0.1 ccontasto, contasti, contasto, contrasti, contrasto, contrastu.
0.2 Da contrastare. || Per le forme senza‑r‑ cfr. contrastare 0.2.
0.3 Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.): 1.
0.4 In testi tosc. e corsi: Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.); Lett. pist., 1320-22; Stat. fior., c. 1324; Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.); Doc. cors., 1365.
In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.); Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).
In testi mediani e merid.: Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.); Stat. perug., 1342; Anonimo Rom., Cronica, XIV; Destr. de Troya, XIV (napol.).
In testi sic.: Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.).
0.5 Locuz. e fras. avere contrasto a 1.3; contrasto senario 3.1; fare contrasto a 1.4; mettersi al contrasto 1.5; senza contrasto 1.2.
0.7 1 Azione contro qno o qsa o subita da qno; opposizione, contesa, discordia. 1.1 Opposizione all'azione, al movimento, alla volontà di qno o qsa, ostacolo. 1.2 Locuz. avv. Senza contrasto: senza opposizione. 1.3 Locuz. verb. Avere contrasto a: essere in grado di opporsi a, di contendere con. 1.4 Locuz. verb. Fare contrasto a: fare opposizione, opporsi a qno o qsa. 1.5 Locuz. verb. Mettersi al contrasto: iniziare ad opporsi, a combattere. 2 [Dir.] Opposizione di una delle parti in una causa legale o di fronte alla legge. 3 [Metr.] Tipo di composizione poetico-musicale in cui due persone dialogano e disputano su un tema scelto. 3.1 [Metr.] Locuz. nom. Contrasto senario: il contrasto formato da strofe di sei endecasillabi.
0.8 Valentina Gritti 05.11.2003.
1 Azione contro qno o qsa o subita da qno; opposizione, contesa, discordia.
[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 19, pag. 96.4: L'umilità non ha contasto e· mmei Cristo la sua persecuzione fue per altezza.
[2] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 13.5, pag. 151: San Silvestro chi sanasti / de la lévera Constantim, / e de error lo revocasti / a lo crestïam camin, / scámpane de li contrasti / de li mortar assasim...
[3] Giovanni Campulu, 1302/37 (mess.), L. 1, cap. 1, pag. 7.11: Et intra chistu contrastu che chilli parenti de Unurato aviano intra loro, perchè illo non volia maniare de la carne, advenne che mancao l'acqua a la tavola...
[4] Fontana, Rima lombarda, 1343/46 (parm.), 212, pag. 30: Ma retornemo a dir de Pemonti: / la ben murata d'Alba picinina / de parte ha in sé tanti contrasti / ch'el'è per pochi citadin meschina.
[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 9, cap. 80, vol. 2, pag. 162.14: e gittate fuori le polizze della lezione, gran contasto e zuffe ebbe tra lle loro famiglie, che ciascuno dicea ch'era amico di sua parte.
1.1 Opposizione all'azione, al movimento, alla volontà di qno o qsa, ostacolo.
[1] Andrea Cappellano volg. (ed. Ruffini), XIV in. (fior.), L. II, cap. 32, pag. 281.31: Anche, dach'ebe tolta questa carta e presa licentia cortesemente del partire, sì fu tornato in molto poco tempo sança contrasto d'alcuno alla donna della sella...
[2] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 31.4: Grande pagura agio abuta fine ad mo che la folla Dido non te tenesse per seo dillecto et con sey belle parole perduto avissy lo teo honore et lo teo stato, lo quale mo per veritate te lo poczo dire che avere deveray senza nullo contrasto...
[3] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 7, 22-24, pag. 207, col. 1.4: Cariddi è uno mare el quale è in septentrione, et è molto percosso da la buora e fallo molto ondezare. Ora le rive dove l'acqua hae contrasto da la terra, l'una onda se percuote con l'altra...
[4] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 24, pag. 118.30: [23] La dureçça de san Thomà per confermar-ne meglio che nessun poesse mae dubitar, perçoché questo articol de resurection deveva recever maior buto e contrasto da hi savij del mondo a chi no par che çò poesse esse'.
1.2 Locuz. avv. Senza contrasto: senza opposizione.
[1] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 3.25, pag. 204.22: Lo Imperadore, tegnendo la via verso Milano, passò il Tesino a guado, e per lo distretto cavalcò sanza contasto.
[2] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), L. 2, cap. 27, pag. 289.5: A noi gloria non puote essere sanza contasto di nimici...
[3] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 5, par. 12, pag. 120.23: la tempestosa onda cuopre senza contrasto il legno periclitante.
[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 114, vol. 3, pag. 550.14: fece in gran parte la vendetta del suo fratello Andreas, ed ebbe a queto il regno di Puglia, per lo piacere di Dio, sanza contasto o battaglia...
[5] Boccaccio, Decameron, c. 1370, V, 1, pag. 341.29: Ma Cimone e Lisimaco e' lor compagni, tirate le spade fuori, senza alcuncontasto, data loro da tutti la via, verso le scale se ne vennero...
[6] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 7, pag. 102.38: . E Paris piglyao per la mano la regina Helena, e tutti li suoy serveturi senza contrasto de nullo che le avesse resestuto...
1.3 Locuz. verb. Avere contrasto a: essere in grado di opporsi a, di contendere con.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 7.85, vol. 1, pag. 119: Vostro saver non ha contasto a lei: / questa provede, giudica, e persegue / suo regno come il loro li altri dèi.
[2] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 9, pag. 46.24: E perciò che esso tucto discierne e niuno male à contasto al divino sapere e quasi à in disdegnio tucti e pecchatori e' peccati.
1.4 Locuz. verb. Fare contrasto a: fare opposizione, opporsi a qno o qsa.
[1] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 46, pag. 51.2: Rispuose Merlino e disse: «Insino a due anni sarà molto temuto, ma in capo di due anni sarà conosciuto e fatto co' suoi discepoli molte disputazioni e fatto loro gran contasto da molte terre.
[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 171, vol. 2, pag. 738.27: e feciono danno assai con grande vergogna de' Fiorentini, ch'aveano altrettanti cavalieri e più al loro soldo, che per loro non fu fatto contasto niuno.
[3] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81, (fior.), Sp. 40, pag. 247.29: Alessandro fu sì potente che, asediando le terre, niuna terra volea fare contasto, però che per la sua gran potenza nulla speravano, e subito s'arendeano a lui.
[4] A. Pucci, Guerra, a. 1388 (fior.), II, ott. 9.3, pag. 203: E' Terrazzan per paura del guasto, / ch'eran vignati intorno per ragione, / alla difesa fer poco contasto, / ed arrendérsi, salvo le persone.
[5] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 3, pag. 13.14: Dunqua de loro commannamento missore Ianni della Rascione, principe della Morea, frate dello re Ruberto, e missore Ianni Gaietano, legato in Toscana, se muossero con iente moita a Roma per fare contrasto e reparo.
1.5 Locuz. verb. Mettersi al contrasto: iniziare ad opporsi, a combattere.
[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 181, vol. 2, pag. 372.20: Messer Galeasso, credendosi riparare co' soldati italiani e altri che gli erano rimasi, si mise al contasto, e in tre parti nella città ebbe battaglia...
[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 89, vol. 2, pag. 633.13: ma sanza dormire stavano armati a la tedesca, come s'avidono della scesa de' Fiamminghi, montarono a cavallo e misonsi al contasto, onde i Franceschi ebbono alcuno riparo, e vennonsi armando e montando a cavallo.
[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 111, vol. 3, pag. 540.18: E sappiendo il re che a Capova era messer Luigi e gli altri reali co· lloro sforzo di gente d'arme, non si volle mettere al contasto di quella gente...
[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 7, cap. 98, vol. 2, pag. 125.18: ma inanzi che il traditore si mettesse al contasto ve ne lasciò tanti venire, ch'a' suoi convenne per nicistà abbandonare il campo e il castello...
2 [Dir.] Opposizione di una delle parti in una causa legale o di fronte alla legge.
[1] Lett. pist., 1320-22, 18, pag. 69.8: Però che se tuo ti partti, l'altra parte no' arrà contasto nullo, e arà lo suo inntendimentto, e tuo arai perduto tantto quantto ài fatto fine a quie.
[2] Stat. fior., c. 1324, cap. 26, pag. 59.8: Ancora acciò che in inchiedere, trovare, procedere, comandare, condannare, e punire nelli predetti eccessi od alcuno di loro non possa essere interposto contrasto d'alcuna eccezione overo di prolungamento, ordinato è...
[3] Stat. perug., 1342, L. 2, cap. 20, par. 6, vol. 1, pag. 385.9: siano tenute de procedere contra la uneversetade overo collegio overo non suiecto, sommariamente secondo cho' se procede contra le spetiale persone per vigore de la confessione overo, se per alcuno contrasto overo enpendemento contra gl predicte procedere non podessero, la podestà e 'l capetanio e gl giudece predicte e ciascun d'esse, [[...]], siano tenute e deggano precisamente egl devetore, cottomatore, pescionatore, lavoratore del collegio e de la uneversetade overo non suiecto a la corte peruscina en le civile e criminagle costrengnere a pagare ciascuna cosa...
[4] Doc. cors., 1365, 16, pag. 220.9: E fu lo piato e lo (con)trasto longame(n)ti tra ambedoi le p(ar)te. Videndo poi lo p(re)d(i)c(t)o confalonero e li raçoneri chi erano p(rese)nti che no(n) se poteano (con)cordare insemo ambedoi le p(ar)te, lo confalonero interrogò a ambedoi le p(re)d(i)c(t)e p(ar)te se aveano nesuna carta o vero aultra choça unde se poteçeano acordare, se li monstrasseno.
3 [Metr.] Tipo di composizione poetico-musicale in cui due persone dialogano e disputano su un tema scelto.
[1] Gl Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 13, parr. 2-13, pag. 177.7: Dove nota che contrasto èe quando duy compagni cantando pàrlanno l'uno contra l'altro de una medesima materia. E lo primo che cominccia èe appellato opponente e lo secondo èe appellato respondente.
[2] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 13, parr. 2-13, pag. 177.13: E l'uno tene la sua oppinione per una dele parte, e l'altro responde e tene una opposita oppinione per una altra parte, a modo dee una disputança. E çaschaduno de loro canta una stancia delo dicto contrasto.
3.1 [Metr.] Locuz. nom. Contrasto senario: il contrasto formato da strofe di sei endecasillabi.
[1] Gl Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 13, par. 14, pag. 178.5: Quivi se pone la forma de sey versi undenarii per çaschaduna stancia, lo quale fi appellato contrasto senario.
[u.r. 23.11.2020]