cotali animali mestici deano èssare per rascione viciosi e strani, emperciò che so' composti e nati de contrarietà; e emperciò hano en sé contrarietà, ché contradiano quasi a ciò che l'omo vole fare.

[5] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 33: [1] Dela quale sup(er)bia Y(es)ù Siràc disse: lo incomiciame(n)to dela sop(er)bia del'omo è co[n]traria[re] a Dio, imp(er)ò che si parte da Dio lo suo cuore, inp(er)ò che incomi(n)ciame(n)to di peccato è o(n)gna sop(er)bia.

[6] Memoriali bologn., 1279-1300, (1282) 4.12, pag. 11: e 'l drudo meo ad onne patto / del meo amor vòi' che se vanti. / Matre, lo cor se te sclanti / s'tu me lo vòi contrariare».

[7] Stat. sen., c. 1303, cap. 76, pag. 126.15: Anco, a contradiare a la presunzione et a la malizia d'alquanti, li quali essendo rettori del detto Padule di loro propio arbitrio fanno la tassagione de li bandi e de le altre cose le quali a la detta Comunità del Padule si debono, et alcune ne colliono, et alcune none curano di ricòlliare...

[8] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 5.36, pag. 109: Ma De', chi sa soi servior / è aprestao secoreor: / con lo so Spirito Santo, / un dé fermamento tanto / che ni [con] corde ni con cavi / ni con boi ni omi bravi, / de lo logo unde voi staxeivi / e fermai li pei teneivi, / ne ve poén mai stramuar / per dever con voi peccar, / che nexun inzegno var / un' De' vor contrariar.

[9] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 3, vol. 1, pag. 139.3: Questi, contradiando io a lui, mi percosse la gola col giovane pugno...

[10] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 181.18: Puoi domannava che Romani fussino una con esso a contrariare allo re de Ongaria, lo quale veniva ad ardere e refocare lo reame de Puglia.

[11] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 19, pag. 81.30: cossì dixe Çacaria profeta: 'Eo viti Jhesu, prevee grande, stare enanci un ançelo, e 'l diavolo de Sathan stava da la dextra parte soa per contriarge da la venicione soa.'

2 Fare opposizione o provocare un impedimento (anche fig.).

[1] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), son. 16.7, pag. 88: Nell'alta sedia mi voglio posare / a tutta gente signoria menando; / nulla persona mel pò contradiare, / ché la ventura mi ven seguitando.

[2] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 114.17: Il comune di Firenze elesse ambasciadori e fue loro comandato che prendessero la paga dal camarlingo per loro dispensa et immantenente andassero alla presenzia di messer lo papa per contradiare il passamento de' cavalieri che veniano di Cecilia in Toscana contra Firenze.

[3] Scritti spirituali ven., XIII, pag. 152.10: Se vu volè far ben, nesun no ve lo [pò] contradiar, k'eo sun cum vui.

[4] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 74.10, pag. 310: La Iustizia en estante l'Affetto sì ha pigliato, / e con tutta sua fameglia en prescion l'ha carcerato, / che déi esser condennato de la 'niuria c'ha fatta: / tralise fore una carta a qual non pò contradiare.

[5] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 11, pag. 632.31: . Anima, tu dei sapere, che nulla persona si dee avere in odio, se non quanto ti contraria alla via di Dio, al suo santo servigio.

[6] Annali e Cron. di Perugia, c. 1327-36 (perug.), pag. 190.9: Egl nostre cavaliere cavalcaro e fuoro a Monte Ubiano, e stettero en Monte Ubiano, credendo ch'egl Tedesche passassero per lo contado nostro, per contradiallo el passo...

[7] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 4, cap. 6, pag. 135.16: Petru sì parla a sanctu Gregoriu: «Eu pensu ki nulla rasunj putissi cuntrariarj a kisti allegaciunj ki tu ày factu, mustrandu comu nuy simu custricti di cridiri pir li cosi visibilj li cosi jnvisibilj» ...

- Essere riluttante.

[8] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 12, vol. 3, pag. 66.25: A Orion era madre Micale; la quale, cantando, era cosa vera ch'ella faceva scendere giù le corna della contradiante Luna. || Ov., Met., XII, 263-64: «quam deduxisse canendo / saepe reluctanti constabat cornua lunae».

2.1 [Dir.] Fare opposizione davanti alla legge.

[1] Doc. venez., 1282, pag. 14.5: e se algun volese contraiar alo dito meo ordenamento cum li me' commesarii ni eser for de quel qu'elli disese ni atovrar, voio que de tuto lo meo qu'eo li laso ni li pertinise per mi, ello ot elli de tuto sia fora.

[2] Stat. fior., a. 1284, II, par. 27, pag. 52.16: Et chi glile contradiasse, chaggia in quella medesima pena che si contiene qui di sopra.

[3] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 145, vol. 1, pag. 454.27: Et se 'l padre, tutore o vero curatore permettarà o vero farà el filliuolo suo, o vero pupillo, o vero adulto, trafficare o vero non vietarà, o vero non contrariarà denanzi a li consoli de' Mercatanti, o vero de' rettori de l'arte, la quale aduopera, del quale vietamento appaia publica carta...

[4] Stat. pis., a. 1327, L. 3, cap. 59, pag. 164.12: et se per ley overo per alcuna persona per ley cioe si volesse contrariare, et contra le suprascripte cose opponere, non sia intesa a rragione.

[5] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 118, par. 1, vol. 2, pag. 478.10: E che gl segnor podestà e capetanio e gl'altre ofitiagle niuno contra le preditte cose dicente, adomandante, contrariante overo alegante deggano udire overo entendere.

[6] Stat. prat., 1347, cap. 17, pag. 20.5: E qualunque de' decti compagni contradiasse o contradicesse, overo dinegasse al messo della decta arte, overo ad altro messo, overo famillia mandata da' decti rectori per li facti e cagioni della decta arte, alcuno pegno overo preda; i predecti rectori possano e debbiano torre per pena a quello cotale che contradiasse overo contradicesse, per ciascuna volta, soldi cinque di denari piccioli.

[7] Doc. amiat., 1363, pag. 97.5: El quale teratu promette dettu Biascio di dife(n)dare (et) di brigare da one p(er)sona che volesse co[n]tradiare a one sua spesa, a pena (et) sola pena di XXV libr..

3 Provocare o avere fastidio e insofferenza.

[1] Bonagiunta Orb. (ed. Parducci), XIII m. (lucch.), canz. 6.39, pag. 58: Unde bastanza fôra, donna mia, / se cortesia mercede in voi trovasse, / che l'afanno passasse / e ritornasse in gioia e in piacere, / ché troppo sofferére mi contrarìa; / com'om, ch'è 'n via per gir, che dimorasse / e 'nanti non andasse / né ritornasse contra suo volere.

[2] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 58, pag. 129.4: Di vero egli era forte, e vigoroso per natura, ma i pericoli, e' travagli, ch'egli avea sofferti, l'aveano indebolito. Ma nondimeno l'astinenzia di ristrignere i diletti del corpo, e le cupidigie, e la buona cura, ch'egli ebbe di se, il menarono a vecchiezza, con tutto, che molte cagioni il contradiassero.

[3] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 5, cap. 3, pag. 184.4: E io: «Troppo par contrariarsi, dissi, e repugnare, Dio anticognoscere le cose universe, ed essere alcuno arbitrio di libertade.

4 Esprimere un'opinione diversa e opposta.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 36.18: Et poi dice le lode di rettorica, come tocca al comune et al diviso, e come per lei diviene l'uomo sicuro, cioè che sicuramente puote gire a trattare le cause, et appena troverai chi 'l sappia contradiare...

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De Sathana cum Virgine, 376, pag. 43: E s'el t'avess resposo: - Eo no te voss crear / Per k'eo saveva ben ke tu haviss peccar / E per lo to peccao seriss fag habissar -, / Tu ben a quest parolle porriss contrarïar.

[3] Monte Andrea (ed. Contini), XIII sm. (fior.), tenz. 1, canz. 1.51, pag. 451: Ché già non posso contradiar null'omo; / ma chi savesse com'io son condotto, / contra di me non parlerebbe motto...

[4] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. I, cap. 17, pag. 125.4: Dunque, a l'una e all'altra ragione ch'asegnaste sì ò ben risposto, e niuno mio detto possono contrariare».

[5] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 580, pag. 382, col. 1: Sciò che dico [è] questo: / qualunque à tanto lesto / che contrariare poza / ad questa question mosta, / che questa persona ammacte, / che tanto me combacte, / se tanto è che lla quete, / io li do ciò que pete.'

[6] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 17, pag. 301.21: Amata reina contrariava a Latino, che non desse allo aveniticcio Enea l'unica ed ereditaria sua figliuola Lavina...

[7] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 8, pag. 37.35: [9] Né me vogli contrariar per mò al presente e mete' denance se alcun forsse per qualche accidente è affadigao de greve malatia o d'altra debelleça o debilitae, ché altra caxon gh'è, e a un altro tenpo la se porrà quintar.

5 Dichiarare vietato; porre un veto.

[1] Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 32, 28-42, pag. 691, col. 1.13: E intende questa pianta l'A. l'àrbore de la vita, lo qual fo contradiado ai primi parenti lo mançar del so frutto; lo quale àe per alegoría a significare la obedienzia.

[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 3, cap. 7, vol. 1, pag. 130.10: Si commu quillu factu que, cun chò sia cosa que mester fussi per usu n[e]cessariu di la republica di trahiri munita da lu errariu, e li tresureri, però que paria que la ligi contrariassi a chò, non lu usassiru aperiri, issu Scipiu, essendu privata persuna, adimandau li clavi di lu erariu et, aperendulu, constrinsi la ligi ad ubediri a la utilitati di la republica.

6 Recare offesa, dare molestia.

[1] Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Ez 28, vol. 7, pag. 502.10: [24] E la casa d'Israel non averà più offesa d'amaritudine, nè ispina che dia dolore d'ogni parte per lo circuito loro, i quali contrariano a loro; e sapranno ch'io sono lo Signore Iddio.

[u.r. 23.11.2020]